Con la Husqvarna viene rilanciato lo stile delle grosse enduro/ motard, un look rinnovato, che però mpm modifica i concetti basilari. La casa di Varese presenta la 630 TE e SM un nuovo monocilindrico da 600 cc ottenuti con l’aumento dell’alesaggio da 98 a 100 mm equipaggiato con una nuova testa bialbero e 57 cavalli. L’alimentazione è ora gestita da un sistema d’iniezione elettronica Mikuni con corpo farfallato da 45 mm.
Frizione a comando idraulico e un nuovo impianto di raffreddamento con sonda nella testa ed elettroventola. Anche la ciclistica è tutta nuova, perché i tecnici sono intervenuti per trovare un nuovo bilanciamento dinamico delle moto. Cambiano le misure vitali con un angolo di sterzo leggermente più aperto (mezzo grado) ed è stato anche riposizionato il motore nel telaio per ottimizzare la distribuzione dei pesi.
Le sospensioni confermano le “griffe” ma cambiano le tarature, e per la SMS la novità è la pinza radiale Brembo che frena il solito disco flottante da 310 mm. Il prezzo base è di 7290 euro con l’aggiunta di 200 per gli accessori.
Non saranno una frattura al piede e una alla mano a mettere k.o. Toni Elias. Il pilota spagnolo di Moto2 è stato operato ieri dopo l’infortunio subito a Jerez de La Frontera dove lo scorso fine settimana hanno provato per l’ultima volta nel pre-stagione la moto di 125 e Moto2 (la classe che sostituisce da questa stagione la 250). Elias è scivolato sull’asfalto e ha riportato una frattura al piede sinistro e un’altra alla mano destra: l’operazione è stata eseguita dell’equipe guidata dal dottor Joaquim Casanas nella clinica Teknon di Barcellona che è riuscita a ridurre le fratture senza difficoltà. I medici hanno collocato una vite nel piede sinistro e cinque da 1,5 millimetri con una placca nella mano destra.
Leggera guidabile e agile tra i cordoli. La nuova MV Agusta F4 è efficace in circuito e comoda su strada come mai era stata finora. A prima vista sembra la solita. Bella come sempre, ma un po’ più magra, diciamo così. La carena è affilata e leggera, così come i cerchi con disegno a stella, mentre il serbatoio corto e i semimanubri piuttosto aperti permettono di assumere una posizione più comoda e facilitano il controllo della moto.
Nessuno aveva ancora osato montare tanta elettronica in una moto. E non legata a gadget più o meno utili, ma al controllo del motore e della ciclistica. Ecco perché c’era molto curiosità nel toccare con mano la nuova Multistrada 1200, dopo averla vista allo scorso Salone di Milano. La scheda tecnica della nuova Ducati è impressionante: motore della 1198 con quattro mappature selezionabili da 150 o “soli” 100 CV, acceleratore ride by wire (è la prima Ducati ad averlo), controllo di trazione per le versioni più ricche anche ABS e sospensioni elettroniche. Il tutto inserito in un telaio tutto nuovo, per la prima volta di tipo “misto” con piastre e tubi, e con una carrozzeria aggressiva e protettiva.
Le parole, a volte non servono. A volte basta un’immagine, un suono. Un motore che impazza, il vento. Le ruote che mangiano l’asfalto: è la YZ. La base tecnica deriva dall’esperienza nel motocross, dove la YZ ha colto una serie infinita di successi negli anni recenti. Telaio in alluminio, quindi, di penultima generazione (l’ultimo è prerogativa delle YZ per il 2010), progettato e sviluppato per garantire un ottimo compromesso tra stabilità ed agilità. Le sovrastrutture hanno dimensioni davvero contenute, tanto che solo un occhio esperto è in grado di cogliere la sottile differenza d’ingombro del serbatoio maggiorato, necessario per le esigenze di maggior autonomia rispetto alla YZ. Leggermente diverse anche le rimanenti plastiche. La sella appare leggermente più bassa della versione YZ, ma la triangolazione sella/pedane/manubrio rimane confortevole, mentre il manubrio (Pro Taper) rappresenta il top in questo segmento. Davvero di design l’impianto luci, dove sia la mascherina anteriore, dotata di fanaleria completa ed effettivamente efficace (spesso non lo sono) sia il portatarga posteriore donano a questa quattro tempi una linea aggressiva, che poche altre rivali possono vantare.
Piaggio Liberty. Rosa. E basterebbe dire solo questo. Ma se aggiungiamo che si presenta per il 2010 con un allestimento speciale, dedicato al pubblico femminile, allora c’è qualche dettaglio in più da analizzare. Nuova tinta rosa, grafiche accattivanti e accessori dedicati per un classico in continua evoluzione: nasce il nuovo Liberty “Elle”. Con oltre mezzo milione di unità vendute, Piaggio Liberty è un grande protagonista del fenomeno commerciale degli scooter a ruota alta leggeri. Per il 2010 Liberty si presenta nel nuovo allestimento “Elle” disponibile nelle motorizzazioni 50 4T e 125 cc. Il nuovo Liberty Elle, offerto con bauletto in tinta, è caratterizzato da un’inedita e vivace colorazione rosa, impreziosita dalle accattivanti grafiche dedicate “Elle” che personalizzano le fiancate e lo scudo anteriore.
La base di partenza per la realizzazione della Motobe XLX è una Harley-Davidson Sportster del 1983, ed il suo creatore Walt Siegl,l’ha progettata monocromatica e curata nei minimi dettagli.
Giovane, ma già pieno di gloria: in soli due anni da Motodays, lo show delle due ruote che si tiene alla Fiera di Roma, ha convinto conquistato tutti. E convinto la Yamaha a far sfilare sulla passerella romana tre anteprime mondiali. Del resto, Motodays 2010 è andato oltre lo show.
La Dainese presenta il guanto in pelle Vintage Racer per chi desidera stile e precisione.
Era stato annunciato già da dicembre scorso, quando ancora il Parlamento discuteva la Finanziaria 2010, e dopo più di tre mesi di rinvii il dl incentivi finalmente vedrà la luce oggi, ma in versione ‘light’ rispetto alle intenzioni iniziali, quando si parlava di aiuti ai settori industriali in crisi per 1,2 miliardi (come lo scorso anno) e quando la parte del leone sembrava essere riservata alla rottamazione auto, poi cancellata definitivamente. L’entità degli aiuti è stata ridotta quindi a 300 milioni (200 milioni disponibili subito, coperti con alcune misure fiscali, e altri 100 di competenza del ministero dello Sviluppo, da reperire in seguito con il decreto attuativo), destinati ora tra l’altro a motocicli e cucine componibili. La destinazione verrà definita da un decreto attuativo successivo ma dovrebbe partire da una delle bozze messe a punto dal ministero dello Sviluppo e circolate nei giorni scorsi: la quota maggiore, pari a 216 milioni, dovrebbe andare a «motocicli anche elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, acquisto di abitazione ad alta efficienza energetica, inverter e motori per nautica da diporto».
Se è andata male per le quattro ruote, potrebbe andare meglio per le due. Nel pacchetto di aiuti ai consumi che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare venerdì, e tuttora all’esame dei tecnici dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, ci sarebbero anche le moto. «Siamo fiduciosi al 70% di portare a casa gli incentivi – dice Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma – ne beneficerebbe l’aria che respiriamo visto che i veicoli da rottamare, tra Euro 0 ed Euro 1, sono almeno 4 milioni. Senza un intervento dello Stato il mercato crollerebbe del 20-25%, ovvero 100mila vendite in meno rispetto al 2009, e l’occupazione andrebbe incontro a un duro contraccolpo. Il ricorso alla cassa integrazione in questo periodo ne è la testimonianza».
Lascio o raddoppio? No, si triplica. È il campionato italiano per le moto elettriche, il TTXGP, questa è la sigla che contraddistingue la competizione motociclistica a emissioni zero, dopo il successo dello scorso anno amplia la partecipazione articolandosi su tre campionati nazionali in Nord America, Gran Bretagna e Italia.La competizione iridata è stata presentata in occasione di “Moto Days” il salone delle due ruote del centro-sud Italia che si è appena concluso alla nuova Fiera di Roma. Partner italiano è la Crp Racing costruttore della moto elettrica eCrp con cui è possibile partecipare al campionato. Il regolamento tecnico del TTXGP prevede che la partecipazione alla manifestazione sportiva sia riservata ai veicoli a emissioni zero.
Mille euro. È questo il contributo della ducati che, insieme ai propri concessionari, ha deciso di venire incontro ad appassionati e neofiti. Mille euro per poter sfrecciare con una “made in Borgo Panigale”. E di questi tempi, tanta grazia. Grazie a questa iniziativa, il prezzo del Monster 696 parte quindi da 6.990 euro. Una chance d’oro per diventare “Ducatista” o per godere dell’evoluzione che questo nuovo modello ha fatto segnare in un segmento di mercato in cui il Monster ha letteralmente fatto scuola. La nuova Monster 696 ha segnato l’inizio di una nuova era. Tutto grazie a una nuova filosofia – diciamo così – di tipo progettuale. Una filosofia che ha fatto della Monster un’incona del mondo motociclistico, lanciando un messaggio copiato poi da tutti gli altri. Quello per cui “meno e meglio”, ovvero: via gli orpelli, le cose accessorie, i vezzi e gli ammiccamenti.
Personalizzare: sembra questa la parola d’ordine della nuova Vespa LX Touring. Personalizzare e conquistare non solo i Vespa-addicted, ma anche i neofiti delle due ruote. Nell’unica colorazione dedicata Marrone Terra di Toscana, la nuova serie speciale di Vespa sogna di viaggiare. I portapacchi cromati di serie