Incentivi moto, venerdì al vaglio

Spread the love

motorinoSe è andata male per le quattro ruote, potrebbe andare meglio per le due. Nel pacchetto di aiuti ai consumi che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare venerdì, e tuttora all’esame dei tecnici dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, ci sarebbero anche le moto. «Siamo fiduciosi al 70% di portare a casa gli incentivi – dice Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma – ne beneficerebbe l’aria che respiriamo visto che i veicoli da rottamare, tra Euro 0 ed Euro 1, sono almeno 4 milioni. Senza un intervento dello Stato il mercato crollerebbe del 20-25%, ovvero 100mila vendite in meno rispetto al 2009, e l’occupazione andrebbe incontro a un duro contraccolpo. Il ricorso alla cassa integrazione in questo periodo ne è la testimonianza». Sulle scrivanie di Tremonti e Scajola c’è una simulazione realizzata dagli esperti dell’Ancma che rilancia parla di uno sconto del 10%, con un tetto massimo di 750 euro. Nel 2009, tra gennaio e ottobre, sono stati «incentivati» l’89% degli scooter e il 19% delle moto vendute, con una media del 71% sul totale (per un totale di pezzi venduti pari a 263mila). «Rimodulando il bonus legato al listino – sostiene l’Ancma – si possono ipotizzare per il 2010 un numero di veicoli “incentivati” inferiore al 2009, ma con un peso più significativo per scooter di media cilindrata e moto fino a 70 kW (nella vecchia formulazione a beneficiare del contributo statale sono stati solo i veicoli fino a 60 kW). Sulla base dell’andamento 2009 del mercato delle 2 ruote a motore, l’associazione stima circa 405mila veicoli venduti su base annua».  Intanto, in attesa di novità da Roma, le singole case si muovono autonomamente. È il caso di Ducati che, fino al 30 giugno, propone una sorta di eco-sconto di 1.000 euro (listino, quindi, da 6.990 euro) a chi acquista una moto Monster e fa demolire la vecchia e inquinante due ruote Euro 0 o Euro 1. E poi c’è Piaggio: contributo minimo di 500 euro (Liberty 125) e massimo di 2.300 (Mp3 ibrido), anche senza la rottamazione.

Lascia un commento