MotoGP: i test convincono, Melandri firma con Hayate

Esser considerati dei “veterani” già a 26 anni, eppure riuscire a ritrovare l’entusiasmo di quel ragazzino che esordì (ormai un decennio addietro) in sella ad una Honda nel caldo agosto di un lontano GP di Repubblica Ceca; è questa la sfida che Marco Melandri intende affrontare nel 2009, ed oggi possiamo affermarlo con certezza dacché è finalmente giunta l’ufficialità della firma a suffragare le intenzioni: “Macio” correrà il prossimo mondiale (che scatta, giova ricordarlo, il prossimo 12 aprile con la notturna del Qatar) con la livrea del team Hayate, del quale sarà unico portacolori sulla griglia di partenza.

Alla fine, si sono convinti tutti. A cominciare da Kawasaki, che dopo aver annunciato il ritiro dalle competizioni causa crisi economica) aveva persino liquidato i meccanici, salvo smentire se stessa a pochi giorni dai test ufficiali di marzo diramando un breve comunicato a recitare: “Torniamo a correre, e il nostro pilota sarà Marco Melandri”. Apriti cielo: questi non ne sapeva niente; se non che c’era in ballo una trattativa per far subentrare uno sponsor capace di pagare lo sviluppo della moto, che “Kawa” avrebbe venduto volentieri. E invece via di corsa verso Losail, per effettuare i primi test di stagione.

Risultati non eccezionali, ma buone prospettive per il futuro. E così Melandri si è convinto a preferire una stagione di passione, a sviluppare un mezzo che difficilmente saprà dargli grosse soddisfazioni, per avere maggiori chance di trovare un manubrio buono nel 2010. Come ha confermato il suo manager, Alberto Vergani: “Anche se la moto potrebbe non essere al livello più alto per lui è stato meglio andare avanti invece che rimanere seduti a casa”. Anzi, Vergani ha lasciato pure spazio ad una speranza: “Marco ha provato la moto in Qatar e non era poi così male. Se il team sarà poi in grado di risolvere un problema con il grip posteriore, Marco ritiene che si possa essere ragionevolmente competitivi”.