MotoGP, nel 2020 lo sbarco della nuova gomma Michelin al posteriore

La notizia era nell’aria e, finalmente, la scelta degli pneumatici è stata resa ufficiale: si tratta della prima tappa di evoluzione in seguito a due anni. L’esordio della nuovissima gomma posteriore è già stato pianificato, visto che nei test di febbraio, sia in Malesia che in Qatar, ed è tutto pronto per capire quali siano i risultati dal punto di vista prestazionale.

Michelin rende ufficiali le nuove gomme al posteriore per la prossima stagione 2020 della MotoGP

Gli appassionati del mondo delle ruote stanno provando a capire se ci sarà qualcuno in grado di contrastare l’egemonia di Marc Marquez, con lo spagnolo che sta letteralmente dominando da quattro anni a questa parte, con quattro titoli mondiali consecutivi che non arrivano di certo per caso. Quel che è certo, fino ad ora, è che i piloti potranno contare su degli pneumatici di nuova generazione.

Il marchio Michelin ha tolto i veli, quindi, alla nuova gamma posteriore, denominata Power Sport Slick. Il colosso transalpino ha messo a disposizione alle squadre ogni specifica possibile e immaginabile in riferimento alle gomme che verranno usate per la prima volta già nei test in Malesia, ovvero dal 2 al 4 e dal 7 al 9 febbraio, così come verranno utilizzate anche in Qatar, dal 22 al 24 febbraio.

Ovviamente, l’esordio ufficiale ci sarà nel primo weekend di gare del Mondiale 2020, ovvero a Losail, dal 5 fino all’8 marzo. Come è stato messo in evidenza da parte di Piero Taramasso, il manager di Michelin Motorsport, si tratta della prima e più importante modifica che ha riguardato le gomme posteriori da un biennio ad oggi. Questa nuova fase di sviluppo segue perfettamente i piani previsti da Michelin, seguendo quelli che sono i principali obiettivi di durata, in maniera tale da avere delle prestazioni che siano il più costanti possibile per tutta la corsa.

I test che riguardano queste nuove gomme dovrebbe subire fornire delle indicazioni utili a capire come possano essere sia le prestazioni che la stabilità dei piloti durante la gara. Le prime prove sono cominciate in laboratorio, ma già l’anno scorso sono stati eseguiti dei test in pista grazie alla collaborazione dei piloti. Nel giugno 2019, in Catalogna, ecco i primi test su pista, a cui poi si sono succedute altre sessioni particolari a Brno e Misano. Non solo, visto che a Philip Island, a fine ottobre, sono arrivate anche le prime prove su pista. Il percorso di test completo, però, è terminato a Valencia e a Jerez: gli ottimi resoconti hanno spinto Michelin a perseverare in tale decisione e a renderla ufficiale.

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