Motomondiale, Lucchinelli: “Amo il rischio”

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Mi piacciono le cose che fanno paura. Perche’ non provo la MotoGP oggi? Perche’ non mi fa paura. Se me la dessero senza elettronica, forse a salire mi c…i addosso“. Marco Lucchinelli, intervistato da Riders Italian Magazine, ha confessato di amare le situazioni ad alto rischio. “I piu’ bei ricordi li ho se penso alla Honda con pistoni ovali di Suzuka, 22mila giri, alla Daytona di Clay Ragazzoni, che sembrava di avere una F1 sotto il culo, e alla Brabham di Nelson Piquet da mille cavalli: nella stessa curva dove con la moto toglievo tre marce, ci passavo a manetta. Di una MotoGP devo aver paura a dar gas in rettilineo – aggiunge -, se io so che esco dalla curva e poi vado a tutta, mi hai tolto la libidine. Hanno raccontato che ho smesso di correre perche’ dopo l’incidente di Salisburgo mi sono preso paura, ma la realta’ e’ che ho smesso perche’ l’ultimo anno sono arrivato sesto. Mi sembrava di rubare i soldi“.

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