Mamma Sic al Resto del Carlino:
Rossella Simoncelli, a un mese dalla scomparsa del figlio 24enne e nonostante l’enorme vicinanza garantita da uomini e donne di ogni dove e di ogni età – che hanno vissuto la tragedia accaduta a SuperSic con trasporto e coinvolgimento – non può fare a meno di ribadire che il vuoto e l’assenza che hanno fatto seguito alla sciagura di Sepang sono enormi.
Mentre a Misano si continua a definire nel dettaglio la nuova denominazione del circuito – intitolato al centauro di Coriano – e mentre papà Paolo ha fatto sapere di aver ricevuto più di una offerta dal mondo delle due ruote (“Due o tre offerte, ma non ho ancora deciso cosa fare”), le certezze sembrano essere due o tre.
La prima: Fondazione in nome di Marco: organizzerà eventi benefici intitolati alla sua memoria e porterà avanti la raccolta di fondi a favore di diverse associazioni. La seconda: Coriano, rimasta tale e quale ai giorni in cui è stata presa d’asssalto da migliaia di appassionati, non ha mai dimenticato Marco. La terza: le parole di Rossella, mamma di Marco:
“Quel che mi manca di più di Marco è la sua presenza. Mi manca non vedermelo girare per casa, non potergli più parlare. Marco mi manca, da morire…”.
Davanti casa, un lenzuolo bianco con le parole di una canzone di Ligabue:
“Quando indietro non si torna, quando l’hai capito che, che la vita non è giusta come la vorresti te…”.
“Sono le parole di Un giorno di dolore – ricorda mamma Rossella al quotidiano — e per noi è un dolore immenso, ma andiamo avanti”.