Paolo Simoncelli in gara al PreGP 2013

Quando abbiamo saputo la notizia, abbiamo storto un po’ il naso perché pensavamo che qualche buontempone, con lo spirito comico di un bradipo (e che non ce ne vogliano i bradipi), avesse voluto fare uno scherzo sicuramente di pessimo gusto. E invece, ci siamo dovuti ricredere, e l’esserci sbagliati per una volta ci ha fatto piacere. Simoncelli torna in pista, ma ahinoi non si tratta di Marco, anche se lo immaginiamo su una moto, ovunque lui sia.

Parliamo di Paolo, il papà di Marco, che dopo aver portato avanti svariate iniziative nel nome del figlio prematuramente scomparso un anno fa sul circuito di Sepang, ha deciso di tornare in pista, nel mondo delle gare. Paolo ha scelto, o meglio, è il team che ha scelto Paolo: si tratta del ‘Sic 58 Squadra Corse’ che cavalcheranno le Honda RS125Gp nel campionato PreGp 2013.

Fondazione Marco Simoncelli su Facebook, occhio al falso

Indimenticato Marco Simoncelli. Capace di incidere – per mano e attraverso le azioni compiute dai familiari – in maniera significativa nei contesti sociali più difficili.

Mentre procede l’attività della Fondazione Marco Simoncelli attraverso l’impegno della famiglia del Sic e della fidanzata Kate Fretti, con l’obiettivo di raccogliere fondi per portare avanti

“significativi progetti a favore dei soggetti più deboli e svantaggiati”,

Motomondiale Mugello 2012 con la mamma e il papà di Marco Simoncelli

Scena di grande emozione nel corso dell’appuuntamento del motomondiale 2012 al Mugello, dove gli occhi non sono stati solo per i piloti e per le scuderie ma anche per un padre e una madre che restano emblema indelebile della maniera in cui quel ruoo – di genitori – può essere esercitato in maniera significativa.

Era da Sepang 2011, circuito dove ha perso la vita Marco Simoncelli, che i genitori del pilota Paolo e Rossella non mettevano piede in un autodromo. L’occasione si è materializzata al Mugello dove è in svolgimento il gran premio d’Italia e dove la Fondazione Marco Simoncelli ha ricevuto un dono speciale.

Regalate dalla Honda HRC due moto al papà di Sic

Il vuoto lasciato dal figlio di certo è enorme, però purtroppo la vita va avanti, e la famiglia Simoncelli non è mai stata abbandonata da nessuno dopo la tragica morte di Marco. Così la Honda Racing Corporation ha deciso di regalare due moto al padre, Paolo. La prossima settimana in occasione del week-end  del Mugello, presso l’Area Paddock Relax verranno consegnate una RC212V e una CBR1000RR, quest’ultima verrà messa all’asta e il ricavato andrà devoluto alla Fondazione Marco Simoncelli.

Le foto di Paolo Simoncelli al San Paolo di Napoli nel tributo per Sic

Nel corso del posticipo di serie A tra Napoli-Bologna, partita giocata lunedì 16 gennaio 2012 e finita 1-1, lo stadio San Paolo e i calciatori hanno ricordato Marco Simoncelli, il pilota di MotoGp tragicamente scomparso in Malesia lo scorso ottobre.

Era presente Paolo Simoncelli, il papà di Sic, cui il calciatore Christian Maggio ha consegnato una maglia azzurra con il numero 58.

Ancora: nella circostanza, Paolo Simoncelli ha ricevuto dal manager San Carlo (che è al contempo sponsor di Honda e del Napoli) una targa commemorativa. Le parole di papà Sic:

Tra Vale e papà Sic nessun problema

Le parole sono di Valentino Rossi che prova a mettere a tacere i rumors degli ultimi giorni alimentati dopo una intervista di Paolo Simoncelli dalla quale trapelava che il Dottore era temporaneamente sparito dalla circolazione.

Per il 46Ducati, chi parla di dissapori tra lui e Paolo Simoncelli dice una falsità:

“Non esiste – dichiara Valentino a Madonna di Campiglio nel corso di Wrooom 2012 – e non è vero nulla.

Sono in ottimi rapporti con Paolo Simoncelli, la fidanzata di Sic probabilmente lavorerà al mio staff e coi suoi amici. Con Marco Sanchini (ex Sbk e ora a La7) faremo un video di spezzoni tra me e Sic.

Mezza parola viene usata per fare un titolo. Ma non esiste”.

Perché é caduto il gelo tra Valentino Rossi e la famiglia Simoncelli?

Da quando in quel maledetto 23 ottobre una curva del circuito di Sepang si è portata via Marco Simoncelli, Valentino Rossi, il migliore amico dentro e fuori la pista del Sic, non ha smesso mai di rivolgere il suo pensiero all’amico scomparso. In tutte le interviste rilasciate e nei tanti messaggi lasciati attraverso Twitter, il Dottore ha sempre speso parole in ricordo del Super Sic. Ma in una recente intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“, il papà del Sic, Paolo Simoncelli, ha messo in dubbio l’idillio fra il campione di Tavullia e la famiglia del Sic. “Valentino? Non l’ho più visto né sentito. Non l’ho più sentito. Punto e a capo”. Una dichiarazione lapidaria, che ha spiazzato molti, anche alla luce del bel gesto di Valentino nei confronti di Kate Fretti, la storica fidanzata del Sic, che da oggi ha iniziato a lavorare nell’azienda di comunicazione e marketing del nove volte campione del mondo, la VR46. Tra l’altro, chi si aspettava una risposta del Dottore o una smentita di papà Paolo, é rimasto deluso. Soltanto il tempo, dunque, ci dirà la verità sulla presunta rottura tra Rossi e la famiglia Simoncelli.

La MotoGP 2011 in cento fotografie e un grazie

Sic sul podio, Vale che sbadiglia, i pensieri di Stoner che viaggiano più in là della Honda su cui ha poggiato il didietro. Il salto di gioia di Jorge Lorenzo, a inizio stagione della MotoGP 2011, lasciava presagire il bis iridato dello spagnolo: invece poi.

Sic che saluta, la Ducati ingolfata con Hayden e Rossi che – pensa te – si contendono il sesto posto ad armi pari, Pedrosa che magari esploderà per davvero, Capirex lineare e solido, sempiterno come le incisioni rupestri di Naquane, Spies a fare la mina vagante mentre cerca di insinuarsi a ridosso dei primi.

Imola e Misano sono vestite di giallo, con quel 46 su ogni maglietta indossata che pare una protuberanza: la proboscide d’affetto che tende dal tifo verso Valentino non basterà che per cogliere qualche briciola. E poi.

Papà Sic che sta sempre nei box della Honda Gresini per capire se quel popò di talento di Marco si possa indirizzare verso un corso vincente: patron Fausto ci ha investito, ma vedere Sic su quella moto lì è come stare a guardare Alberto Contador che prova a scalare lo Zoncolan in mountain bike.

La beneficenza porta il nome di Marco Simoncelli

Paolo Simoncelli ha avuto l’onore e onere di presentare a Coriano la Onlus che porta il nome e il numero identificativo di suo figlio: Marco Simoncelli 58. Si tratta di una organizzazione senza scopo di lucro con obiettivi chiari e crescita repentina. Lo conferma lo stesso papà di Sic:

“Ricordare Marco negli anni, e fare della beneficenza attraverso il suo nome: in poco tempo sta già diventando una cosa grossa. Si sono aperte le iscrizioni da pochi giorni e sono già state consegnate 800 tessere”.

L’ex capotecnico di Super Sic lavorerà in Sbk con l’Aprilia di Biaggi

Aligi Deganello negli ultimi cinque anni è stato il capotecnico e amico intimo di Marco Simoncelli. Insieme, hanno portato a casa un titolo mondiale 250 ed ottenuto risultati importanti in MotoGp. Dopo la tragica scomparsa del pilota corianese lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premio della Malesia a Sepang, il capotecnico ha deciso di accettare la proposta dell’Aprilia di seguire Max Biaggi. Per capire qual era il legame che c’era fra Aligi Deganello, capotecnico con un passato da pilota da cross, e Marco Simoncelli, basta andare a riprendere un’espressione che Aligi usava per spiegare il rapporto che lo legava al Super Sic: “Mi sento come uno zio di Marco. Padre sarebbe troppo visto che ne ha già uno meraviglioso come Paolo”. Deganello, aveva avuto una brevissima esperienza in passato nella Superbike, proprio con l’Aprilia durante l’esibizione di Simoncelli ad Imola nel 2009 conclusasi con un terzo posto, si é confrontato con il padre di Marco, Paolo Simoncelli prima di accettare la proposta della casa di Noale: “Prima di andare a vedere cosa mi offriva l’Aprilia ne ho parlato con il babbo di Marco, con il quale ci sentiamo praticamente ogni giorno – ha raccontato Deganello alla Gazzetta dello Sport – e lui mi ha subito detto d’accettare dicendo che era un segnale che mi mandava Marco. Queste parole mi hanno tranquillizzato e mi hanno spinto ad accettare. Sarà particolare lavorare con Max. Passo dal lavorare con l’amico migliore di Valentino al suo rivale storico. E’ sicuramente un bel salto però di restare in MotoGp a lavorare con il team Gresini non me la sentivo proprio. Mi sarei sentito a disagio. Ho parlato con Max ha una grandissima voglia di rivalsa e la mia missione sarà cercare di dargli strumenti per vincere le gare e magari perché no tornare anche campione del mondo“. Vittorie e successi che, se arriveranno, saranno tutte da dedicare a quel ragazzo speciale col numero 58.

Castelfranco, Radicchio d’oro a Paolo Simoncelli

Castelfranco, Radicchio d’oro a papà Sic

Premi per la sezione sportiva a Castelfranco, dove nella serata di ieri sono stati consegnati i riconoscimenti per il Raddicchio d’oro.

Tra coloro che sono stati insigniti, l’allenatore e il capitano dell’Udinese, Francesco Guidolin e Antonio Di Natale, e il papà di Marco Simoncelli, Paolo, che ha preso parte all’evento indossando una felpa con il numero 58 che era peculiare del Sic e, per l’occasione, ha reso nota l’istituzione di una Fondazione in memoria del centauro 24enne di Coriano.

La particolarità sta nel fatto che proprio Marco, due anni prima, erra stato premiato con lo stesso riconoscimento:

La MotoGP senza Sic, nel casino di Valencia nessuna preghiera alla Madonna

Marco Simoncelli, più di una settimana dopo la Malesia.
In cui si è detto e scritto di tutto. In cui abbiamo detto e scritto giorno dopo giorno. Provando a capire e rispettare. Ponendo un filtro necessario al diritto di cronaca attraverso il volere della famiglia. Sic era gioia di vivere: lo rimarca la carta d’identità ma lo dicono i sorrisi da primo piano timbrati su ciascuna foto. Su ogni ripresa televisiva. Sic era vita che esplode: lo hanno ribadito familiari e amici, colleghi e tifosi. Allora, è sembrato doveroso (oserei dire di una naturalezza disarmante) seguire il flusso e tentare di trasmettere identico approccio. Le sue risate hanno stimolato le nostre. Fino a intuire che, anche nella maniera di raccontare gli eventi, qualcosa era già successo. E se la bella persona che è stata non svanisce così, c’è anche il resto.

Un campione. La prima percezione è stata quella di aver perso il futuro campione della MotoGP. Per i progressi evidenti messi in cantiere nel corso dei due ultimi anni; per il feeling con Honda Gresini che a tratti ricordava lo speciale legame del passato recente tra Valentino e la sua moto. L’impressione era che, semmai un altro avesse potuto permettersi il lusso di amoregggiare con la due ruote in diretta tv, ecco. Oltre al Dottore, quello potesse essere Simoncelli. Di qui, la seconda sensazione. Istintiva.

MotoGP, Paolo Simoncelli: “A Valencia, minuto di casino con tutte le moto”

Ribaltare la logica anche per confermare il fatto che la famiglia Simoncelli ha individuato e scelto la maniera in cui intende affrontare la perdita di Marco. In maniera costruttiva: lo si evince dalla serie di dichiarazioni che si sono accavallate nei giorni scorsi e dall’intervenmto odierno di papà Paolo, intervenuto alla trasmissione televisiova in onda su Canale5 “Domenica Cinque” per dire che lui si augura di vedere, a Valencia nel corso dell’ultimo gran premio di MotoGP in programma domenica 6 novembre, i piloti prodigarsi in un minuto di casino:

“Vorrei venisse fatto un minuto di casino con tutte le moto della MotoGp, della Moto2 e della 125 accese che rombano insieme. E’ arrivata gente da tutta Italia e dall’estero per salutare Marco, piangono e sono io a consolare loro. A volte penso che Marco sia stato un angelo. Questo calore mi fa sentire meglio e sta aiutando tanto anche noi. Credo che la chiave di tutto questo affetto sia il suo sorriso”.