Il successo della Moto2: spettacolo a costi ridotti. Bastano 400mila euro per una stagione

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suterLa Moto2? Un gran bel risparmio. Siamo ancora lontani dall’inizio del motomondiale, ma secondo le prime stime, la neonata classe motoristica avrebbe dei costi piuttosto contenuti rispetto alla ormai archiviata 250. Si parla di circa un terzo di spesa rispetto a quanto sborsato nella passata stagione. L’Aprilia, per fare un esempio, nel 2009 ha dovuto investire circa 1,2 milioni di euro per sostenere i costi di gestione del team: la Suter, uno dei nuovi costruttori della Moto2, con circa 400 mila euro si può permettere una squadra formata da un pilota per tutta la stagione. Risparmiare, quindi si può, anche nel motomondiale. Basti pensare che la 600cc (piuttosto vicina all’attuale cilindrata della MotoGP, per il 2010 ancora ferma a 800cc) utilizza un unico propulsore (Honda) e pneumatici monomarca identici per tutti i team. Un bel risparmio di risorse, anche perché i costi di sviluppo – soprattutto del motore – possono essere tranquillamente ammortizzati a differenza della precedente edizione della 250 in cui lo sviluppo era a carico delle scuderie. Senza considerare che se il quarto di litro non era una categoria che stimolava gli investitori, la Moto2 ha dovuto chiudere la porta a chi avrebbe voluto partecipare al campionato 2010. Ovviamente è allettante la possibilità di correre con un budget molto limitato, tanto che la stessa Dorna Sports plaude ai primi risultati – soprattutto sotto il profilo economico – visto che il rischio di abbandoni in 250 era piuttosto elevato. La filosofia della Moto2 è molto semplice: spettacolo garantito a basso costo. E viste le piccole spese da sostenere, è ovvio che in tanti vogliono aggiudicarsi il mondiale della classe che altri non è se non l’anticamera della MotoGP. “Con 400mila euro una squadra con un pilota può completare una stagione e nei costi sono stati conteggiati anche l’acquisto della moto e i ricambi per la manutenzione” fanno sapere dalla Suter. E rispetto alla 250, adesso le squadre sono proprietarie della moto e non sono più costrette ad affittarla come accadeva nel 2009. Insomma, a un mese dal via del mondiale, c’è già una classe vincitrice: la Moto2.

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