Se facessimo finta di tornare ai tempi degli impressionisti e avessimo davanti la Suzuki Valenti RM-X 450 E, avremmo tre dettagli su cui concentrarci per metterla a fuoco: le finiture, la facilità di guida e la componentistica. Unendo i puntini, come con la settimana enigmistica, si ha l’unica vera novità per il 2010 nel mondo dell’enduro puro. Gialla, ovviamente. Quasi color evidenziatore. Per poter vederla meglio sfrecciare, forse. Questa nuova moto specialistica è davvero professionale. Un giocattolino realizzato con cura che riesce a resistere a tutte – o quasi, ma lo vedremo dopo – le critiche dei più pignoli in circolazione. Niente a che vedere, per rimanere in casa Suzuki, con la conosciuta “duol purpose” DR-Z 400, con la quale si poteva andare al lavoro durante la settimana e sulle mulattiere nel week-end. La RM-X ha un’anima racing, monta elementi di gran qualità ed è rifinita con cura. Allo stesso tempo però riesce ad accontentare anche chi cerca un’enduro confortevole per fare fuoristrada amatoriale: le sospensioni, infatti, pur essendo specialistiche (la forcella è una Showa da 48 mm) hanno una taratura abbastanza morbida, mentre il motore a iniezione ha un’erogazione molto dolce, pur avendo una buona dose di CV. Non manca l’impagabile bottoncino per l’avviamento elettrico. Qualche dato tecnico in più: 449 cc, cambio a 5 marce, disco anteriore di 250 mm, posteriore di 240 mm. Pesa 123,5 chilogrammi: una giusta via di mezzo tra agilità e stabilità. Insomma, va bene per tutti gli amanti delle cavalcate che, ogni tanto, vogliono confrontarsi con il cronometro. Un paio di difetti, in realtà li abbiamo trovati anche su questo gioiello giapponese. Tanto per cominciare il prezzo: 9.342 euro, un po’ troppo alto a dire la verità. Senza contare che, per tutti quei soldi, sarebbe stata meglio una sella meno alta. Secondo difetto. Ma, forse, riusciremo a farcene una ragione una volta respirata la libertà di cavalcarla.