Ancma, no obbligo Abs, a rischio 30 mila posti

Ancma, no obbligo Abs, a rischio 30 mila posti: dal primo gennaio 2016 tutte le motociclette nuove di cilindrata superiore ai 125 cc dovranno montare di serie l’ABS. Così ha deciso il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea sulle nuove norme dedicate al mondo delle due ruote, concedendo così ai costruttori la possibilità di adeguare i propri piani di sviluppo.

Qualche settimana fa invece ci siamo occupati di un Dl al vaglio del parlamento italiano che invece vorrebbe applicata sin da subito la normativa europea. Se questo avvenisse, «30mila addetti del settore delle due ruote sarebbero a rischio disoccupazione». A lanciare l’allarme è Confindustria Ancma, che torna a chiedere la «soppressione», nel Ddl Stabilità, del «comma della legge Crescita che prevede l’obbligatorietà dell’offerta dell’Abs come optional per tutti i veicoli a due o tre ruote di cilindrata pari o superiore a 125cc».

Immatricolazioni moto 2011 in Italia

Il 2011 è stato, per il comparto delle moto (che non si discosta dai risultati fatti emergere da altri settori economici), un anno da dimenticare. I dati inerenti alle vendite e alle immatricolazioni, infatti, indicano un calo del 17% rispetto al 2010: a rendere note le cifre è Confindustria Ancma, secondo cui le vendite si sono fermate a quota 326.220 veicoli. Il dettaglio del mese di dicembre 2011, scorporato dal dato annuale, è anch’esso negativo, visto che, rispetto allo stesso mese del 2010, si è certificato un calo di immatricolazioni pari al 13%.

Il presidente di Ancma, Corrado Capelli, non può che riportare il dato e individuare tra le cause principali la crisi sistemica che sta segnando la storia più recente del Paese:

Aci – Istat: incidenti moto 2010, calano feriti e vittime

Statistiche e dati confortanti che arrivano freschi dall’Istat: l’esito dell’analisi condotta in sinergia con Aci, infatti, dice che nel 2010 (dati raffrontati con il 2009) gli incidenti che hanno coinvolto un mezzo di trasporto a motore con due ruote e i centauri sono diminuiti notevolmente.

A rendere noti i risultati è stata l’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) che ha dettagliato casistica e percentuale. Nello specifico si è appurato il coinvolgimento di 74.367 due ruote in incidenti stradali, con una riduzione del 9% sul 2009.

L’Italia al lavoro: in moto o a piedi – Eicma 69 edizione 2011

Preview Eicma 2011: Italia al lavoro a piedi o in moto

E’ il segno del passso dei tempi – di una coscienza ambientale ben più sviluppata nel nuovo millennio – ma anche della crisi economica che avvilluppa la Nazione, l’Europa, il mondo. Ivi compreso il microcosmo familiare di ciascuno. Caro vita e caro benzina incidono anche su come gli italiani decidono di andare al lavoro.

Il risultato di una indagine condotta in occasione di Eicma 69 edizione 2011 da Andrea Carollo, presidente dell’Associazione dei Personal Trainer, è inequivocabile. Trapasso dei contesti, fenomeni culturali in evoluzione ma anche un più terra terra – sempre punto di partenza – caro vita e caro benzina.

Si evince dalle risposte degli interpellati che il mezzo di trasporto più utilizzato per il tragitto casa-lavoro è la moto (23%, meglio se in coppia con un collega o un partner). Aumenta in maniera significativa – seppure la percentuale si attesti ancora al 6% del campione – il dato di coloro che optano per coprire la tratta a piedi: vi è compreso il numero di chi ha la fortuna di abitare vicino al luogo di lavoro ma anche di chi sceglie di colmare i 10 chilometri che separano l’un luogo e l’altro utilizzando solo l’energia prodotta dalle proprie gambe. La media percorsa da chi va a piedi è di 5 km.

La ricerca, il campione, i dati

Il campione di interesse che ha contribuito a definire il dato finale è composto da 800 lavoratori di ambo i sessi equamente distribuiti tra nord, centro e sud Italia la ciu età è compresa tra i 24 e i 60 anni. I risultati raccontano un’Italia motorizzata su due ruote: il 31% degli intervistati afferma di utilizzare moto (23%) o scooter (8%). Bicicletta per il 19% del campione. Ancora e sempre auto per il 24% degli interpellati, anche se si evidenzia una crescita esponenziale (+40%) dell’utilizzo del servizio di car-sharing. Il 17% non abbandona i mezzi pubblici (che pure, in qualche caso, non sono sinonimo di puntualità). Il 6% del campione si muove a piedi, il rimanente 3% ha individuato soluzioni alternative quali navette aziendali o passaggio del collega.

Confindiustria Ancma: il commento

Eicma 2011: 69esima edizione con 36 Paesi rappresentati

Ancora cifre inerenti a qeuel grande evento che si preannuncia essere Eicma 2011 nel segno dei 150 anni dell’unità d’Italia: presso Rho-Fiera, dall’8 al 13 novembre, la 69esima edizione dell’iniziativa vedrà la partecipazione di 36 Paesi per un numero complessivo di 1174 espositori.

Non mancherà nessuno e, salvo defezioni dell’ultimo minuto che in ogni caso non è verosimile neppure pensare, i grandi marchi hanno confermato la presenza e le new entry sono numerose. Non solo moto e due ruote in genere, ma anche ampio spazio ad accessori, abbigliamento, curiosità e innovazioni significative che caratterizzaranno ciascuna casa motociclistica.

Info Eicma 2011: i numeri dell’organizzazione

L’edizione 2011 di Eicma – Salone del ciclo e del motociclo in programma dall’8 al 13 novembre presso Fieramilano, nei padiglioni degli edifici ubicati a Rho-Pero – diventa interessante ancor prima di vederne gli svolgimenti. Un dato su tutti, due parole: crisi economica.

Neppure tanto leggera, tut’altro: si fatica e si arranca in famiglia allo stesso modo in cui rischiano di non sopravvivere interi comparti di settori industriali finiti nel vortice nero del mercato mondiale. Anche per questo, nella speranza che sappia essere motivo e punto di partenza per un rilancio fondamentale ai fini dell’esistenza stessa di marchi storici che hanno risentito in maniera drammatica dei dolori di questi mesi, da Eicma 2011 qualcosa lo attendiamo. Non solo nei numeri – che sappiamo essere imponenti più che in precedenza – ma anche negli obiettivi. Qualche dato cominciamo a riferirlo non prima di aver richiamato alla memoria qualche dettaglio del’edizione 2010.

Vendita moto, Ancma prevede un 2011 da -15%

Nessuna illusione, anche perchè rispetto alla verità sviscerata dai numeri è difficile provare a distorcere quanto sta accadendo.

La crisi che sta interessando il settore delle moto è destinata ad avere ripercussioni negative per tutto il 2011 e a dichiararlo è lo stesso stesso direttore generale di Ancma, l’associazione di settore facente parte di Confindustria, Pier Francesco Caliari. Lapidaria la previsione:

“Il mercato delle moto perde quota – afferma Caliari – e pensando in modo positivo vediamo una perdita del 15% nel 2011”.

Il che equivale a dire che le perdite potrebbero raggiungere livelli e valori ancora più importanti.

“Per le biciclette invece – ha proseguito Caliari che è intervenuto a margine della presentazione della sessantanovesima edizione del Salone Internazionale della bicicletta – le prospettive sulle vendite sono buone o quanto meno stabili”.

Ancma e Bimba Monella, fiocco rosso sulla moto il 10 luglio

L’Ancma per la sicurezza dei motociclisti. L’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, infatti, ha deciso di prendere parte a una gara importante e sempre attuale, come insegnano le statistiche funeste che riguardano gli incidenti stradali che coinvolgono le due ruote.

L’associazione asseconda la battaglia dei centauri in merito alla sicurezza stradale e decide di appoggiare l’iniziativa spontanea di una motociclista, il cui nick su Facebook è Bimba Monella, che consiste nell’adagiare un fiocco rosso sulla propria moto nella giornata di domenica 10 luglio. A ilustrare l’adesione, una nota ufficiale con cui Ancma afferma che

Ancma, 2011 difficile: servono incentivi

Anno di evidente criticità in attesa di una ripresa che potrebbe arrivare nell’arco di una stagione. Le difficoltà del 2011 sono a tal punto tali da richiederebbe incentivi per uscire dalla crisi: è quanto afferma Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) in una analisi dettagliata che sa di realismo e si tinge di ottimismo in ottica futura. “ANCMA – si legge nella nota di riferimento – guarda fiduciosa al futuro cercando nuovi mercati e possibili sbocchi esteri ma anche con grande preoccupazione per quanto riguarda il mercato interno”.

A tali considerazioni si è giunti nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione. Il consolidato del primo semestre, ciclomotori e veicoli immatricolati, prosegue la dichiarazione ufficiale dell’ANCMA

“dovrebbe portare a un mercato pari a 190.700 unità -21% rispetto allo stesso periodo del 2010. Sarà molto difficile – prevede Ancma – recuperare nella seconda parte dell’anno i volumi persi finora. Per il 2011 è assolutamente necessario un intervento a sostegno del mercato interno con incentivi per il settore bici ma soprattutto per il settore moto”: sono le affermazioni di Corrado Capelli, Presidente Confindustria Ancma.

Ancma, vendite moto a maggio in calo

I dati forniti da Ancma-Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, rendicontano di un mese di maggio di flessione rispetto alla vendita di moto a motore. I pezzi acquistati, infatti, sono 37.657 unità che corrispondono a un  -2,6% rispetto alla stessa mensilità dell’anno che ha preceduto.

Tra i segmenti interessati, tengono botta gli scooter che limitano le perdite a un -1,9% con 26.092 veicoli immatricolati mentre le moto pagano dazio in maniera notevole: 11.565 unità vendute e un calo del 4,1%. Ancora: i 50cc subiscono le perdite più eclatanti con 7.916 registrazioni che corrispondono a un – 13%.

Le parole di Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma, sanno essere allarmistiche e realistiche. Tutto da buttare? Per niente, vi sono elementi positivi:

“La ripresa del mercato non è come avremmo sperato, ma almeno si è interrotta un’emorragia di volumi a doppia cifra e ci avviciniamo ad una relativa stabilità delle immatricolazioni, nonostante i carburanti e le assicurazioni abbiano prezzi schizzati alle stelle, nonostante le nuove imposte annunciate, lo scarso reddito disponibile associato alle difficoltà del credito al consumo. La chiave di volta potrebbe essere rappresentata dal prossimo bimestre, cruciale per l’andamento dell’intero anno”.

Ascoli, Confidustria e ANCMA, per il convegno Chirurgia e Moto

Confidustria e ANCMA hanno presentato ad Ascoli la giornata Chirurgia e 2 ruote a motore, con la partecipazione di importanti esponenti tra i quali:  il dottore Costa della Clinica Mobile e Pier Francesco Chili, protagonista della Super Bike. Un evento che ha confermato come ogni giorno c’è chi rischia la vita tra i cordoli di una pista e chi dedica la propria esistenza a salvare la vita degli altri. Francesco Caliari dell’ANCMA ha sottolineato: “La manifestazione organizzata insieme all’ACOI rappresenta un’importante occasione per riflettere sul fatto che la passione deve sempre essere accompagnata dal buon senso: l’evento di oggi costituisce pertanto una naturale evoluzione di Occhio alla Moto, la campagna di Ancma sulla sicurezza stradale”. A Terni da qualche giorno è stato costituito il primo moto club di categoria mondiale di chirurghi innamorati delle due ruote a motore.

Moto: Ancma, ad agosto immatricolazioni -21,5% su anno (15.015 veicoli)

Agosto conferma il periodo difficile che il mercato delle 2 ruote sta attraversando. Nel mese appena concluso, che rappresenta meno del 5% del totale annuo, si registra un calo significativo delle immatricolazioni (veicoli maggiori di 50 cc) con 15.015 veicoli venduti (-21,5%). È quanto emerge dai dati dell’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori). Da gennaio ad agosto sono stati immatricolati 248.375 veicoli con un calo del -21,5%. Gli scooter con 171.003 vendite segnano un -24,8%; le moto con 77.372 unità registrano un -12,9%. E le previsioni non mostrano ancora segnali in controtendenza. In particolare, ad agosto, gli scooter scendono a 10.994 unità con una flessione pari a -29,1%. Le moto presentano una situazione meno pesante con 4.021 unità registrando un calo del -15,9%. Il confronto viene fatto con lo stesso periodo dello scorso anno cioè quando il mercato delle 2 ruote ha potuto beneficiare di incentivi significativi. Il segmento dei 50cc registra 6.372 pezzi venduti pari a -6.4%.

Sondaggio Direct Line, automobilisti contro motociclisti

La Direct Line ha lanciato l’allarme in attesa del secondo weekend di controesodo di Agosto, secondo il sondaggio svolto, la grande paura degli automobilisti di Suv, Fuoristrada e Veiocli commerciali, sono le moto. Strano ma vero, perché a sentire l’altra campana, sono gli automobilisti il numero uno inviso ai motociclisti. Ma vediamo perché: l’alta velocità, il sorpasso troppo affrettato, e uno stato fisico non  adatto (alcool, droghe) sono il motivo degli incidenti. Ma per l’86% degli automobilisti il rischio principale è vedere la moto fare lo zig zag, e le impennate che seppur spettacolari sono molto pericolose, soprattutto in caso di giovani alle prime esperienze sulla due ruote. A questi dati ha risposto immediatamente l’Ancma, difendendo la categoria, infatti proprio per questo sono tantissime le iniziative, non ultime Occhio alla Moto”.

Luglio, crollo complessivo delle vendite, reggono le maxi moto

Se non tornano gli incentivi sarà difficile rialzarsi” questo è in sintesi il commento del presidente Corrado Capelli dell’Ancma, sulla nuova situazione negativa del mese di Luglio sulle vendite delle due ruote.

E’ il sesto mese consecutivo che l’indice parla di segno – e questa volta purtroppo è il 31%.

Solo 38.214 le vendite di veicoli maggiori di 50cc, ma perdono terreno in particolare gli scooter, con un -35%  pari a 27.559 unità, mentre le moto pur registrando un calo reggono con il -18% con 10.655: le soddisfazioni maggiori arrivano dalle maxi moto che hanno chiuso con un bel segno + 1,7 le cilindrate da 800 e 1000 mentre sono in netto calo le naked -27,4%.

Insomma alla fine del bilancio che è negativo, il mese di Luglio ha chiuso con un -19% generale.