Rossi – Brivio: insieme per sempre?

Davide Brivio e Valentino Rossi sono un binomio indissolubile. Insieme alla Yamaha per motivi professionali, hanno creato un legame a tal punto solido che – proprio adesso che il tavulliano si è accasato alla Ducati – la domanda sorge spontanea: che farà Brivio, legato alla Yamaha? Pensarli separati non è semplice perchè fino a ogggi li abbiamo percepiti come uno l’ombra dell’altro: le indiscrezioni circa la continuazione del rapporto sono già qualcosa di più. Brivio potrebbe infatti lasciare il ruolo di direttore tecnico o team manager, seguendo Valentino come manager personale ed esercitando il ruolo che per anni è stato di Gibo Badioli, che Rossi non ha più voluto al suo fianco dopo la vicenda dei soldi recriminati dal fisco.

E’ lo stesso Brivio ad aprire all’eventualità parlandone a gphone.com: “Non mi dispiacerebbe seguire le orme di Carlo Pernat e penso proprio che questo sarà il mio lavoro futuro. Del resto alla Yamaha si è chiuso un capitolo di storia, e non avrei molto altro da dare. Al momento non c’è ancora nulla di definitivo, però, ho tutto il tempo per definire nei dettagli ciò che farò, ma al momento escludo di continuare con la Yamaha”.

Moto Gp, Yamaha: McCoy lascia la Fb Corse. Sarà lui il sostituto di Rossi?

fbcorse_FB01In Yamaha si é alla ricerca del sostituto di Valentino Rossi in sella alla seconda M1. La scuderia giapponese ha già dichiarato di non avere fretta, anche perché ha già dichiarato che per i prossimi due gran premi sarò il solo Jorge Lorenzo ad essere in pista con la Yamaha ufficiale. Ciò detto, un secondo pilota andrà comunque trovato, soprattutto se i tempi di recupero del Dottore dovessero dilatarsi oltre le attuali previsione.

Come scritto anche nei giorni scorsi, uno dei papabili a salire in sella alla Yamaha di Rossi è l’australiano Garry McCoy, da poco svincolatosi dalla FB Corse, l’ormai famigerata scuderia italiana che doveva partecipare al mondiale MotoGP ma che nessuno sino ad ora ha mai visto all’opera.
Garry McCoy e la FB Corse hanno infatti trovato un accordo di “separazione consensuale”: il rider australiano voleva rientrare in MotoGP, ma al momento la moto della Oral engineering è ancora troppo poco sviluppata e un suo debutto in classe regina é al momento quanto mai remoto. Ed ecco che, proprio l’incidente di Valentino Rossi, potrebbe diventare l’occasione che McCoy tanto aspettava. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo,” ha dichiarato McCoy, “Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Davide Brivio continua a ripetere, come fa lo stesso Valentino, che ritornerà in pista per la gara di Brno, ma in realtà i tempi di recupero del nove volte iridato potrebbero non essere così brevi e di fatto la soluzione McCoy ha tutte le carte in regola per diventare più che una mera ipotesi: l’australiano ha giù pilotato la Yamaha 500 e potrebbe essere l’uomo giusto a sostituire Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Yamaha: Rossi, ok seconda operazione. Brivio: “Non abbiamo fretta per sostituirlo”

35914_valentino-soccorso-al-mugelloE’ terminata alle ore 16.50 la seconda operazione alla gamba destra di Valentino Rossi, intervento resosi necessario per suturare e pulire la ferita, dopo l’operazione avvenuta ieri in cui al pilota italiano è stato applicato un chiodo con quattro viti. Questo il commento del professor Buzzi al termine dell’intervento: “Valentino sta bene, ha già la testa sulle due ruote, ma dovrà restare qui almeno altri 6 giorni. La seconda operazione è andata bene, è stata tolta la vac, il sistema per per l’aspirazione ventilata della ferita, ed è stato suturato“. Il campione di Tavullia è quindi rientrato nella sua stanza: ora l’obiettivo è di metterlo al più presto su una sedia a rotelle, in modo tale che possa così iniziare a muoversi e acquisire un po’ di indipendenza. Domani, inoltre, un altro professore lo visiterà alla spalla che Vale si è infortunato nella caduta in motocross a metà aprile.

davide-brivioYamaha senza fretta – La Yamaha non ha fretta di trovare il sostituto di Valentino Rossi in sella alla moto giapponese. Davide Brivio, team manager della Fiat Yamaha, dopo aver fatto visita al pilota pesarese al CTO di Firenze, ha fatto sapere che a Silverston e Assen, ci sarà solo Jorge Lorenzo in pista in sella alla M1. Scartate le ipotesi che a sostituirlo siano “i collaudatori Yamaha, troppo lenti come tempi, nè che possa farlo Spies, che è sotto contratto con un’altra marca. Se fosse stata la Yamaha a decidere autonomamente non avremmo schierato nessuno al suo posto da qui a fine campionato“. Rossi ieri ha visto la gara ma “non c’è stato nessun suo commento particolare – commenta Brivio – Come team Yamaha abbiamo ringraziato Lorenzo per la sua maglia gialla dedicata a Valentino, così come ha fatto Valentino che ha ritenuto il gesto carino“. Il centauro di Tavullia “sta bene, il clima nella sua stanza è scherzoso, allegro, gioviale e rilassato. Ama essere circondato da persone a lui care, fra poco fara un’intervento (chiusura della ferita, ndr), poi cercherà di farsi mandare a casa il più in fretta possibile. Il suo recupero deve essere esclusivamente di tipo ‘umano’ e non sportivo perchè la cosa che più ci preme è il suo stato fisico – aggiunge Brivio – Fra un mese e mezzo o due, dopo le radiografie che dovrà effettuare, capiremo meglio i tempi di recupero del suo rientro“.

Moto Gp, Mugello: Dani Pedrosa conquista la pole. Lorenzo secondo, terzo Stoner

Italy MotoGPSarà lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda a partire in pole position nel Gran Premio d’Italia di domani sul circuito del Mugello. Lo spagnolo ha preceduto tutti con il tempo di 1’48″819, superando proprio nell’ultimo giro il connazionale Jorge Lorenzo, giunto secondo con la Yamaha. A seguire la Ducati, terza con Casey Stoner e quarta con Nicky Hayden.

Il pubblico accorso nel tempio del motocislismo italiano, il circuito del Mugello, privato del suo primattore, Rossi, ha assistito quasi incredulo al turno di qualificazione del GP d’Italia in un clima triste e surreale. La sessione é stata caratterizzata da un derby tutto spagnolo, con Pedrosa e Lorenzo ad alternarsi in testa alla lista dei tempi nell’ora di qualifica. Dani Pedrosa é rimasto al comando per oltre 49’, prima di cedere lo scettro a Jorge Lorenzo, che è andato al comando della lista dei tempi, abbattendo per primo la barriera dell’1’49” con il tempo di 1’48”996. Ma proprio all’ultimo tentativo, lo spagnolo dell’Hrc è riuscito a riportarsi al comando, stampando un 1’48″819, che Lorenzo non è riuscito più a battere. A seguire, la rossa Ducati di Casey Stoner (l’autraliano vinse il Gp del 2009) in terza posizione e il compagno Nicky Hayden in quarta. Quinta è l’altra Yamaha, con lo statunitense Colin Edwards. Il migliore degli italiani è stato Andrea Dovizioso (Honda), ottavo; undicesimo Marco Simoncelli (Honda), seguito da Loris Capirossi (Suzuki), mentre Marco Melandri (Honda) ha chiuso con il 14° tempo.

Felice Pedrosa per la conquista della pole: “Per la gara speriamo di migliorare il passo, di sicuro Lorenzo domani partirà molto forte. Proveremo a fare il meglio. Con i tifosi italiani mi trovo bene, di sicuro prenderò il tifo di alcuni di Valentino…”. Poi Lorenzo, che ha subito dedicato un pensiero a Valentino: “Il campionato ha perso un pezzo fondamentale, senza di lui le gare non saranno le stesse, ci divertiremo di meno”. Aggiungendo poi: “Ma io sono un pilota offensivo e vado sempre al massimo, non dipendo dagli altri”. Davide Brivio, team manager Yamaha, sull’infortunio di Valentino Rossi: “Lui deve guarire bene, non ci interessa recuperarlo in fretta vogliamo godercelo qui in Yamaha ancora per tanti anni. Sicuramente l’infortunio alla spalla non lo ha condizionato”.

Moro Gp, Yamaha: Brivio entusiasta dell’inizio del Mondiale. “Sarà un campionato lungo e difficile”

brivio-rossi-480x325 okIl Mondiale 2010 non poteva iniziare nel migliore dei modi per la Yamaha. Nei due gran premi fin qui disputati nella MotoGP 2010, il primo in Qatar e il secondo in Spagna (ricordiamo che il Gran Premio del Giappone, non fu disputato per via della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese, che bloccò i voli di tutta l’Europa: la gara sarà recuperata ad ottobre n.d.r.), sono state caratterizzate da due vittorie per il team Fiat Yamaha, che è in cima alla classifica mondiale: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono dunque ripartiti da dove avevano terminato la scorsa stagione, anche se al momento le parti sono invertite.

Il team Manager di Rossi, Davide Brivio, si aspetta dunque un campionato lungo, difficile e molto complicato, come se non più del 2009, con il tesissimo interno alla casa giapponese.“Guardando la classifica è ovvio che i protagonisti sono Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma sono convintissimo che anche Casey Stoner e Dani Pedrosa stiano raggiungendo la forma migliore e diranno la loro sino alla fine della stagione. Come al solito saranno loro quattro i piloti da battere, anche se non escludo che qualcun altro rider possa aggiungersi nel corso della stagione come outsider. D’altronde il livello della competizione è maggiore rispetto allo scorso anno”.

Brivio si voluto è anche soffermare su qualche dettaglio tecnico della M1, alla fine dei test spagnoli sul circuito di Jerez, sostenuti nei due giorni successivi alla gara: “Abbiamo provato qualcosa di nuovo a livello di motore, che è migliorato in accelerazione, anche se non sappiamo quando potremo utilizzare questa modifica, per via del regolamento sui motori”.  Davide Brivio è dal 2004 il team manager di Valentino Rossi e ha vinto ben quattro titoli insieme al pilota italiano. La speranza di entrambi è quella di centrare il quinto successo insieme. E oltre a questo, Brivio proverà in tutti i modi a trattenere Valentino Rossi in Yamaha, nonostante le offerte di altre squadre, Ducati in primis!

La Yamaha trema: Rossi è nel mirino della Ferrari

brivioLa Yamaha inizia ad avere paura. Non sarà la Ducati il team da tenere d’occhio, ma la Ferrari. La scuderia del Cavallino, infatti, avrebbe messo gli occhi su Valentino Rossi che negli ultimi test a Barcellona ha dimostrato di poter competere anche sulle quattro ruote. Davide Brivio, team manager della Yamaha, ha quindi confessato la sua paura più grande: l’addio di Valentino alla MotoGp per la Formula 1. “Il pericolo maggiore è la Ferrari – ha detto Brivio –. Sono molto preoccupato degli ottimi tempi che ha ottenuto Valentino con la F2008 e anche perché so che desidera cambiare sport”.

Valentino Rossi post Sepang, l’intervista integrale

rossi-malesia-gallina-vecchiaDopo essersi confermato campione del Mondo di MotoGp nell’anno 2009 grazie al terzo posto di Sepang su circuito Malesiano, Valentino Rossi ha spaziato a 360 gradi rispetto a ciascuna delle tematiche affrontate nel corso dell’anno.

Una sorta di confessione che siamo in grado di proporvi integralmente. Si comincia con una riflessione rispetto ai nove mondiali messi in cantiere:

“Nove campionati del mondo sono un gran risultato, sono felicissimo! Voglio davvero ringraziare tutti, iniziando dagli uomini Yamaha, Furusawa-san, Lin Jarvis, Davide Brivio e tutti i miei ragazzi, Jeremy in particolare. Non ci sarei riuscito senza di lui, è un po’ come se fosse il mio papà delle moto! Devo anche ringraziare la mia famiglia e i miei amici, Stefania, Graziano, Uccio, Albi…sono tantissimi! Tutto il team, Yamaha e Bridgestone; insieme abbiamo fatto un gran lavoro ed è sempre un piacere correre con queste persone”.

Si prosegue con la spiegazione dello scenario scelto dal suo entourage per richiamare il trionfo. La gallina vecchia che fa buon brodo:

Rossi da grande: Yamaha (2010), poi Ferrari o Ducati (2011)

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Per Valentino Rossi, il riferimento non è più solo Giacomo Agostini ma pare essere sempre più John Surtees il solo pilota di moto diventato campione del Mondo anche in Formula 1 alla guida di una Ferrari. Non è ancora tramontata l’ipotesi suggestiva che Valentino Rossi si metta alla guida di una monoposto della Rossa.

Dopo gli attestati di stima – ennesimi – di Luca Cordero di Montezemolo e dell’entourage del Cavallino dopo la conquista del nono titolo del Mondo, per il nove volte iridato l’agenda continua a essere fitta di appuntamenti e includere imprgni che rimandano tutti alle quattro ruote.

C’è l’ultima gara di MotoGp sul circuito di Valencia (8 novembre), poi a ruota un motocross per beneficenza organizzato dal padre di Valentino, Graziano; il Rally di Monza e l’appuntamento del Messico a marzo. Che c’entra la Rossa in tutto ciò? A fornirci l’assist è proprio papà Graziano che dichiara palesemente:

MotoGp: Rossi, Stoner, Lorenzo e Pedrosa si giocano il titolo. Parola di Brivio

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Per Valentino Rossi, il secondo posto non può mai rappresentare un elemento di soddisfazione. Ci si accontenta, delle volte, ben sapendo che per il 46Yamaha conta solo e sempre vincere.

Lo sa bene Davide Brivio, team manager del pilota italiano, che però si mostra davvero entusiasta dei 20 punti messi in cantiere su un circuito nel quale Vale non avrebbe potuto – per condizioni generali della moto, meno veloce di quella di Dani Pedrosa, a cui va apportata qualche modifica.