MotoGp, Melandri fiducioso: “Hayate Racing mi dà garanzie, ce la giocheremo con tutti”

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L’epilogo è stato dei migliori, dopo che il rischio di non vederlo in pista nel corso del campionato di MotoGp alle porte si era conservato alto per tutte le scorse settimane. Marco Melandri torna in pista: non con la sua Kawasaki – che lo aveva ingaggiato per tentare di fare il salto di qualità per poi mollare il motomondiale quale conseguenza della crisi economica in atto – bensi con l’unica due ruote schierata in MotoGp dalla Hayate Racing.

Melandri ha firmato un contratto stagionale che lo ha messo nelle condizioni di ridimensionare l’ingaggio e rinunciare agli assegni sfarzosi dei colleghi. In cambio, nessuno stop obbligato. E’ come se avesse pagato per correre. In fin dei conti, come ammette lo stesso pilota, ci ha guadagnato e anche i dubbi iniziali stanno lasciando spazio ad una grande fiducia. In sè e nella squadra.

“Un sacrifcio che ci stava – ha dichiarato il 27enne ravennate – anche perchè la cosa che volevo più di tutte era ritrovare la fiducia. Ora è chiaro che non ho niente da perdere e qualunque cosa arriverà nel corso della stagione ai nastri di partenza andrà bene”.

MotoGP: i test convincono, Melandri firma con Hayate

marco_melandriEsser considerati dei “veterani” già a 26 anni, eppure riuscire a ritrovare l’entusiasmo di quel ragazzino che esordì (ormai un decennio addietro) in sella ad una Honda nel caldo agosto di un lontano GP di Repubblica Ceca; è questa la sfida che Marco Melandri intende affrontare nel 2009, ed oggi possiamo affermarlo con certezza dacché è finalmente giunta l’ufficialità della firma a suffragare le intenzioni: “Macio” correrà il prossimo mondiale (che scatta, giova ricordarlo, il prossimo 12 aprile con la notturna del Qatar) con la livrea del team Hayate, del quale sarà unico portacolori sulla griglia di partenza.

MotoGP: contro la crisi, “tagliate” prove e motori

motogpMotociclismo come sport caratterizzato dalla costante espansione (numerica e geografica) del’audience degli appassionati, motociclismo come sport in crisi. Due affermazioni antitetiche, è un’evidenza, eppure vere entrambe, tanto che il ridimensionamento della MotoGP ormai è sotto gli occhi di tutti. Dapprima l’uscita di scena di Kawasaki (e il caso Melandri che ne è conseguito), quindi la minaccia di Honda di ritirarsi dal lotto dei partecipanti proprio per via degli eccessivi costi, insostenibili in un periodo di difficoltà economiche che non è solo delle due ruote. Per venire incontro a queste istanze, le scuderie si sono riunite per decidere sul “come” continuare.

MotoGP: Melandri c’è

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La situazione contrattuale di Marco Melandri ricalca un po’ quella del meteo della sua Romagna di questi tempi: dopo un inverno denso di nubi, questa settimana sembra essere tornato il sereno. Non è ancora primavera, per continuare con la nostra metafora, ma una svolta sembra esserci stata. Il pilota ravennate, reduce da una stagione tutt’altro che esaltante in sella ad una Ducati, aveva deciso di cambiare aria per cercare nuovi stimoli in Kawasaki, dove sarebbe stato il pilota di riferimento (mentre in casa “Desmo” gli era toccato di fare il vice al campione del Mondo, Casey Stoner). Ma si è trovato a piedi, complice la chiusura del capitolo MotoGP per la casa giapponese. Di qui la rassegnazione, trasformata in motivazione dalla caparbietà del patron Dorna, il manager spagnolo Ezpeleta.

MotoGP: Ezpeleta (Dorna) convince Kawasaki e Melandri a tornare

melandri1Forse, questa volta, ci siamo davvero: il patron di Dorna, l’iberico Carmelo Ezpeleta, sembra essere riuscito a mettere d’accordo tutte le parti coinvolte nella vicenda Kawasaki-Melandri. Le prossime ore saranno realmente decisive, ma a quanto pare entro la fine di questa settimana le moto iscritte al prossimo mondiale torneranno ad essere 18. Magia? No, bensì paziente opera di convincimento di Ezpeleta, oltre che di reperimento sponsor. Già, perché anche nel MotoGP non si vive di solo amore per questo sport, anzi. E il denaro ha avuto un ruolo molto importante in tutto lo svolgersi della vicenda.

Kawasaki Z750 MY 09: giù il cappello davanti alla Regina

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Tra i modelli sui quali maggiormente si è deciso di investire, in casa Kawasaki, ve n’è uno sul quale l’azienda è pronta a scommettere: la Z750 MY 09. Dopo una lunga serie di indiscrezioni, la scuderia di Akashi ha finalmente rotto gli indugi e confermato che la top seller naked Z750 si presenterà con un vestito nuovo, costruitole su misura dai tecnici.

A vederla, appare subito irresistibile dal punto di vista estetico (grazie all’utilizzo di due nuovi toni di colore e all’ispirazione proveniente dai disegni Manga) e sono evidenti le modifiche apportate. Disponibile nelle versioni Candy Lime Green/Metallic Diablo Black, Candy Imperial Blue e Metallic Diablo Black.

Kawasaki, giorni decisivi per Melandri e Hopkins

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Una delle conseguenza della crisi economica – che si è manifestata anche nel mondo a due ruote – è stato il clamoroso abbandono dai campionati motociclistici della compagnia giapponese Kawasaki. Con conseguente stato di disoccupazione dei due piloti annunciati per la stagione che sta per iniziare: Marco Melandri e John Hopkins.

Una mazzata per entrambi che avevano scelto la scuderia giapponese con l’intento di mettere in difficoltà l’attuale campione mondiale, Valentino Rossi. Nelle ultime settimane, tuttavia, qualcosa si è mosso e i vertici della Kawasaki hanno cominciato a rimettere in discussione il ritiro: l’incontro risolutorio, cui sono stati invitati i piloti e i tecnici, è previsto per domani e pare esservi un lumicino di speranza affinchè il team torni sui propri passi.