Lorenzo in Ducati? “Chissà”

Potrebbe essere il colpo di scena della prossima stagione, o di quelle a venire: Jorge Lorenzo che compie il percorso inverso rispetto a quello di Valentino Rossi, accasandosi da Yamaha a Ducati.

Per ora è solo fantamercato, per carità, anche perché il campione del mondo della MotoGP difficilmente può anche solo immaginarsi lontano dalla scuderia nipponica ma basta una replica velata – che lascia le porte spalancate all’eventuale opzione – di Lorenzo a suggerire di mettere in un angolo le parole dello spagnolo e non dimenticarle.

MotoGP 2012 Lorenzo teme ValeRossi

Non lo dice esplicitamente perché da ex campione della MotoGP quale è, Jorge Lorenzo sa bene che non può permettersi, in sella alla sua Yamaha, di temere nessuno. Nè l’attuale iridato Casey Stoner nè tantomeno l’ex compagno di scuderia Valentino Rossi.

Allora, accade che Lorenzo non lo dica ma tra le righe insinua. Nel corso di un incontro con i tifosi svoltosi in un centro commerciale di Madrid, lo spagnolo si è lanciato in alcune valutazioni sul Dottore, roba tipo: a domanda, rispondo.

Uno dei quesiti riguardava proprio il 46 Ducati, reduce da una stagione deludente e autentica incognita del mondiale alle porte. Su ValeRossi, Lorenzo ha detto che:

MotoGp, Lorenzo ha scelto: addio 99, ecco il numero 1

La vittoria del titolo mondiale in MotoGp vale pur sempre una decisione importante che, in ogni caso, viene presa a cuor leggero per il fatto che il cambiamento del numero di riferimento è possibilità garantita solo al vincitore.

Jorge Lorenzo, detentore nella passata edizione del 99 – custodito a mo’ di emblema, un po’ come il 46 per Valentino Rossi – ha confermato proprio oggi che correrà con il numero 1 sulla carena della sua Yamaha nel Motomondiale 2011. Il simbolo del campione, si diceva. L’attuale iridato della classe MotoGp, finalmente, ha deciso di sciogliere le ultime riserve e dichiarato di essere sicuro di voler abbandonare il numero 99 con cui aveva gareggiato nella trionfale stagione 2010: annata per lo spagnolo da incorniciare non solo per il titolo conquistato ma anche per aver collezionato nove vittorie e 383 punti complessivi.

Le parole di Lorenzo spiegano nella maniera migliore tale volontà:

“Oggi sono sicuro e posso confermare che avrò il numero 1”:

lo si apprende attraverso una nota diffusa dalla Yamaha che ha riportato le dichiarazioni dell’ex compagno di Valentino. Ancora Lorenzo:

MotoGp Lorenzo: “Rossi, poca umanità”

Tocca a Jorge Lorenzo, fresco di contratto da 10 milioni di euro all’anno con Yamaha, prendere per mano la scuderia nipponica e mostrarsi tanto valido quanto Valentino Rossi, non solo in virtù del suo essere pilota ma anche per la capacità di predisporre – Rossi è un maestro in questo – la moto dal punto di vista tecnico.

Lo spagnolo resta e l’iatliano parte: per il tavulliano la Ducati torna a essere un grande stimolo per ricominciare, per il quasi campione del mondo 2010 potrebbe essere l’inizio di una lunga – magari quanto quella del rivale – carriera di vittorie. Intanto, con la separazione certificata, Lorenzo appprofitta per togliersoi qualche sassolino dalla scarpa criticando il modo di fare – chiuso, pieno di segreti e prettamente professionale – di Rossi, del quale dice a autosport.com:

“Non mi piace il muro nel box: da Valentino mi sarei aspettato di più da un punto di vista umano e un maggiore scambio di informazioni da un punto di vista tecnico. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perchè la mia squadra ha fatto ancora meglio e non abbiamo accesso ai dati delle telemetrie. Da lui ho imparato la gestione della gara, guardandolo in TV quando ero più piccolo”. Adesso, senza Rossi, Lorenzo può guardare al futuro con maggiore tranquillità dovuta alla minore pressione: non solo, la certezza è che ora il pilota di punta della Yamaha sarà proprio lo spagnolo che godrà del privilegio di poter ricevere in dote attenzioni mai avute prima: “Yamaha farà il massimo per vincere sarà necessario un motore più potente e lavoreremo più duramente che mai. Il prossimo sarà un campionato molto interessante”.

Intanto, prime parole destinate al suo nuovo compagno di squadra che dovrebbe essere Ben Spies: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”.

Moto Gp, Yamaha: Lorenzo si sente maturo per il titolo

lorenzo-muro-rossi okE’ il pilota del momento ed anche quello da battere: lo spagnolo Jorge Lorenzo domenica scorsa ha ottenuto a Le Mans una delle vittorie più importanti della sua carriera nel mondiale MotoGP. Infatti, se quella conquista tre settimane fa in spagna sul tracciato di Jerez davanti ai suoi tifosi, gli era servita a sorpassare Valentino Rossi nella classifica piloti del Mondiale, il successo nel Gran Premio di Francia sul tracciato di Le Mans è risultata fondamentale per consolidare la sua leadership nella classe regina del Motomondiale (+ 9 è al momento il vantaggio sul compagno di squadra Valentino Rossi) e a far capire a tutti gli avversari che quest’anno con lui c’è molto poco da scherzare. Il centauro del Team Fiat Yamaha si sente infatti più tranquillo e regolare, pronto a dare l’assalto alla corona iridata del Dottore.“Quest’anno sono più regolare e tranquillo rispetto agli altri anni, sono più forte e credo ci siano più possibilità per vincere il titolo”.

MotoGp: Rossi tra Ducati e Yamaha; Lorenzo: “E’ problema di Valentino”

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Sembrava che il Mondiale appena concluso servisse per appianare ogni diatriba tra i piloti MotoGp in quota alla Yamaha, ma pare che non sia affatto così. Valentino Rossi, fresco vincitore del Motomondiale, mette in guardia la Yahama e, in una intervista rilasciata alla BBC, il Dottore manda un messaggio che sa di ultimatum:

“La Yamaha mi deve portare più rispetto, e deve decidere presto tra me e Jorge Lorenzo, altrimenti sono pronto ad andarmene alla Ducati. Ho una buona offerta da valutare con attenzione, e non sono così sicuro al 100% di restare in Yamaha, dipenderà da ciò che accadrà il prossimo anno, dalla mia prestazione alle loro ambizioni , potrei quindi cambiare moto e passare alla Ducati, cercando di vincere il Motomondiale con una moto italiana. Sarebbe davvero una grande motivazione, anche se il rapporto che ho con la Yamaha è davvero forte”.

Seccato lo spagnolo Lorenzo:

Jorge Lorenzo verso Valencia: “Vice-campione dietro Rossi, per ora è il massimo”

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Le dichiarazioni di Jorge Lorenzo alle porte dell’ultimo appuntamento di MotoGp del 2009, in scena l’8 novembre a Valencia, sono quelle di un pilota felice e soddisfatto. Grato alla Yamaha per l’opportunità fornitagli e sicuro di aver fatto tanto a titolo personale. Non il massimo, è vero, ma quanto basta per migliorare ulteriormente lo score individuale.

Nel 2010, lo spagnolo vuole esserci per mettere in bella mostra il fatto di aver imparato dalle disattenzioni, dalle incertezze, dalle difficoltà che gli si sono presentate davanti. Il che equivale a ribadire il concetto su cui si fonda l’ottimismo di Lorenzo: stare appena dietro a Valentino Rossi, in questo momento, è il massimo che gli possa capitare. Perchè Vale va via che è una bellezza: ancora il migliore, senza alcun dubbio. Ma il 46Yamaha, per lo spagnolo, potrebbe significare anche qualcosa di più: un’ottima scuola di vita e una opportunità professionale capitata a pochi altri.

Osservare da così vicino Rossi non è che l’anticamera per una carriera assicurata. Basta avere intelligenza: dovesse mostrarla, Lorenzo è uno dei papabili dominatori della MotoGp per i prossimi dieci anni:

Jorge Lorenzo, sconfitta su tutti i fronti: “Errore solo mio”

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Non è il primo, crediamo noi non sarà neppure l’ultimo. Il giorno dopo Phillip Island, per Jorge Lorenzo è una dura lotta contro i fantasmi che attraversano la mente. Lo immaginiamo così: in un punto imprecisato compreso tra quattro mura a vedersi passare intorno le immagini di quel che è stato – purtroppo per lui – il disastro d’Australia.

Una pista, peraltro, che lo spagnolo ha sempre detto di apprezzare particolarmente. Un flash con impresso quel semaforo ai nastri di partenza a dargli il via. Poi un altro, quello dell’istante in cui la sua Yamaha si è messa in moto. Poi un altro ancora, all’altezza del rettilineo, dell’ingresso alla curva. Fino al primo dei due fantasmi grossi così.