Casey Stoner ha dettato legge anche nella terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Francia. Sul circuito di Le Mans, il centauro australiano della Repsol Honda Team ha fatto registrare il miglior tempo in 1’33”815. Seconda la Honda (San Carlo Gresini) di un grandissimo Marco Simoncelli, giunto ad appena 260 millesimi da Stoner. Terzo Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team) a 429 millesimi dall’australiano. Solamente sesto tempo per il campione del mondo uscente Jorge Lorenzo (Yamaha, 1’35”051), subito dietro la Ducati di Valentino Rossi (1’35”280, +1”465).
Simone Corsi, è stato il più veloce al termine della terza e ultima sessione di prove libere, classe Moto2, del Gran Premio di Francia. Sul circuito di Le Mans il pilota italiano della Ftr Ioda Racing Project ha girato in 1’38”888 precedendo lo svizzero Thomas Luthi, Interwetten Paddock Moto2. Terzo, a 65 millesimi da Corsi, il tedesco Stefan Bradl (1’38”953). Settimo posto per l’italiano Michele Pirro (+0”381).
Pronostico rispettato anche in 125cc. Anche nella terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio Di Francia, Nicolas Terol su Aprilia si é confermato il più veloce, facendo registrare il miglior tempo di 1’44”014. Alle spalle dello spagnolo, col secondo tempo, é arrivato il francese Jacques Zarco, su Derbi, staccato di 508 millesimi. Terzo lo spagnolo Hector Faubel (Aprilia), a 865 millesimi da Terol. Per l’italiano Simone Grotzkyj (Aprilia) solo il 13esimo tempo: 1’46”284, in ritardo di 2”270.
Ai box della Honda Hrc ci sono solo sorrisi al termine delle prime 2 sessioni di libere MotoGp del Gp di Francia. Casey Stoner:”La pista ha un buon grip e sono contento di avere trovato fin da subito un miglior feeling rispetto a quello che avevo qui in passato. Questa mattina siamo partiti senza cambiare troppo l’assetto del Portogallo perche’ trovo queste due piste molto simili”, dice l’australiano. ”Siamo poi passati a fare piccoli cambiamenti e a provare alcune soluzioni mai testate prima sulla mia Honda che ci hanno dato piu’ trazione, mantenendo immutate le altre cose. Il tempo e’ fantastico e spero che si mantenga. Siamo contenti dei risultati ottenuti e domani continueremo a lavorare per raggiungere la messa a punto migliore per le qualifiche”, aggiunge. ”Sessione dopo sessione apportiamo piccole modifiche per migliorare la moto, non so se saranno sufficienti per centrare la pole, perche’ ci sono tanti piloti capaci di sfruttare bene la gomma morbida”, dice prima di pensare alle qualifiche di domani: ”Sicuramente anche gli altri piloti saranno veloci. In questo momento mi sento bene con la messa a punto e abbiamo in programma piccoli aggiustamenti per domani. Spero di restare davanti”.
MotoGp libere venerdì – Casey Stoner stato il più veloce nella prima sessione di prove libere Motogp del gran premio di Francia, quarta prova del motomondiale. L’australiano della Repsol Honda, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’34″133, precedento i compagni di squadra Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, staccati rispettivamente di 298 e 675 millesimi. Quarta un’altra Honda, quella del team San Carlo Gresini del nostro Marco Simoncelli (1’35″029). Quinto tempo per il campione del mondo e leader del mondiale Jorge Lorenzo (1’35″165) con la Yamaha che ha preceduto proprio la Ducati di Valentino Rossi (1’35″414), sesto e presentatosi in pista con un nuovo look, con la testa quasi del tutto rasata.
“Le Mans non è esattamente una delle mie piste migliori dato che non sono mai partito in prima fila e non ho mai fatto il podio – spiega Nicky Hayden – però l’anno scorso vi ho ottenuto il mio miglior risultato, quarto. In questo fine settimana cercheremo di sfruttare al meglio il lavoro fatto nei test di Estoril. il meteo a volte è incerto, specie in questo periodo dell’anno, ma ci adatteremo a quel che viene. Tecnicamente parlando una cosa positiva di Le Mans è che ha tanti punti di frenate violente e la nostra moto al momento è molto stabile in staccata, uno dei nostri punti di forza. Il grip dell’asfalto invece non è eccezionale ed è una cosa che probabilmente ci darà da fare. Staremo a vedere cosa ci riserva il fine settimana“. Infine il pensiero del team manager dellVittoriano Guareschi: “Le Mans sulla carta non è una delle piste a più favorevoli per noi ma comunque in passato abbiamo fatto delle belle gare con Loris, con Casey e con Nicky che l’anno scorso qui è andato forte, arrivando vicino al podio. Sia lui sia Valentino sono rimasti soddisfatti del lavoro iniziato all’Estoril e adesso con il team cercheremo di fare il massimo per adattare le caratteristiche aggiornate della GP11 ad un tracciato molto diverso da quello portoghese. Speriamo di nuovo in un fine settimana di sole perchè ogni ora di pista in condizioni “normali” per noi è molto importante per il lavoro che stiamo facendo”.
Siamo oramai prossimi all’inizio del week end che ci porterà al Gran Premio di Francia, quarto appuntamento stagionale nel calendario della Motogp. Domenica 15 maggio, l’appuntamento é sul circuito di Le Mans, sede dell’omonima e famosissima garai di 24 Ore di automobilismo. La pista su cui si svolgerà il gran premio della MotoGP, tuttavia è molto più corta di quella di oltre 13 chilometri della mitica gara di endurance, della quale sarà utilizzata solo una piccola parte. Valentino Rossi su questo tracciato ha conquistato tre vittorie, nel 2002, 2005 e 2008, e altri quattro podi, tutti nella classe regina della MotoGP, dato che quando correva in 125cc e 250cc il GP di Francia si disputava sul tracciato di Le Castellet. Dopo un inizio di Mondiale non proprio dei migliori, il “Dottore” spera di centrare proprio in Francia il primo podio stagione con la sua Ducati GP11. Anche perché Jorge Lorenzo e le Honda sembrano avere un passo decisamente migliore rispetto a quello della casa di Borgo Panigale. “Le Mans è un circuito storico e mi piace sempre andare in questi posti di grande tradizione motoristica anche se il disegno del tracciato, così stop and go è un po’ particolare”. “L’atmosfera – continua il ‘dottore’ – è sempre molto bella, con le tribune piene di appassionati sia sabato sia domenica. La pista non è particolarmente tecnica ma mi piace abbastanza: ci sono tanti punti dove si stacca forte e quindi poi c’è bisogno di una buona accelerazione in uscita di curva. In genere siamo competitivi in frenata quindi vedremo se sono caratteristiche che saremo in grado di interpretare bene trovando un buon set up generale. Veniamo da una sessione di test che ci hanno confermato che abbiamo cominciato ad andare nella direzione giusta e, anche se siamo ancora in una prima fase, per Le Mans speriamo di riuscire ad essere più veloci a cominciare dalle qualifiche. Stiamo lavorando tutti molto e i progressi ci sono, ma è necessario continuare a migliorare“.
A Le Mans per riscattare le prove sfortunate e gli errori commessi a Jerez ed Estoril. Questo l’obiettivo del pilota del Team, San Carlo Honda Gresini, Marco Simoncelli, in vista del Gran Premio di Francia dove vuole provare a centrare l’importante obiettivo di salire per la prima volta sul podio della MotoGP. “Il test di Estoril, svolto il giorno dopo la gara – ha spiegato Simoncelli – mi è servito per dimenticare in parte il risultato della domenica e andare a Le Mans con un altro spirito. Oggi sono carico e desideroso di poter riscattare la gara portoghese. Il test del lunedì è stato utile ed importante in vista di questo quarto appuntamento del mondiale. Sono sempre più convinto di poter stare con i migliori e poter centrare un risultato di prestigio e darò il massimo per farlo. Sicuramente cercherò di non ripetere l’errore commesso con le gomme fredde, dopo sole quattro curve, perché il solo fatto positivo è stato quello di vedere pubblicate belle foto del mio avvitamento in aria e ottenere forse, da parte dei fotografi che hanno scattato l’immagine, un ingrandimento da conservare. Scherzi a parte a Le Mans voglio far bene anche se non amo particolarmente la pista francese dove però ho vinto, in 250, nel 2009 e sono arrivato secondo nel 2008″.
“Finalmente sto fisicamente abbastanza bene, la spalla fa ancora un po’ male e probabilmente domenica a Le Mans dovrò prendere ancora degli anti dolorifici, ma migliora di giorno in giorno”. Lo ha dichiarato Valentino Rossi al termine della inaugurazione del primo “Flagship Store” di Enel a Milano. “In settimana in Portogallo abbiamo svolto con la Ducati dei test molto importanti che ci hanno portato a guadagnare qualche decimo nei confronti degli avversari, in particolare abbiamo provato un nuovo telaio e la parte posteriore che mi consentono di guidare meglio. Non siamo ancora ai livelli dei più forti ma stiamo arrivando” ha aggiunto il campione di Tavullia. Il Dottore é apparso molto ottimista e fiducioso in vista del prossimo impegnativo gran premio francese su un circuito che è da sempre uno dei suoi preferiti: “Le Mans è una pista bella e tecnica,che consente forti staccate, quindi speriamo di fare bene”.
Alla quarto appuntamento nel Mondiale Superbike, Eugene Laverty ha ottenuto una strepitosa doppietta a Monza. Secondo in griglia di partenza, in Gara 1 il pilota di passaporto irlandese ha preso il comando della corsa, duellando a lungo con Biaggi, trovando il sorpasso decisivo al sesto giro cogliendo la prima personale affermazione in Superbike. Il 24enne due volte vice-campione del mondo Supersport ha poi bissato questa prestazione nella seconda manche, iniziata in salita, che lo ha visto coinvolto nell’incidente alla prima variante innescato dal contatto tra Leon Haslam, Jakub Smrz e Jonathan Rea. Ritrovatosi in nona posizione, Laverty ha però dato vita ad una spettacolare rimonta che l’ha presto portato a ridosso del compagno di squadra Marco Melandri. Favoriti anche dalla discussa penalizzazione inflitta a Max Biaggi, i due piloti del Yamaha World Superbike Team hanno ingaggiato un duello per la vittoria; duello risolto soltanto al fotofinish, che ha premiato Eugene Laverty, abile a sfruttare un’incertezza di Melandri all’ingresso della Parabolica nel corso dell’ultimo giro. “Mi sono presentato a Monza con l’ambizione di salire sul podio, ma non mi sarei mai immaginato di centrare una doppietta“, ha spiegato Eugene Laverty. “E’ stato davvero fantastico, stento ancora a crederci. In Gara 2 sono partito male cercando di evitare il contatto tra diversi piloti davanti a me. Ho perso tempo prezioso, in più nei primi giri faticavo a trovare il passo-gara con le elevate temperature. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e negli ultimi giri ho raggiunto Marco (Melandri): è stato bello duellare con lui, ma alla fine sono riuscito a vincere. Questa doppietta è davvero speciale, a maggior ragione se conseguita nel tracciato di casa della mia squadra“. Con questa doppietta Eugene Laverty è balzato dalla 9° alla 6° posizione in campionato con ben 85 punti raccolti, proponendosi come nuova realtà del Mondiale Superbike per il prosieguo della stagione 2011.
L’azienda spagnola festeggia oggi i primi quarant’anni nel Campionato Mondiale di motociclismo, con 25 titoli conquistati in tutte le categorie.
E’ stata una giornata storica pe ril pilota Eugene Lavery della Yamaha, che ha centrato una storica doppietta sul circuito di Monza, nel terzo appuntamento del Mondiale della Superbike.
Ha battuto il record della pista che già gli apparteneva, scendendo sotto il muro dell’1’42”. Con il tempo di 1’41″745 Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) ha conquistato la pole position, staccando di poco più di sei decimi Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team). Completano la prima fila Jonathan Rea (Castrol Honda) e Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport). Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), altro favorito della vigilia, partirà dalla seconda fila, insieme a Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) e Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia). Carlos Checa (Althea Racing Ducati), leader provvisorio della classifica mondiale piloti, partirà invece solamente dalla terza fila.
Proprio all’ultimo istante utile della prima qualifica, il britannico Leon Haslam ha strappato a Max Biaggi la pole provvisoria nella tappa italiana del Mondiale Superbike a Monza. L’Aprilia del campione in carica, è volata a 332,5 km/h, la velocità più alta mai registrata con una maxi derivata dalla serie. Sempre a Monza, un anno fa, lo stesso Biaggi aveva raggiunto i 330,2 km/h. Marco Melandri (Yamaha) ha chiuso con il settimo crono. mentre il capoclassifica Carlos Checa (Ducati) ha chiuso la prima giornata con una disastrosa 14° posizione che ovviamente ha galvanizza i due fuoriclasse italiani in forte ritardo in classifica: Biaggi è a -43 punti dallo spagnolo, Melandri -49.
Il pilota del team Castrol Honda Jonathan Rea, guarda con fiducia al Gran Premio di Monza. Rea é in ottima forma, dopo aver ottenuto il primo successo della stagione, per il team Castrol Honda, nello scorso appuntamento di Assen, Paesi Bassi. Il ventiquattrenne dell’Ulster ha inoltre conquistato il podio la seconda gara, risalendo al quarto posto in classifica piloti a soli 10 punti dal secondo classificato Max Biaggi. “Non vedo l’ora di tornare a Monza”, ammette Jonathan Rea. “Amo correre in Italia, il pubblico è davvero caloroso e il cibo è davvero speciale! L’anno scorso non è andata molto bene, con un zero in gara uno che si è trasformato in un fenomeno mediatico su Youtube! Gara due è invece terminata praticamente prima dell’inizio, ma ci sono stati comunque dei lati positivi. Siamo rimasti nella top 3 in tutte le sessioni, concludendo la Superpole con la prima fila, quindi il pacchetto a disposizione è ottimo sotto tutti gli aspetti. La moto non è la più veloce del lotto, ma ha funzionato bene generando un ottimo slancio sul rettilineo, che è sempre importante a Monza. Abbiamo dato una piccola svolta ad Assen due settimane fa, e abbiamo intenzione di continuare a salire sul podio“.
”Non ho un modello. Io dico sempre: c’e’ chi ha fatto la storia, chi la e’, chi la fara’. Io voglio farla. Valentino (Rossi, ndr) la e’. Lo stimo tantissimo”. Andrea Iannone, pilota italiano in corsa per il titolo iridato nella classe Moto2, si é confessato a 360° in un’intervista a Riders Italian Magazine in uscita nelle ediole domani. Iannone possiede una simpatica particolarità: e’ l’unico pilota a essere proprietario del team per cui corre, Speed Master, scuderia a conduzione familiare: ”Negli anni e’ stata una sofferenza. Nel 2009, con l’Aprilia, ho buttato via un mondiale. Dai test alla fine del mondiale il materiale non e’ mai stato ne’ sviluppato ne’ cambiato. Quindi abbiamo deciso di prendere una strada solo nostra. Almeno siamo sicuri che se mi serve qualcosa, questo qualcosa non manchera’”. Obiettivo 2011: ”I nostri obiettivi sono importanti”, ma scaramanticamente preferisce aggiungere, ”ne riparliamo a novembre”.
L’obiettivo é quello di ripetere la storica doppietta vincente ottenuta appena dodici mesi fa di fronte a 115.000 tifosi festanti. Sono queste le ambizioni con cui Max Biaggi si appresta a vivere l’appuntamento sul circuito di Monza, per il round tricolore del Mondiale Superbike monogommato Pirelli.