
Era l’atroce dubbio che ha tormentato gli appassionati di MotoGp in questi giorni, e tenuto col fiato sospeso gli amanti dello sport su due ruote.
Qualcuno avrebbe anche scommesso sul passaggio di consegne, qualcun altro ci avrebbe sperato.
Perchè, lo diciamo con franchezza, vedere Valentino Rossi in sella ad una Ducati tutta italiana era – ed è – un’idea e un’immagine fantastica. Il giusto compendio per una carriera che lo ha visto trionfare con qualunque moto.
Valentino Rossi lo ha smentito categoricamente proprio a corollario delle libere di Phillip Island: niente Ducati, almeno per il 2010. Yamaha anche la prossima stagione, senza dubbio.
Una gioia per gli amanti del marchio, un immenso dolore per le centinaia di migliaia di ducatisti che riempiono la penisola:
1 Casey Stoner AUS Ducati Marlboro Team 1.30.341 
1 Valentino Rossi ITA Fiat Yamaha Team 1.31.032 
Antonio De Curtis, alias Totò, gli avrebbe risposto così come rispose all’Onorevole Cosimo Trombetta.

Ben Spies è a un momento cruciale della sua vita professionale: in piena lotta per la conquista del Mondiale Superbike con Noriyuki Haga a una manciata di curve dalla definitiva bandiera a scacchi e l’immediato passaggio in MotoGp a partire dal giorno successivo a quello del sipario calato in Sbk.
Nel giro di valzer cui abbiamo assistito nel corso della stagione attuale di MotoGp, la Fiat è tornata vincente con Yamaha la quale, a sua volta, ha potuto trionfare nuovamente con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.
Chissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.

La cavalcata che ha portato Jorge Lorenzo a vincere l’appuntamento all’Estoril è stata memorabile. Per lo spagnolo, certo, che ha inflitto agli avversari distacchi enormi; per il secondo arrivato, Casey Stoner, che meglio di così non poteva fare; per Dani Pedrosa, a cui il terzo posto va più che bene. Punto.