Banderas in Moto 2 nel 2010: team spagnolo, Olive prima guida

banderas-griffithAntonio Banderas, personaggio dal fascino indiscusso. Immaginare il grande attore hollywoodiano su una moto garantisce all’attore un ulteriore charme che non può lasciare indifferente.

Soprattutto l’occhio femminile. Il bell’Antonio, protagonista di numerose pellicole di successo (tra cui Two much – Uno di troppo, Evita, Philadelphia, La maschera di Zorro, C’era una volta in Messico) ha deciso di sbarcare nel circo dei motori finanziando una sua scuderia nella nuova avventura della Moto 2 che, dal 2010, andrà a sostituire la classe 250cc.

Il marito di Melanie Griffith, cinquantanni il prossimo agosto, tenta una sfida tutta particolare e lo fa con enorme entusiasmo. Le aspettative di Banderas, che tra le altre cose possiede più di un modello da capogiro a due ruote, sono forti e le esprime tutte con il trasporto che lo contraddistingue da sempre. Il contesto sportivo non gli è sconosciuto, visto che da giovane era un giocatore di calcio e venne costretto a rinunciare alla carriera di calciatore per una frattura al piede. Il sorriso è quello da film:

MotoGp: arriva Ben Spies, parola a Valentino Rossi e Nicky Hayden

spies-rossiBen Spies è a un momento cruciale della sua vita professionale: in piena lotta per la conquista del Mondiale Superbike con Noriyuki Haga a una manciata di curve dalla definitiva bandiera a scacchi e l’immediato passaggio in MotoGp a partire dal giorno successivo a quello del sipario calato in Sbk.

Se ne parla di già nelle stanze della classe regina perchè il fascino di tale scelta crea un evidente scompiglio in un senso (ovvero, immenso dispiacere per tutti gli appassionati di specialità che vedono andare via un campione vero) e nell’altro (la gioia dei fans della MotoGp che lo attendono a braccia aperte).

Almeno tre le dichiarazioni che in tal senso meritano di essere richiamate. La prima è di Herve Poncharal, Team manager del Team Tech3, che ha garantito a Spies il trattamento migliore fin dal primo istante e lo ha fatto attraverso il portale Crash.net:

“Sono sempre stato molto orgoglioso. Nelle ultime stagioni siamo stati costantemente tra i primi ma alla fine della giornata, i motori sono sigillati quindi non ho avuto la possibilità di controllare il motore di Valentino Rossi e di Jorge Lorenzo e il nostro motore. Inoltre, Ben Spies ha un contratto di due anni direttamente con la Yamaha Japan e non con Tech 3. Credo che la Yamaha ci darà un sostegno veramente buono, ma nel dettaglio non posso rispondere di più. Sono sicuro che Ben avrà un ottimo sostegno, come accaduto quest’anno a Colin Edwards e James Toseland“.

Pronto anche il primo intervento del compagno di scuderia, Valentino Rossi:

Bayliss: “Superbike? No, meglio il volante”

troy-bayliss-v8Troy Bayliss si dà all’automobilismo. Il talentuoso centauro, ex motociclista australiano, ha deciso di riprendere confidenza con il mondo dei motori ma lo fa al volante di un’auto.

Dopo aver vinto tre Mondiali in sella alla Ducati nella Superbike esce allo scoperto in una intervista rilasciata al Corriere della Sera. In bella evidenza il fatto che Bayliss, ritiratosi lo scorso anno quando era ancora all’apice della carriera – nonostante la veneranda età, il motociclista è classe 1969 – abbia preferito fino ad ora dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Ora, però, la voglia di gareggiare è tornata ad avere il sopravvento e lo spiega in maniera chiarissima:

MotoGp: Yamaha, scuderia Campione del 2009. In attesa del titolo piloti

YAMAHA-MOTOGP-FIAT-2009Nel giro di valzer cui abbiamo assistito nel corso della stagione attuale di MotoGp, la Fiat è tornata vincente con Yamaha la quale, a sua volta, ha potuto trionfare nuovamente con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.

Il primo obiettivo di stagione è raggiunto: nella MotoGp, infatti, la scuderia biancogialloblu ha conquistato il campionato del Mondo costruttori. La soddisfazione del marchio viene espressa nella circostanza da Masahiko Nakajima, Fiat Yamaha Team Director, il quale mostra di avere le idee chiare a proposito degli obiettivi del gruppo:

Superbike, Toseland: “Voglio più titoli di Fogarty”

toseland-fogartyJames Toseland, signori. E vuole andare parecchio lontano. L’ammiratissimo centauro britannico nativo di Sheffield (classe 1980), già vincitore di due titoli mondiali in Superbike nel 2004 e nel 2007, sta per tornare nel fantastico mondo della SBK dopo una parentesi in MotoGp durata due stagioni.

Un lasso di tempo nel corso del quale Toseland ha dovuto smettere i panni del protagonista per vivere un periodo poco entusiasmante. Il suo esordio al fianco di Valentino Rossi e compagnia avviene nel 2008 con il team non ufficiale Yamaha Tech 3. Suo compagno di squadra, Colin Edwards. Riportare il fatto che la sesta posizione in MotoGp è stato il suo risultato migliore, equivale a dire che l’inglese ha una voglia di riscatto enorme.

Si spiega soprattutto così la volontà di Toseland di tornare a gareggiare in Superbike: scambio di moto con Ben Spies, a cui tocca il percorso inverso. Nel 2010, quello correrà per il nel Team Yamaha Sterilgarda e questi ne prenderà la sella della Yamaha del Team Tech 3.

Motociclismo, la 250cc diventa Moto 2: ecco i team 2010

moto2Quello in corso è a tutti gli effetti l’ultimo campionato 250cc. Dalla stagione 2010, infatti, la classe intermedia del Motomondiale si trasforma in Moto 2. Il duello di queste ultime fasi di campionato tra Hiroshi Aoyama (Honda, 218 punti in classifica), Alvaro Bautista (Aprilia, 192 punti in classifica) e Marco Simoncelli (Gilera, 190 punti) va quindi ad attribuire al futuro campione del Mondo della classe 250cc un ulteriore titolo, più simbolico del primo ma non per questo meno importante: quello di ultimo vincitore di un Motomondiale classe 250cc.

Stesso destino, per intenderci, che toccò a Valentino Rossi quando, nel 2001, mise in cascina il titolo piloti della classe 500cc prima che diventasse MotoGp (cilindrata non più limitata a 500 cc per qualsiasi tipo di propulsore ma differenziata per tipologia, con limite massimo di 799 cc).

Lorenzo: “E se fosse Valentino Rossi a copiare me?”

jorge_lorenzo_estorilChissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.

E’ bastata una vittoria, con dominio assoluto per carità, a Jorge Lorenzo per mettergli in moto una lingua che, andasse così veloce anche la sua moto nel corso degli ultimi appuntamenti mondiali, sarebbe titolo assicurato. Ha cantato Jorge Lorenzo, e per farlo ha scelto le pagine del numero odierno di Riders Italian Magazine, nel quale pare che lo spagnolo si lasci andare a uno sfogo eccessivo.

MotoGp scommesse, bookmakers: Mondiale a Rossi, o forse no…

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E’ bastata la vittoria nel MotoGp dell’Estoril, per mettere in apprensione i bookmakers.Jorge Lorenzo, dopo lo strepitoso successo messo in cascina nel corso dell’appuntamento in Portogallo, ha destato allarme tra gli allibratori che, anche loro, a questo punto non sono più sicuri della cavalcata trionfale di Valentino Rossi.

Già, perchè il pesarese è parso davvero in scarse condizioni di forma e, lui tanto quanto la sua moto, non sembrano più così affidabili come in precedenza. Ovviamente, per non dare torto ai bookies, basta dare un’occhiata alla classifica: il 99Yamaha, che sembrava spacciato solo qualche settimana fa, adesso si è portato a ridosso del Dottore che lo precede di 18 miseri punti.

Stoner, la rinascita: “Dedicato a me stesso e alla Ducati”

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Vederlo così, con la faccia di un bambino spensierato mentre festeggia per un secondo posto che sa non di vittoria ma di trionfo, fa bene allo sport. Perchè quella di Casey Stoner, ragazzino con il talento di un campione, è una storia che, nell’ultimo periodo, ha rischiato di sbiadirsi parecchio.

Vederlo così, gongolante con la sua bottiglia piena di bollicine da schizzare un po’ dappertutto dopo il podio ottenuto all’Estoril, piace tanto. Perchè il lieto fien dell’australiano ci fa dimenticare che per Valentino Rossi è stata una di quelle giornate da mal di testa, per esempio. Ma non solo, e soprattutto non per questo. Piace tanto perchè Casey Stoner, marito uscito da poco dall’incoscienza di un mondo teenager, il piazzamento del Portogallo ha un’importanza fondamentale.

Ha dimostrato innanzitutto a se stesso, cioè alla persona cui doveva risposte urgenti e necessarie, che Casey è uomo fatto e compiuto. Della stessa razza di quelli che affrontano un problema a viso aperto, senza nascondersi mai. Si è detto e si è scritto, a proposito di quello che negli ultimi mesi è stato descritto, e neppure tanto a torto, come il caso-Stoner. E Stoner, quel caso, ha dimostrato di arginarlo, combatterlo, viverlo senza paura.

Rossi: “Estoril, da dimenticare!”; Lorenzo gioca: “Secondo al Mondiale mi sta bene”

jorge-lorenzoLa cavalcata che ha portato Jorge Lorenzo a vincere l’appuntamento all’Estoril è stata memorabile. Per lo spagnolo, certo, che ha inflitto agli avversari distacchi enormi; per il secondo arrivato, Casey Stoner, che meglio di così non poteva fare; per Dani Pedrosa, a cui il terzo posto va più che bene. Punto.

Nulla da scrivere sul libro dei ricordi più belli, invece, per Valentino Rossi che, al contrario, una batosta come quella della MotoGp in Portogallo non l ricorda di sicuro. Noi, a memoria – ma siamo andati a spulciare i numeri – non la ricordiamo di certo. Vale che si becca 23 secondi dal primo, quasi il doppio rispetto a quei 13 secondi che nel 2008 – MotoGp Qatar – gli rifilò Casey Stoner. Uno dei punti più bassi della carriera che coincide anche con la fine di un mondiale che, a questo punto, si riapre per davvero. Diciotto punti sono una stupidaggine. La franche zza di Rossi in sala interviste è quella che riconosciamo al talento di Tavullia da che lo conosciamo:

“Poche volte sono stato così in difficoltà nella mia carriera. Qui, per la verità, ero in difficoltà anche l’anno scorso: riuscii a salire sul podio solo grazie alla caduta di Dovizioso. Abbiamo iniziato le prove con uno svantaggio di tre, quattro decimi al giro e ce lo siamo portati dietro fino alla gara. Abbiamo sbagliato la messa a punto: la gomma posteriore, identica a quella dei miei avversari, si è scaldata troppo e così non avevo più aderenza nel momento di massima piega. Non è stato un problema della copertura, ma di bilanciamento della moto che l’ha fatta lavorare nella maniera sbagliata. Salire sul podio sarebbe stato meglio per tanti motivi, non solo perché avrei conquistato tre punti in più. Ma a Indianapolis, dove ero caduto, era andata molto peggio: bisogna accontentarsi”.

Una parte che non compete al 46Yamaha: quella di chi è costretto a guardare le imprese degli altri. Una faticaccia. Di tutt’altro umore, invece, è Jorge Lorenzo. Maturo e fiero per la quarta vittoria stagionale.

Superbike Magny Cours gara 2: Haga, rivincita. Biaggi stratosferico

biaggi-SBKChi di spada ferisce di spada perisce. Lo sa bene, da oggi, Ben Spies che, per aver svgliato il can che dorme (nella circostanza, Noriyuki Haga) si è trovato a pagarne le conseguenze.

Dopo aver dominato in gara 1 dell’appuntamento di Magny Cours (ed essersi portato temporaneamente al comando della classifica piloti per 2 soli punti), l’americano ha pagato la vendetta del giapponese che, in un impeto di classe e orgoglio, voglioso di vincere e battersi fino alla fine per la conquista di un Mondiale che gli sembrava precluso da un grave incidente, si è rifatto con gli interessi.

Superbike Magy Cours gara 1: Spies davanti d’un soffio. Haga e Biaggi, spettacolo!

ben-spiesIl capolavoro di Gara 1 lo ha fatto lui, Ben Spies. Nel corso della prima manche del doppio appuntamento sul circuito francese di Magny Cours, è l’americano a farla da padrona e rimettere ancora in mescolamento le carte di una classifica piloti che preannuncia per l’incertezza un finale alla grande. Dopo avre sfrecciato per primo al traguardo, Spies si è andato a riprendere il primo posto nell’iridata: ora Noriyuki Haga (Ducati Xerox) segue a due punti di distanza.

Stesse posizioni viste nel corso della prima gara: a ruota di Spies, infatti, è finito il giapponese che si è fatto beffare per un’inezia. Per l’americano, tuttavia, è stata una dimostrazione di forza che va ben oltre la semplice vittoria finale: il centauro a stelle e strisce, infatti, si è messso ala testa del gruppo fin dalla partenza e non ha mai ceduto la vetta.

MotoGp Estoril, monologo Lorenzo. Rossi solo quarto

motogp-estoril-lorenzoCon tutto il dispiacere per Valentino Rossi, la vittoria di Jorge Lorenzo – che puntualmente è arrivata – nel corso della gara di MotoGp in Portogallo, circuito dell’Estoril, era nell’aria. Lo si era intuito nel corso dei primi giorni di weekend, quando lo spagnolo era riuscito in maniera impressionante a dominare sia le libere che le qualifiche.

Non solo: ci è apparso da subito un Lorenzo motivato, razionale, freddo, sicuro di sè e del suo potenziale. Ha vinto alla Lorenzo, non c’è che dire: dominando e andando via non appena se ne è presentata l’opportunità, cioè quasi subito. Lo spagnolo e il suo entourage, infatti, hanno ben capito che, qualora si riesca a prendere la fuga giusta, non ce n’è per nessuno.

250cc Gp Estoril: Simoncelli vince e riapre il Mondiale

marco_simoncelli_estorilLa parentesi in Superbike ha portato sicuramente bene a Marco Simoncelli che, tornato a correre in 250cc si è aggiudicato alla grande il gran premio dell’Estoril. Per SuperSic un dominio evidente che si è manifestato dalla prima curva fino alla bandiera a scacchi.

Il trionfo dell’italiano, che ha sfrecciato per primo al traguardo anticipando nell’ordine Hector Barbera e Mike di Meglio, entrambi su Aprilia. A questo punto, si può anche parlare di classifica mondiale riaperta, perchè a 3 gare dalla fine, Hiroshi Aoyama (che non è riuscito ad andare oltre il quarto posto) guida la graduatoria con 218 punti, secondo Alvaro Bautista (che si è ritirato) a quota 192, terzo proprio il nostro Simoncelli a 190.