Il capolavoro di Gara 1 lo ha fatto lui, Ben Spies. Nel corso della prima manche del doppio appuntamento sul circuito francese di Magny Cours, è l’americano a farla da padrona e rimettere ancora in mescolamento le carte di una classifica piloti che preannuncia per l’incertezza un finale alla grande. Dopo avre sfrecciato per primo al traguardo, Spies si è andato a riprendere il primo posto nell’iridata: ora Noriyuki Haga (Ducati Xerox) segue a due punti di distanza.
Stesse posizioni viste nel corso della prima gara: a ruota di Spies, infatti, è finito il giapponese che si è fatto beffare per un’inezia. Per l’americano, tuttavia, è stata una dimostrazione di forza che va ben oltre la semplice vittoria finale: il centauro a stelle e strisce, infatti, si è messso ala testa del gruppo fin dalla partenza e non ha mai ceduto la vetta.
Il suo vantaggio sugli avversari si è incrementato a metà gara, quando tanto Haga quanto un ottimo Max Biaggi – finalmente competitivo sul serio e non più solo per un frangenete di percorso – non sono riusciti a seguirne il ritmo imposto. Alla fine, , secondo a pochi centesimi dalla Yamaha. L’ultimo giro lo si è osservato col groppo in gola: è stato il momento più entusiasmante, quello nel quale il giapponese, riportatosi sotto, ha anche provato il sorpasso. Invano.
Ottima prestazione anche di Max Biaggi, che ha chiuso sul gradino più basso del podio e che pare assai ben carico di motivazioni. Haga non molla di certo, sicuro di rifarsi in gara 2:
“Mi sono divertito. Alla partenza ho sbagliato. Da metà in gara in poi Max Biaggi andava particolarmente forte. Ma poi ho iniziato a spingere e se ci fosse stato un giro in più sarei riuscito a sorpassare Spies”.
Max Biaggi è certo di poter fare anche meglio:
“Un buon inizio, poi ho commesso un errore nel cambio di direzione, perso il posteriore e sono finito largo in due curve, una delle quali l’ho fatta in seconda. Più forzavo e più peggioravo e allora mi sono accontentato. Abbiamo fatto la nostra parte, siamo veloci e per ‘Gara 2 ci siamo”.