Se dobbiamo scegliere un aggettivo, un solo aggettivo per la moto di oggi sarebbe: eclettica. Questo il termine esatto per descrivere la Versys, la crossover che Kawasaki ha lanciato nel 2003 e che si è conquistata i favori del pubblico, con 10mila clienti in Europa in tre anni. Numeri che l’hanno piazzata tra le moto più vendute anche in Italia. La versione 2010 cambia nel segno della continuità, con una serie di innovazioni che la rendono più comoda e sfruttabile. Migliorata la protezione del cupolino, regolabile, e il comfort della sella, completamente ridisegnata. Modifiche alle pedane e un nuovo supporto elastico per il motore consentono praticamente di annullare le vibrazioni. Resta invariata, invece, la tecnica.
Moto News
Tutto ciò che non trova spazio altrove: news e curiosità dal magico mondo delle due ruote
Il casco IDI Zerouno, passa tutti i test
È omologato ha passato tutti i test e anche la spada di Damocle di Altroconsumo. È l’ennesimo marchio prodotto dalla vulcanica New Max che produce anche i prestigiosi caschi Ferrari, Momodesign, Cromwell, Borsalino, e Moschino (solo per citare i più noti). Il modello Zerouno che abbiamo provato è parente stretto di due modelli da noi testati in precedenza, il Momo Fighter ed il Cromwell Air Force. Un casco che ben si inserisce nella gamma dei prodotti New Max in quanto presenta tutte le caratteristiche tipiche dei caschi di questa azienda Italiana che si è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di caschi fashion, dal look particolarmente curato ed accattivante. In aggiunta questo Zerouno presenta un innovativo sistema di sostituzione della cover superiore che oltre ad aumentare la sicurezza del casco, consente all’utilizzatore di cambiarne il colore.
MV Agusta F4 e l’anima di 21 grammi
Se è vero che ogni moto nasconde un’anima, quella della MV Agusta F4 pesa 21 grammi. Perché sa distinguersi ed essere unica. Perché è leggera e soave. Perché il team di tecnici e designer che hanno a lungo lavorato su questa moto le hanno dato anche un gran bel bagaglio di numeri, di quelli che obbligatoriamente una superbike di rango deve avere. Per avere prestazioni top in pista e per far sbarluccicare di invidia i propri amici. «La F4 dai primi istanti appare lontana anni luce dalla progenitrice: leggera e agile, è decisamente più amichevole di prima. C’è meno da capire e interpretare, con questa nuova MV si entra in sintonia molto velocemente», ci dicono.
Moto, febbraio nero per le vendite
Se a gennaio 2009 il mondo delle due ruote ha pianto per la flessione delle vendite, febbraio – se possibile – è andato ancora peggio. E le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee. La spinta degli incentivi, che aveva subito fatto sentire i suoi benefici e che ha fatto da traino anche per il primo mese del 2010, si è esaurita. Moto e scooter non sono più nemmeno un capriccio per gli italiani. Almeno così sembra dai numeri. Gli over 50 cc (moto + scooter) hanno venduto 17.415 pezzi (-7,4%); di questi 10.724 sono scooter (-4,9%) e 6.691 sono motociclette (-11%). Nemmeno per i 50 cc la situazione è rosea: perdono 11 punti percentuali, conquistando solo 3.979 utenti. Troppo pochi.
Provare una Triumph e portarla in garage
«Caro dove vai?», chiede vostra moglie. «A guidare la Triumph», rispondete. Poi arrivate in garage e la moto non c’è. Ah, già, è vero, si può andare dal concessionario. Sì, perché Triumph lancia il Full Demo Program e rivoluziona il proprio approccio al cliente. Una novità quasi storica quella della Triumph Motorcycles, che inaugura una strategia commerciale e di marketing denominata Full Demo Program. La nuova iniziativa offrirà a tutti gli appassionati del marchio di Hinckley un test ride su una gamma completa di motociclette. Scopo del gioco? Entrare in confidenza con il mezzo, valutare l’acquisto rispetto alle prestazioni. Al di là di riviste specializzate o di recensioni. Provare per credere, insomma.
Aprilia in pista, un’occasione d’oro
Se sognavate di cavalcare un’Aprilia, è il vostro momento. Perché è arrivato un invito: tutti gli appassionati potranno provare tra i cordoli le RSV4 R e RSV4 Factory: le due versioni della supersportiva che ha stupito il mondo e stabilito i nuovi riferimenti sia su strada, sia sulle piste del mondiale Superbike. Un circo volante, in sei tappe, tra i tracciati più belli d’Italia dove si potranno apprezzare le grandi doti della superbike di Noale, guidati dagli istruttori della F.M.I. Partirà sabato 20 marzo dal circuito di Imola, tracciato mito del motorismo italiano, “Aprilia RSV4 On Track” Tour 2010, iniziativa rivolta a tutti gli appassionati delle sportive di Noale, che avranno l’opportunità di provare gratuitamente le nuove Aprila RSV4 Factory e RSV4R direttamente in pista.
Moto da pista: così si rischia e si spende meno
Il mercato delle supersportive è calato parecchio negli ultimi anni. Da un lato i controlli sulle strade, dall’altro le prestazioni e i prezzi sempre più elevati delle moto hanno spinto molti appassionati verso altri tipi di moto. Ma se volete il brivido della velocità e sentirvi piloti veri, esiste un modo per andare forte con un alto margine di sicurezza: usar la sportiva in pista. Un passatempo costoso? Non è detto. Lasciando da parte i costi per la pista, una sportiva 600 di 4-5 anni fa va più che bene per divertirsi: ha cavalli in abbondanza, ciclistica raffinata e prezzi abbordabili (da 4000 euro).
Harley-Davidson VRSCDX Night Rod Special, il lusso in città
Bassa, lunga e aggressiva la Harley-Davidson VRSCDX Night Rod Special è una moto strana della gamma Harley. Diversa dalle solite “cruiser retrò” della casa americana. Il motore non scherza: è un bicilindrico di 1250 centimetri cubi raffredato a liquido da quasi 116 cavalli e 11 kgm /rilevati alla ruota), progettato e sviluppato con la Porsche. Anche il telaio in grossi tubi d’acciaio sembra creato per una moto ad alte prestazioni, insieme a sospensioni con caratteristiche più “sportive” di quelle delle altre H-D, mentre la gomma dietro è degna di un dragster.
Betamotor Urban 125, quando lo scooter non basta
Se usate le due ruote a motore per spostarvi solo (o quasi) in città (o state anche solo iniziando a pensarci), non siete per forza “condannati” ad uno scooter: esistono moto snelle e leggere come la Betamotor Urban 125. Certo, viene a mancare la protezione aereodinamica e l’uso del cambio per qualcuno è una rottura di scatole, ma si guadagna in sicurezza e controllo di guida. Pneumatici tassellati e sospensioni a lunga escursione permettono inoltre di galleggiare su fondi dissestati purtroppo diffusi nelle nostre metropoli, dove gli scooter mostrano i maggiori limiti.
BMW S 1000 RR, la sportiva dei record
Velocissima e sofisticata. Con un look asimmetrico che la rende diversa dalle concorrenti giapponesi e italiane. É la S 1000 RR, la prima vera super sportiva della BMW. Le sue prestazioni sono elevatissime: il motore quattro cilindri in linea ha una potenza di ben 193 CV dichiarati (188 CV rilevati alla ruota) che le fa sfiorare i 300 km/h. Un bolide. Che pesa 183 kg e che ha un serbatoio molto capiente: 17,5 litri più 4 di riserva. Ma la vera chicca è la gestione elettronica del motore stesso e della ciclistica: ha quattro mappature della centralina (Rain, Sport, Race e Slick) che possono controllare anche il controllo di tradizione DTV e il Race ABS (optional, 1250 euro per entrambi).
Keeway Motor Goccia 50, scivola nel traffico
Se il vostro incubo peggiore sono le code, la soluzione arriva dalla Cina. No, nessuna invasione dall’oriente ma solo uno scooter. Che con ogni probabilità accontenta desideri di leggiadria e possibilità economiche. Snello e leggero il Goccia 50 della Keeway, marchio del gruppo Quian Jiang, di cui fece parte anche Benelli, è lo scooter ideale per “mangiarsi” il traffico e gli ingorghi spendendo poco. Il sogno di molti, quindi. Con 1.300 euro lo si può avere in box. Ha la pedana piatta e il vano porta casco sotto la sella, ormai d’obbligo anche degli scooter a ruote alte. La sella è lunga per ospitare comodamente il passeggero, che appoggia i piedi su due pedane retrattili in acciaio e le mani su un ampio maniglione dove si può montare il bauletto (optional come il parabrezza).
Triumph, nuove grafiche su Daytona 675 SE

Colorazione speciali per sovrastrutture e telaio, ma cambio di alcuni accessori, è questa l’idea della Triumph da adottare sulla Daytona 675 SE. Le novità riguardano in particolare la comparsa di nuove grafiche che la rendono ancora più aggressiva. Il motore resta il tre cilindri da 128 cv e 12600 giri, intatta anche la ciclistica con l’ottimo telaio, forcellone, le sospensioni con il monoammortizzatore dotato di coppia regolazione delle alte e basse velocità. La novità è la leva freno e frizione racing con alcuni dettagli in carbonio, con un ritocco sul prezzo di 250 euro sulla versione normale che costa 11840 euro.
Yamaha XJ6 Diversion F, la moto completa
Questa Yamaha XJ6 Diversion F con la sua carenatura completa è davvero una moto totale. Facile da guidare e comoda. È costruita con cura e frena bene. Anche se la forcella è un po’ morbida. Costa 7.290 euro. Insomma, ora si può dire: la gamma Yamaha è davvero completa. Dopo la naked XJ6 e la semicarenata Diversion, ecco la versione F a carena completa. È una moto tuttofare: va bene per viaggiare, per l’uso di ogni giorno e con qualsiasi tempo e anche per divertirsi su qualche strada di montagna.
BMW R 1200 RT, un bestione un po’ troppo caro
Il nuovo motore bialbero spinge forte e prende i giri allegramente a tutti i regimi. Ottimi comfort e freni, buona la maneggevolezza in città e tra le curve. Ha un cambio impreciso se strapazzato e il prezzo ci sembra: 17.150 euro. La versione 2010 della RT si riconosce per la carena rivista e il parabrezza ampio e protettivo. Ma la vera novità è sotto il vestito: si tratta del motore con distribuzione bialbero, derivato da quello della sportiva HP2 Sport e già montato sull’endurona R 1200 GS my 2010. Secondo BMW, pur avendo la stessa “cavalleria” del precedente (110 CV) saprebbe più elastico, grazie alla maggiore coppia massima (da 115 a 120 Nm) disponibile soprattutto ai medi regimi.