Crisi Dainese, la produzione di tute va in Africa

Spread the love

dainese

Addio cara vecchia tuta Dainese. La notizia che sconvolge una cittadina intera è la fine della produzione in Italia da parte dell’azienda per l’abbigliamento dedicato ai motociclisti firmato Dainese. La società ha infatti deciso di delocalizzare la produzione servendosi dei due stabilimenti in Tunisia, lasciando senza lavoro gli operai della fabbrica di Molvena. La città veneta, 2.500 abitanti, era la più ricca della Regione e oggi si ritrova con un accordo tra la Dainese, i sindacati e la Provincia che prevede la cassa integrazione per 120 dipendenti e tra un anno la mobilità con il licenziamento di 80 assunti.

Un incubo per la zona, visto che l’azienda di Lino Dainese, fondata nel 1972, da qualche tempo deve far fronte ad un’importante crisi economica. La società, i cui showroom e uffici commerciali sono a Vicenza, è la fornitrice ufficiale della tuta di Valentino Rossi, ma la pubblicità del dottore pare non possa bastare a rilanciare un marchio che possiede anche la Mavet e la Agv. Per i dipendenti della Dainese (in totale sono 250 adetti) è arrivato così la doccia gelata, nonostante il bilancio del 2008 era stato chiuso in positivo, seppur in forte contrazione rispetto all’anno precedenti. Infatti i conti indicano 105 milioni di euro di ricavo con un margine operativo lordo di 10,2 milioni e un utile di 700 mila euro, a fronte dell’indebitamento di 33,2 milioni di posizione finanziaria negativa. Per rilanciare il marchio è pronto il progetto delle tute-airbag, già sperimentate anche nel motomondiale: l’innovativo sistema di sicurezza potrebbe rilanciare la società, ma per il 2010 le previsioni indicano un ulteriore calo del fatturato di circa 25 per cento. “Molvena resta nel cuore della Dainese – ha dichiarato l’amministratore delegato dell’azienda Franco Scanagatta –. La nuova organizzazione prevede, però, che la vecchia sede si trasformi da sede produttiva a sede di progettazione e per questo il ridemensionamento del personale toccherà, nostro malgrado, 80 dipendenti. Ma è la soluzione necessaria per riconfermare Dainese come leader nel settore della ricerca del settore protezioni degli sport dinamici”.

Lascia un commento