Mostra di Dainese tra passato e futuro

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Amanti delle mostre? No? E se fosse a marchio Dainese ci andreste? Fino ad agosto, la Cité des sciences et de l’industrie di Parigi ospiterà A toute epreuve, la mostra ideata per l’appunto da Dainese sul presente, il futuro e il passato delle tecnologie per proteggere il proprio corpo e prevenire gli incidenti nella pratica delle attività legate al mondo delle moto e degli sport dinamici (vedi sci, snowboard, mountain-bike, sport d’acqua),  nelle quali l’azienda di Molvena – in provincia di Vicenza – è tra le leader mondiali.

Il percorso espositivo – che fa peraltro un uso massiccio della multimedialità senza trascurare le innovazioni dei tempi più recenti – si sviluppa su quattro differenti percorsi.

I primi due mettono in luce la corrispondenza tra la natura (fonte primaria di ispirazione per lo sviluppo di sistemi di protezione) e le prime armature realizzate dall’uomo: qui, il carapace della tartaruga e la corazza dell’armadillo, per esempio, convivono con le corazze rinascimentali, dei samurai o con le di tute in pelle che hanno protetto i grandi campioni delle corse motociclistiche di tutti i tempi.

La terza sezione è dedicata, invece, alle cosiddette “tute intelligenti”, cioè il punto più avanzato, lo stato dell’arte raggiunto dall’abbigliamento tecnico per gli sport ad alto rischio. Spicca, in quest’area, la presenza del D-air, l’avanzato sistema proprietario di Dainese che combina un airbag integrato nell’abbigliamento con tutta una serie di sensori e altri dispositivi elettronici che ne comandano l’apertura automatica quando il pilota (o il passeggero)  viene sbalzato dal proprio mezzo.

La quarta e ultima porzione della mostra, infine, è dedicata specificamente al futuro e pone al centro il progetto Biosuit, che Dainese ha condotto insieme al Mit di Boston per conto della Nasa e che avrà come punto di arrivo un sottotuta ad elevata protettività che verrà indossato dagli astronauti che parteciperanno alle prossime grandi missioni su Marte.

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