Ducati e MotoGP: Bagnaia è l’unico che riesce a gestirla

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In questa prima di stagione, Pecco Bagnaia si è confermato come l’uomo da battere. In MotoGP nessuno sta andando forte come lui e nonostante una caduta, sembra che il suo cammino verso il titolo sia molto ben apparecchiato.

Insomma, non c’è dubbio che Bagnaia sia proprio il pilota più in forma, soprattutto per via del fatto che riesce ad abbinare un grandissimo talento ad un carattere tipico dei grandi piloti italiani. Detto questo, è giusto mettere in evidenza come pure la moto sta facendo registrare delle performance di altissimo livello. Eppure, Pecco sembra l’unico in grado davvero di esaltare le caratteristiche della Desmosedici GP 2023, anche per via del fatto che è il solo pilota dello schieramento che riesce a vincere o quantomeno arrivare sul podio.

Le prossime gare del campionato di MotoGP, ovvero quella che si terrà a Le Mans e poi al Mugello, il 10 e 11 giugno. Senza ombra di dubbio, si tratta di due tappe decisamente importanti per il Moto Mondiale, anche perché i punti cominciano ad avere un peso specifico importante nella lotta per il titolo.

È chiaro che il favorito numero uno non può che essere Pecco Bagnaia, che si è ripreso la testa della classifica, anche grazie alla pesante affermazione sul circuito spagnolo di Jerez. Pronto per allungare, anche se è chiaro che poi ogni gara è un discorso a sé. Tra l’altro, proprio a Le Mans, lo scorso anno, il buon Pecco è finito per terra, per poi ritrovare il sorriso nella gara del Mugello. In confronto a quanto è avvenuto nella scorsa stagione, quando l’inizio era stato decisamente rallentato, quest’anno sembra che le cose stiano andando in una direzione molto differente.

Quattro vittorie e un secondo posto in queste prime otto gare, che comprendono anche le nuovissime Sprint Race. Un ruolino di marcia, inevitabilmente, da campione del mondo, anche se le due scivolate certamente preoccupano un po’. Bagnaia ora si trova al primo posto della classifica generale con 12 punti di vantaggio rispetto a Bezzecchi e 15 punti di margine su Binder.

Sia durante la corsa che nei momenti successivi alla gara, Bagnaia ha qualche punto in comune con il primo Agostini, ovvero un pilota che riusciva a rendere quasi semplici e facili le vittorie e il suo percorso verso i titoli mondiali. Era mezzo secolo che un pilota tricolore non riusciva a riappropriarsi del titolo mondiale su una moto in tutto e per tutto made in Italy.

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