MotoGP, Valentino Rossi: “Al Mugello per il riscatto”

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valentino-rossi_jorge-lorenzoDi solito, il punto sulla situazione viene affidato al più anziano: a contare non è solo un’anzianità anagrafica, bensì anche – se non soprattutto – quella “di servizio”. 14 anni in sella ed 8 titoli vinti possono fare di Valentino Rossi il pilota più esperto del motomondiale? Noi crediamo di sì, ed è per questo che abbiamo scelto di affidargli “il punto” sulla situazione nel campionato MotoGP dopo quattro gare dal via pasquale di Losail. Il primo pensiero del “Dottore” va alla gara di casa, quella dalla quale tutti – lui per primo – si attendono un pronto riscatto dopo la prova opaca di Le Mans: il Gran Premio del Mugello.

“Il Mugello non è una corsa normale, è una questione d’onore, come sempre. Da lì voglio ripartire, anche se il Mondiale sarà lungo”. Ecco, qui entra in scena un elemento di novità. Almeno secondo il vecchio saggio Valentino Rossi, che quando analizza la classifica piloti non può fingere di non notare una novità pressoché assoluta, almeno se raffrontata a quanto avvenuto negli ultimi anni: “E’ raro vedere quattro piloti in grado di vincere il Mondiale. Normalmente è una lotta a due, al massimo con un terzo incomodo, invece ora siamo in quattro in un Mondiale molto competitivo”. La testa forse va ai duelli (persi) con Hayden e Stoner, e a quelli vinti (con Gibernau e ancora Stoner).

Un ultimo cenno, doveroso, va alla pagina nera di Le Mans, se non altro per assecondare l’obiettivo di metterci una pietra sopra e ripartire – è il caso di dirlo – più forte di prima. Valentino non risparmia la sua ormai proverbiale ironia: “In Francia è stata una giornata storta e infinita, tanto che mi è sembrato di essere alla 24 ore“. E poi: “Non volevo chiudere con zero punti: l’importante è fare più punti possibile quando non si può vincere, perché tutti possono cadere come è capitato a me”

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