MotoGP, Lorenzo: “In Qatar per vincere”

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lorenzoNon sarà una frattura alla mano a mettere k.o. Jorge Lorenzo. Il pilota spagnolo della Fiat Yamaha non è uno che si arrende alla prima difficoltà. Dopo l’infortunio di Barcellona – subito durante l’allenamento sulla moto da cross – Lorenzo è tornato in sella alla sua M1 in Qatar e anche se la forma non è ancora al top – così come lo sviluppo della moto –, il maiorchino è fiducioso per la nuova stagione. Il suo settimo tempo a Losail gli ha dato coraggio, anche se la coppia Casey Stoner e Valentino Rossi sembra fare sul serio. Intanto ieri Lorenzo è stato ospite d’onore per la presentazione di una nuova serie di navigatori Garmin e non si è sottratto alle domande dei giornalisti. Cerco di recuperare la forma ogni giorno, così per essere pronto al primo appuntamento del Qatar – ha subito precisato lo spagnolo, apparso rilassato e sereno –. L’infortunio ha condizionato la mia preparazione e nell’ultimo test ho avuto problemi soprattutto in frenata e questo non mi consentiva di andare al massimo. Alla fine delle prove, però, sono riuscito a fare quattro o cinque giri senza troppo dolore e quindi spero di essere al 100 per cento per la prima gara. E con un po’ di fortuna potrei addirittura lottare per la vittoria”. Ma nella lotta al titolo ci sarà da tenere d’occhio soprattutto il collega della Yamaha Rossi, apparso subito velocissimo fin dalle prime uscite. “I favoriti sono Valentino e Stoner: al momento sono i più veloci – ha aggiunto Lorenzo –. Poi ci siamo io e Pedrosa anche de Dani ha problemi con la nuova sospensione della sua Honda. Noi quattro siamo i candidati alla vittoria in Qatar, senza dimenticare Spies e i nuovi che hanno trionfato nelle altre categorie. Rispetto al 2009 sarà tutto più difficile”. E le difficoltà sono anche nello sviluppo solitario che lo spagnolo sta compiendo sulla sua M1: “E’ la moto che ha vinto il mondiale e quindi non è cambiata molto – conclude Lorenzo –. I motori però devono durare di più e quindi all’inizio hanno maggiore potenza. I dati di Rossi sono importanti, ma ogni pilota ha la sua strategia e la polemica in casa Yahama è solo una montatura della stampa”.

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