Yamaha 2010: quante belle novità (Photogallery)

YZFR6-2010

Più di una le novità annunciate dal marchio Yamaha per l’anno 2010, e sarà competizione vera con le altre aziende motoristiche. Anche perchè, dopo una crisi oggettiva, la musica potrebbe cambiare.

La bella notizia per gli appassionati del gruppo giapponese è quella di un innesto prepotente sul mercato con modelli in grado di competere nel proprio segmento di riferimento. La carrellata di quel che vedremo in strada parte con la nuova Yamaha YZF-R6, a cui sono stati ritoccati dettagli strutturali alla centralina e allo scarico (più allungato per consentire una curva di erogazione più favorevole ai medi regimi; disponibile nelle colorazioni Yamaha Blue, Competition White e Yamaha Blue).

Bayliss: “Superbike? No, meglio il volante”

troy-bayliss-v8Troy Bayliss si dà all’automobilismo. Il talentuoso centauro, ex motociclista australiano, ha deciso di riprendere confidenza con il mondo dei motori ma lo fa al volante di un’auto.

Dopo aver vinto tre Mondiali in sella alla Ducati nella Superbike esce allo scoperto in una intervista rilasciata al Corriere della Sera. In bella evidenza il fatto che Bayliss, ritiratosi lo scorso anno quando era ancora all’apice della carriera – nonostante la veneranda età, il motociclista è classe 1969 – abbia preferito fino ad ora dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Ora, però, la voglia di gareggiare è tornata ad avere il sopravvento e lo spiega in maniera chiarissima:

MotoGp: Yamaha, scuderia Campione del 2009. In attesa del titolo piloti

YAMAHA-MOTOGP-FIAT-2009Nel giro di valzer cui abbiamo assistito nel corso della stagione attuale di MotoGp, la Fiat è tornata vincente con Yamaha la quale, a sua volta, ha potuto trionfare nuovamente con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.

Il primo obiettivo di stagione è raggiunto: nella MotoGp, infatti, la scuderia biancogialloblu ha conquistato il campionato del Mondo costruttori. La soddisfazione del marchio viene espressa nella circostanza da Masahiko Nakajima, Fiat Yamaha Team Director, il quale mostra di avere le idee chiare a proposito degli obiettivi del gruppo:

Honda VFR1200F: il Giappone costruisce per l’Europa

honda VFR1200FTra le recenti novità introdotte sul mercato a due ruote da parte di Honda, una nota di attenzione la merita senza alcun dubbio la nuova VFR1200F, una fusione di design e tecnica in grado di assicurare tecnologia di primo ordine. Propulsore 4 cilindri a V di 76 gradi messo in piedi da una squadra multirazziale composta da tre ingegneri giapponesi, uno statunitense e un europeo.

Accanto a loro, il designer Teofilo Plaza, che ha già avuto modo di raccontare l’esperienza vissuta in fase di realizzazione della due ruote conme una delle più intense che gli sia capitato di vivere. Cilindrata 1.237 cm, alesaggio x corsa 81 x 60 mm. Rapporto di compressione 12 : 1; potenza massima 127 kW / 10.000 min-1 (95/1/EC).

Coppia massima 129 Nm / 8.750 min-1 (95/1/EC), regime del minimo 1050-1250 min-1. Capacità totale olio 4 litri, iniezione elettronica PGM-FI, filtro d’aria di carta, viscoso ed impermeabile all’olio. Capacità serbatoio carburante 18,5 litri, consumo di carburante 15,5 km/litro. Accensione digitale transistorizzata controllata da computer, con anticipo elettronico, candela IMR9E-9HES (NGK); VUH27ES (DENSO). Multidisco in bagno d’olio, con funzione antislittamento, funzionamento frizione Idraulico.

Superbike, Toseland: “Voglio più titoli di Fogarty”

toseland-fogartyJames Toseland, signori. E vuole andare parecchio lontano. L’ammiratissimo centauro britannico nativo di Sheffield (classe 1980), già vincitore di due titoli mondiali in Superbike nel 2004 e nel 2007, sta per tornare nel fantastico mondo della SBK dopo una parentesi in MotoGp durata due stagioni.

Un lasso di tempo nel corso del quale Toseland ha dovuto smettere i panni del protagonista per vivere un periodo poco entusiasmante. Il suo esordio al fianco di Valentino Rossi e compagnia avviene nel 2008 con il team non ufficiale Yamaha Tech 3. Suo compagno di squadra, Colin Edwards. Riportare il fatto che la sesta posizione in MotoGp è stato il suo risultato migliore, equivale a dire che l’inglese ha una voglia di riscatto enorme.

Si spiega soprattutto così la volontà di Toseland di tornare a gareggiare in Superbike: scambio di moto con Ben Spies, a cui tocca il percorso inverso. Nel 2010, quello correrà per il nel Team Yamaha Sterilgarda e questi ne prenderà la sella della Yamaha del Team Tech 3.

Motociclismo, la 250cc diventa Moto 2: ecco i team 2010

moto2Quello in corso è a tutti gli effetti l’ultimo campionato 250cc. Dalla stagione 2010, infatti, la classe intermedia del Motomondiale si trasforma in Moto 2. Il duello di queste ultime fasi di campionato tra Hiroshi Aoyama (Honda, 218 punti in classifica), Alvaro Bautista (Aprilia, 192 punti in classifica) e Marco Simoncelli (Gilera, 190 punti) va quindi ad attribuire al futuro campione del Mondo della classe 250cc un ulteriore titolo, più simbolico del primo ma non per questo meno importante: quello di ultimo vincitore di un Motomondiale classe 250cc.

Stesso destino, per intenderci, che toccò a Valentino Rossi quando, nel 2001, mise in cascina il titolo piloti della classe 500cc prima che diventasse MotoGp (cilindrata non più limitata a 500 cc per qualsiasi tipo di propulsore ma differenziata per tipologia, con limite massimo di 799 cc).

Concept C1-E: Bmw sposa il progetto eSUM

bmw-c1-concept-esumMoto e sicurezza: un binomio che ha ragione di esistere e sul quale vale sempre la pena spendere una parola in più anzichè una in meno. A consentirci di parlarne, è il gruppo BMW che nell’ambito del contesto Motorrad mostra una spiccata sensibilità verso la sicurezza contribuendo – attraverso un’adesione sostanziale – al progetto europeo eSUM. A fare da apripista, il modello Concept C1-E, esemplare per sicurezza e ecosostenibilità.

Il palcoscenico naturale di Concept C1-E è il traffico urbano, nel quale il centauro che ne è alla sella può districarsi in modo sicuro. A garantire tale affidabilità, una serie di dispositivi la cui esclusiva funzione è quella di essere supporto fondamentale per la guida tranquilla:  roll bar ad abbracciare il sedile, cinture di sicurezza,  paraurti frontale.

Tali migliorie hanno determinato un record di cui BMW può fregiarsi: quello di aver messo in commercio la prima due ruote che può essere guidata senza l’uso obbligatorio del casco di protezione. Veicolo dal baricentro basso, il Concept C1 è supportato da un motore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio. Ulteriore elemento che ne certifica l’adattabilità al contesto urbano.

Lorenzo: “E se fosse Valentino Rossi a copiare me?”

jorge_lorenzo_estorilChissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.

E’ bastata una vittoria, con dominio assoluto per carità, a Jorge Lorenzo per mettergli in moto una lingua che, andasse così veloce anche la sua moto nel corso degli ultimi appuntamenti mondiali, sarebbe titolo assicurato. Ha cantato Jorge Lorenzo, e per farlo ha scelto le pagine del numero odierno di Riders Italian Magazine, nel quale pare che lo spagnolo si lasci andare a uno sfogo eccessivo.

Incentivi moto: criteri di attribuzione e destinatari

incentivi-per-motoLa decisione, a questo punto, è presa e la politica di avvicinamneto alle famiglie annunciata in pompa magna dalle Istituzioni nazionali pare passare anche attraverso le agevolazioni pensate per chi desidera acquistare un mezzo a due ruote. Messi sul piatto oltre 5 milioni di euro per attribuire un incentivo che faciliti l’acquisizione di nuovi mezzi per coloro che dispongono attualmente di un Euro 0 oppure un Euro 1 da rottamare.

A garantire il contributo totale, da dividere ovviamente in quote che vanno a coprire le esigenze di milioni di centauri, ci ha pensato il Ministero dell’Ambiente che ha stanziato la somma per coprire in parte l’acquisto di un motorino. Il legame tra l’intervento e il gabinetto dell’Ambiente sta nel fatto che la misura ha tra le motivazioni e gli obiettivi di fondo, quello di consentire un rinnovo del parco di veicoli circolanti, al fine di abbattere notevolmente il numero dei cicli altamente inquinanti. Più di una le tipologie di incentivo previsto e le categorie di riferimento.

MotoGp scommesse, bookmakers: Mondiale a Rossi, o forse no…

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E’ bastata la vittoria nel MotoGp dell’Estoril, per mettere in apprensione i bookmakers.Jorge Lorenzo, dopo lo strepitoso successo messo in cascina nel corso dell’appuntamento in Portogallo, ha destato allarme tra gli allibratori che, anche loro, a questo punto non sono più sicuri della cavalcata trionfale di Valentino Rossi.

Già, perchè il pesarese è parso davvero in scarse condizioni di forma e, lui tanto quanto la sua moto, non sembrano più così affidabili come in precedenza. Ovviamente, per non dare torto ai bookies, basta dare un’occhiata alla classifica: il 99Yamaha, che sembrava spacciato solo qualche settimana fa, adesso si è portato a ridosso del Dottore che lo precede di 18 miseri punti.

Stoner, la rinascita: “Dedicato a me stesso e alla Ducati”

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Vederlo così, con la faccia di un bambino spensierato mentre festeggia per un secondo posto che sa non di vittoria ma di trionfo, fa bene allo sport. Perchè quella di Casey Stoner, ragazzino con il talento di un campione, è una storia che, nell’ultimo periodo, ha rischiato di sbiadirsi parecchio.

Vederlo così, gongolante con la sua bottiglia piena di bollicine da schizzare un po’ dappertutto dopo il podio ottenuto all’Estoril, piace tanto. Perchè il lieto fien dell’australiano ci fa dimenticare che per Valentino Rossi è stata una di quelle giornate da mal di testa, per esempio. Ma non solo, e soprattutto non per questo. Piace tanto perchè Casey Stoner, marito uscito da poco dall’incoscienza di un mondo teenager, il piazzamento del Portogallo ha un’importanza fondamentale.

Ha dimostrato innanzitutto a se stesso, cioè alla persona cui doveva risposte urgenti e necessarie, che Casey è uomo fatto e compiuto. Della stessa razza di quelli che affrontano un problema a viso aperto, senza nascondersi mai. Si è detto e si è scritto, a proposito di quello che negli ultimi mesi è stato descritto, e neppure tanto a torto, come il caso-Stoner. E Stoner, quel caso, ha dimostrato di arginarlo, combatterlo, viverlo senza paura.

Rossi: “Estoril, da dimenticare!”; Lorenzo gioca: “Secondo al Mondiale mi sta bene”

jorge-lorenzoLa cavalcata che ha portato Jorge Lorenzo a vincere l’appuntamento all’Estoril è stata memorabile. Per lo spagnolo, certo, che ha inflitto agli avversari distacchi enormi; per il secondo arrivato, Casey Stoner, che meglio di così non poteva fare; per Dani Pedrosa, a cui il terzo posto va più che bene. Punto.

Nulla da scrivere sul libro dei ricordi più belli, invece, per Valentino Rossi che, al contrario, una batosta come quella della MotoGp in Portogallo non l ricorda di sicuro. Noi, a memoria – ma siamo andati a spulciare i numeri – non la ricordiamo di certo. Vale che si becca 23 secondi dal primo, quasi il doppio rispetto a quei 13 secondi che nel 2008 – MotoGp Qatar – gli rifilò Casey Stoner. Uno dei punti più bassi della carriera che coincide anche con la fine di un mondiale che, a questo punto, si riapre per davvero. Diciotto punti sono una stupidaggine. La franche zza di Rossi in sala interviste è quella che riconosciamo al talento di Tavullia da che lo conosciamo:

“Poche volte sono stato così in difficoltà nella mia carriera. Qui, per la verità, ero in difficoltà anche l’anno scorso: riuscii a salire sul podio solo grazie alla caduta di Dovizioso. Abbiamo iniziato le prove con uno svantaggio di tre, quattro decimi al giro e ce lo siamo portati dietro fino alla gara. Abbiamo sbagliato la messa a punto: la gomma posteriore, identica a quella dei miei avversari, si è scaldata troppo e così non avevo più aderenza nel momento di massima piega. Non è stato un problema della copertura, ma di bilanciamento della moto che l’ha fatta lavorare nella maniera sbagliata. Salire sul podio sarebbe stato meglio per tanti motivi, non solo perché avrei conquistato tre punti in più. Ma a Indianapolis, dove ero caduto, era andata molto peggio: bisogna accontentarsi”.

Una parte che non compete al 46Yamaha: quella di chi è costretto a guardare le imprese degli altri. Una faticaccia. Di tutt’altro umore, invece, è Jorge Lorenzo. Maturo e fiero per la quarta vittoria stagionale.

Superbike Magny Cours gara 2: Haga, rivincita. Biaggi stratosferico

biaggi-SBKChi di spada ferisce di spada perisce. Lo sa bene, da oggi, Ben Spies che, per aver svgliato il can che dorme (nella circostanza, Noriyuki Haga) si è trovato a pagarne le conseguenze.

Dopo aver dominato in gara 1 dell’appuntamento di Magny Cours (ed essersi portato temporaneamente al comando della classifica piloti per 2 soli punti), l’americano ha pagato la vendetta del giapponese che, in un impeto di classe e orgoglio, voglioso di vincere e battersi fino alla fine per la conquista di un Mondiale che gli sembrava precluso da un grave incidente, si è rifatto con gli interessi.

Superbike Magy Cours gara 1: Spies davanti d’un soffio. Haga e Biaggi, spettacolo!

ben-spiesIl capolavoro di Gara 1 lo ha fatto lui, Ben Spies. Nel corso della prima manche del doppio appuntamento sul circuito francese di Magny Cours, è l’americano a farla da padrona e rimettere ancora in mescolamento le carte di una classifica piloti che preannuncia per l’incertezza un finale alla grande. Dopo avre sfrecciato per primo al traguardo, Spies si è andato a riprendere il primo posto nell’iridata: ora Noriyuki Haga (Ducati Xerox) segue a due punti di distanza.

Stesse posizioni viste nel corso della prima gara: a ruota di Spies, infatti, è finito il giapponese che si è fatto beffare per un’inezia. Per l’americano, tuttavia, è stata una dimostrazione di forza che va ben oltre la semplice vittoria finale: il centauro a stelle e strisce, infatti, si è messso ala testa del gruppo fin dalla partenza e non ha mai ceduto la vetta.