In un articolo precedente abbiamo trattato delle novità introdotte dal Decreto legislativo 18 aprile 2011, numero 59, di attuazione delle Direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE in attuazione dal prossimo 19 gennaio e di ciò che cambierà specie per gli automobilisti. Ora invece ci soffermiamo per le novità inerenti il rilascio delle patenti per gli appassionati di due ruote.
Innanzitutto sparisce il Cigc per far posto alla patente AM. Se maggiorenni prima del 1° ottobre 2005, anche gli over 18 che vogliono prendere la patente AM devono sostenere gli esami di teoria e di guida. L’età minima è 14 anni e si guida senza passeggero. I veicoli consentiti sono i ciclomotori a due ruote, con velocità massima non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna (oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici).
Ok i ciclomotori a tre ruote aventi una velocità massima non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata (oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici).
Vanno bene anche i quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici), la cui velocità massima è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata del motore è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata (oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici). Poiché in alcuni Stati dell’UE la patente AM si consegue a 16 anni, chi con la patente AM conseguita in Italia a 14 anni si reca in alcuni Stati dell’UE non può guidare se non ha ancora compito 16 anni.
Ci sono poi diverse patenti per la categoria A, ovvero permessi per poter guidare moto dalle cilindrate più elevate, a partire da 125 cm³. Età minima necessaria, dai 16 anni. Fino alla fine del 2012 la A permetteva un accesso graduale alla guida di moto con potenza superiore ai 25 kW o con rapporto potenza/peso superiore a 0,16 kW/kg. Con la nuova A2 a 18 anni sarà possibile l’accesso a motocicli con potenza massima di 35 kW con un rapporto peso/potenza massimo di 0,2 kW/kg. Resta la possibilità di utilizzare moto depotenziate all’origine, ma queste non dovranno derivare da versioni in grado di sviluppare potenze di oltre 70 kW.
La A resta la patente per guidare ogni tipo di motociclo, ma anche in questo caso non mancano le novità. In passato le maximoto potevano essere guidate a 20 anni se erano stati maturati due anni di esperienza con versioni depotenziate, oppure a 21 anni per accesso diretto, vale a dire senza alcuna esperienza precedente. Oggi resta aperta la “finestra” dei 20 anni, se è stato effettuato un biennio nella categoria A2, mentre a 21 anni si possono guidare i tricicli con potenza di oltre 15 kW. Per l’accesso diretto, invece, l’età minima sale sensibilmente, arrivando a 24 anni per chi non ha mai guidato in precedenza una qualunque moto.
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