Phillip Island, Rossi a ruota di Super-Stoner. Lorenzo, il solito immaturo

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1. Casey Stoner (Aus/Ducati) in 40’56.651
2. Valentino Rossi (Ita/Yamaha) a 1.193
3. Dani Pedrosa (Spa/Honda) 22.618
4. Alex De Angelis (Rsm/Honda) 32.702
5. Colin Edwards (Usa/Yamaha) 35.885
6. Andrea Dovizioso (Ita/Honda) 38.482
7. Marco Melandri (Ita/Kawasaki) 44.461
8. Randy de Puniet (Fra/Honda) 44.941
9. Mika Kallio (Fin/Ducati) 54.345

10. Toni Elias (Spa/Honda) 1’01.205
11. Chris Vermeulen (Aus/Suzuki) 1’05.417
12. Loris Capirossi (Ita/Suzuki) 1’05.950
13. Gabor Talmacsi (Ung/Honda) 1’17.951
14. James Toseland (Gbr/Yamaha) 1’17.985
15. Nicky Hayden (Usa/Ducati) 1 giro

Vero è che molto spesso chi ha il pane non ha i denti. E viceversa. La gara di Phillip Island avrebbe dovuto essere il proscenio per un epilogo di MotoGp come mai accaduto prima: due piloti in lotta fino all’ultima curva, fino all’ultima derapata per conquistare un Mondiale combattuto per davvero.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo avrebbero dovuto emozionare, dando l’appuntamento ai tifosi per far si che fosse il circuito a decretare il migliore tra i due. Invece nulla: la sfida non c’è stata perchè uno degli elementi del duello è venuto meno. Ha nome e cognome. Jorge Lorenzo. Aggiungeremmo, il Folle Jorge Lorenzo. Ovvero, colui che, con la possibilità di andare a recuperare ulteriore terreno su Valentino Rossi in classifica mondiale, decide che la gara in Australia debba trasformarsi in un suicidio violento. Lorenzo parte a razzo, tampona Hayden e poi scivola via in una nuvola di polvere. Al primo giro, lo spagnolo è già out.

A quel punto, per Valentino Rossi – che anche oggi ha indirettamente lasciato l’ennesimo insegnamento a Lorenzo lottando in maniera serrata con Casey Stoner per la conquista della vittoria di giornata – la gara ha perso ogni tipo di tensione negativa e il nervosismo si è trasformato in una voglia di trionfare tutta positiva.

Senza l’assillo della classifica, Rossi e Casey Stoner si sono divertiti davvero anche se il funambolo di Tavullia nulla ha potuto contro uno Stoner che, così carico e motivato, non lo si vedeva da tempo. Dietro di loro, il vuoto: il terzo, Dani Pedrosa, racimola un distacco di 22 secondi. Ottimo quarto posto per Alex De Angelis.

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