Phillip Island, Simoncelli di prepotenza. Super-Sic lancia la sfida ad Aoyama

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Simoncelli-Phillip-Island1 Marco Simoncelli ITA Metis Gilera 28:17.403
2 Hector Barbera SPA Pepe World Pons Wrb +2.434
3 Raffaele De Rosa ITA Scot Racing Team 250cc +2.604
4 Jules Cluzel FRA Matteoni Racing +12.118
5 Mike Di Meglio FRA Mapfre Aspar Team 250cc +12.192
6 Karel Abraham CZE Cardion Ab Motoracing +12.413
7 Hiroshi Aoyama JAP Scot Racing Team 250cc +12.455
8 Hector Faubel SPA Thai Honda Ptt Sag +13.112
9 Ratthapark Wilairot THA Thai Honda Ptt Sag +13.560
10 Alvaro Bautista SPA Mapfre Aspar Team +27.779

In barba ad ogni concezione temporale, cominciamo dal fondo. Le prime dichiarazioni di Marco Simoncelli dopo lo straordinario trionfo di Phillip Island, con la concomitante debacle del primo provvisorio in classifica piloti – Hiroshi Aoyama, finito settimo – e del terzo in graduatoria, Alvaro Bautista, che ha chiuso in decima posizione rimediando la batosta di un distacco che ha sfiorato i trenta secondi.

A scanso di ogni equivoco: quello che si presenta ai microfoni è un Simoncelli low-profil, così come optato dallo stesso centauro in occasione di questi ultimi e decisivi appuntamente di gara. Basso profilo per vedere, corsa dopo corsa, quel che succederà e per lasciare che la pressione sia tuta addosso al giapponese Aoyama, che ora lo precede in classifica di una miseria: dodici punti, ovvero un vantaggio che può essere bruciato in un solo appuntamento.

E di gare, a Simoncelli, ne restano la bellezza di due. Oro colato. Anche perchè Aoyama, mai come in questo periodo, sta mostrando di non reggere come prima la pressione psicologica. Problema, questo, in cui incappano molti protagonisti del circus dei motori: ultimi in ordine di tempo, Jenson Button in Formula 1 e Jorge Lorenzo in MotoGp. Simoncelli racconta, fase per fase, la gara australiana di Phillip Island:

“È stata una gara difficilissima perché lo scorso anno la moto in questo circuito andava veramente bene, ma in questo weekend abbiamo fatto fatica a trovare un setting accettabile per fortuna non è stato solo un nostro problema. A inizio gara la gomma dietro scivolava molto, ma ho visto che riuscivo a essere veloce e ho continuato a tirare e a spingere il più possibile. Sono anche riuscito a staccare i miei inseguitori a un certo punto. Ma sono contentissimo per me e per Raffaele De Rosa che ha conquistato il suo primo podio e se lo meritava. Ora il mondiale si è riaperto ma non mi faccio illusioni, Aoyama è ancora avanti di 12 punti. Mi fa piacere comunque essere stato molto costante nella seconda parte della stagione, questo mi fa ben sperare per le ultime due gare”.

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