Superbike Donington Park gara 2: Spies cannibale (2 vittorie su 2), ora Haga è a portata di mano

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1 SPIES USA Yamaha WSB Yamaha YZF R1 23 1’30.631
2 HASLAM GBR Stiggy Racing Honda Honda CBR1000RR 23 6.622
3 FABRIZIO ITA Ducati Xerox Team Ducati 1098R 23 6.816
4 BYRNE GBR Sterilgarda Ducati 1098R 23 7.349
5 SYKES GBR Yamaha WSB Yamaha YZF R1 23 8.145
6 CAMIER GBR Airwaves Yamaha Yamaha YZF R1 23 13.463
7 KIYONARI JPN Ten Kate Honda Racing Honda CBR1000RR 23 15.751
8 ELLISON GBR Airwaves Yamaha Yamaha YZF R1 23 16.837
9 XAUS ESP BMW Motorrad Motorsport BMW S1000 RR 23 22.891
10 ANDREWS GBR MSS Colchester Kawasaki Kawasaki ZX 10R 23 30.347

Classifica Mondiale Superbike 2009:

Noriyuki Haga 308

Ben Spies 294

Michel Fabrizio 257

Jonathan Rea 177

Leon Haslam 167

Ci avevamo sperato fino alla fine di vederlo ancora sul podio, anche se i guai tecnici della sua Aprilia riscontrati nel corso degli ultimi istanti di gara 1 avevano lasciato più di un sospetto.

Dopo il mezzo miracolo compiuto nella prima delle due prove previste a Donington Park per la nona tappa del Mondiale Superbike 2009, Max Biaggi ha dovuto arrendersi all’evidenza e s’è dovuto rassegnare presto.

La parte del cannibale, ancora una volta, l’ha fatta lo statunitense Ben Spies che, dopo aver trionfato in gara 1 proprio ai danni del romani 38enne, si è andato a prendere la vittoria anche in gara 2, dove gli avversari sono stati ancor meno pericolosi della prima frazione.

Delusione di giornata, in ogni senso, il leader mondiale Noriyuki Haga che, oltre a non centrare il podio nella seconda tornata e doversi accontentare di un misero terzo posto nella prima manche, vede ridursi notevolmente (a questo punto è quasi annullato) il vantaggio in classifica. Solo 14 punti in più per il giapponese, ma colpisce in maniera evidente la mole di distacco rosicchiata da Spies in poche gare.

A questo punto il duello si fa davvero interessante. Chi pare tagliato fuori dai giochi sembra essere Michael Fabrizio, sul podio nella seconda gara ma ancora lontano dai primi due.

Capitolo Max Biaggi: il centauro è partito alla grande am apoi è dovuto arrendersi in maniera sommessa ai limiti evidenziati dalla sua moto che ha perso terreno giro dopo giro. Il romano finisce 21esimo a quasi 50 secondi di distacco da Spies.

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