Se ne parla poco, di Alex De Angelis. Eppure il pilota venticinquenne sanmarinese è uno di quei centauri che andrebbe elogiato parecchio. Perchè quel che può, ce lo mette sempre.
Non ha strumenti tecnici elevati come i campioni che possono ambire a lottare per il titolo, ma se il cuore bastasse a spingerti lontano più di un motore e di due ruote, De Angelis ci strebbe sempre, lassù in cima dopo essersela giocata alla pari con tutti.
I suoi tifosi più fedeli gli sono affezionati allo stesso identico modo in cui i fans di Valentino Rossi gli dimostrano calore e affetto ad ogni gran premio, e se potessero, gli darebbero più di una spinta per garantirgli quelle capacità che la sua moto, ahilui, non può mettergli a disposizione. Nonostante ciò, De Angelis sfigura poco, è uno che lotta.
Viene spontaneo accostarlo a Loris Capirossi come uno dei migliori complimenti che gli si possa fare, ma ci andiamo con i piedi di piombo per il semplice fatto che Capirossi, nella sua splendida carriera, ha raccolto davvero molto meno di quello che avrebbe dovuto e meritato.