
MotoGp 2010 alle porte, con l’anno nuovo che è entrato nel vivo. Il Mondiale della classe Regina delle due ruote comincia all’insegna del campione del Mondo in carica, Valentino Rossi, valutato quale grande favorito del campionato alle porte.
Per i bookmakers, il centauro di Tavullia è quotato a 2.50, ed è seguito a ruota dal protagonista mancato di quest’anno, l’australiano Casey Stoner, il cui successo è bancato a 2.62. A tenere fortemente accese le aspettative che ruotano intorno al pilota Ducati, anche le grandi prestazioni fornite alla fine del 2009, quando Stoner è stato protagonista di un grande rientro a suon di vittorie e podi.
Lontano l’altro pilota Yamaha, Jorge Lorenzo, la cui affermazione è quotata a 6.50; Dani Pedrosa è bancato a 7.50. Poca fede nell’exploit dei nuovi arrivati: Ben Spies quotato a 19, Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso a 51.




MotoGp libere prima sessione Gp Valencia.
Ben Spies comincia a mettersi i panni da pilota MotoGp e inizia ad affronatre anche mediaticamente l’avventura cui è chiamato. Dopo aver messo in tasca il titolo mondiale della Superbike ed aver salutato la classe da Campione del Mondo, l’americano è pronto a fare il suo ingresso nel Campionato del Mondo MotoGP in sella ad una Yamaha.
Superbike Portimao, la top ten di gara 1:
1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1’42.412
1 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1’43.786
Ben Spies è a un momento cruciale della sua vita professionale: in piena lotta per la conquista del Mondiale Superbike con Noriyuki Haga a una manciata di curve dalla definitiva bandiera a scacchi e l’immediato passaggio in MotoGp a partire dal giorno successivo a quello del sipario calato in Sbk.
James Toseland, signori. E vuole andare parecchio lontano. L’ammiratissimo centauro britannico nativo di Sheffield (classe 1980), già vincitore di due titoli mondiali in Superbike nel 2004 e nel 2007, sta per tornare nel fantastico mondo della SBK dopo una parentesi in MotoGp durata due stagioni.
Chi di spada ferisce di spada perisce. Lo sa bene, da oggi, Ben Spies che, per aver svgliato il can che dorme (nella circostanza, Noriyuki Haga) si è trovato a pagarne le conseguenze.