MotoGp, la gioia inaspettata di Pedrosa. “Vinta una gara strana”. Rimpianto Stoner: “Errore mi é costato caro”

Dani Pedrosa si gode l’inaspettato successo ottenuto quest’oggi nel Gp del Giappone. Il pilota spagnolo della Honda ha trionfato sul circuito di Motegi in una giornata caratterizzata dai tanti errori di molti big: “Sono molto contento di questa vittoria. Sono soddisfatto per il team che ha fatto un ottimo lavoro, per HRC perchè questa è la prima vittoria a Motegi con il team Repsol e per me stesso perchè mi mancava la vittoria in MotoGP qui a Motegi dopo averlo fatto in 125 e 250. E’ stata una strana gara soprattutto all’inizio. Nei primi giri Stoner e Dovizioso andavano fortissimo e avevano creato anche un certo distacco. Poi Casey ha avuto un problema ed Andrea ha dovuto fare il ‘ride through’ per partenza anticipata. Mi sono trovato solo in testa con Lorenzo dietro, mi sono concentrato e ho spinto ogni giro per aumentare il distacco. Sono contento perchè su questo circuito ho avuto risultati e fortune alterne e anche qualche brutto incidente così è fantastico tornare un anno dopo e vincere in MotoGp“.

Casey Stoner si deva accontentare della terza posizione ottenuta nel Gp del Giappone, a causa di un errore nei primi giri con un lungo che lo ha portato fuori pista ma senza conseguenze: “Ho evitato il contatto con le barriere alla fine della via di fuga, ma questo dritto ci è costato la gara. Sono deluso, perchè avevo la moto per vincere. Tutto il fine settimana era andato bene. Ho fatto una buona partenza e nei primi giri tutto stava funzionando bene e sono riuscito a creare un pò di margine. Andrea stava guidando molto bene con le gomme morbide, noi sapevamo che sarebbe stato la stessa cosa per noi verso fine gara ed avevo un buon feeling con il passo che avevamo in quel momento. Poi allo scollinamento del rettilineo, la moto ha preso una grande “imbarcata” -spiga il pilota della Honda Repsol-, ho preso un grosso avvallamento e quando il davanti ha toccato l’asfalto, quasi perdevo la presa sul manubrio. Sono riuscito a controllare la moto e ho cercato di attaccarmi ai freni, ma non c’è stata nessuna risposta, ho tirato la leva una seconda volta, ma sono stato sbalzato in avanti e sono stato fortunato a stare in piedi. Devo essere comunque grato perchè sono stato in grado di rimontare e salire sul podio in una gara caratterizzata da diverse cadute e errori“.

 

MotoGP Motegi, Pedrosa conquista il Sol Levante. Pessimo ValeRossi

Dani Pedrosa su Honda, Jorge Lorenzo su Yamaha, Casey Stoner (Honda anche per lui). Poi, appena  aridosso del podio della gara di MotoGP del Giappone, su circuito di Motegi, si è piazzato Marco Simoncelli, protagonista di una condotta positiva e – per l’ennesima volta – capace di giocarsela con i primi. Alle spalle di SuperSic, Andrea Dovizioso.

La corsa regina in terra nipponica parla quindi spagnolo, con due piloti iberici sui gradini più alti del podio: poco male per il leader della classifica mondiale, l’australiano Stoner, che sebbene finito alle spalle di Lorenzo, consolida ulteriormente il proprio primato e mette l’ennesima ipoteca sulla vittoria finale. Capitolo Rossi: stavamo tergiversando per non infierire, ma come fai a non dirlo.

MotoGP qualifiche Motegi, pole Stoner con record

E’ stato un bel duello: Casey Stoner su Honda e Jorge Lorenzo su Yamaha ma alla fine, come accaduto assai di frequente nel corso dell’anno, le qualifiche della MotoGP sul circuito di Motegi hanno incoronato l’australiano, capace di ottenere il miglior tempo e di firmare anche in Giappone il nuovo record della pista.

Cronometro fermo sull’1.45.267 proprio quando pareva che allo spagnolo, per partire in pole, potesse bastare l’1.45.523 fatto registrare pochi istanti prima. Terza posizione per  Andrea Dovizioso, la cui Honda ha girato in 1.45.791. A seguire: seconda fila composta da Dani Pedrosa (Honda), Ben Spies (Yamaha) e Marco Simoncelli (Honda).

MotoGp, Stoner carico verso Motegi: “Correrò per vincere, niente calcoli”

Il Motomondiale é arrivato in Giappone per il primo dei tre appuntamenti del trittico transoceanico (poi Australia e Malesia), prima della gara finale del 6 novembre al “Ricardo Tormo” di Valencia. Al circuito Twin Ring di Motegi l’australiano Casey Stoner si presenta da leader assoluto della classifica iridata con 44 punti di vantaggio sul primo inseguitore nonché campione del mondo in carica, lo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo. Il pilota della Repsol Honda Hrc vinse la gara dello scorso anno in sella alla Ducati, mentre quest’anno proverà a vincere per un motivo in più, visto che Motegi é la corsa di casa per Honda. Se dovesse ottenere il successo come nel 2010, Stoner avrebbe poi la possibilità di giocarsi il primo match point iridato nella sua gara di casa, a Phillip Island.

STONER: “MOTEGI SIMILE AD UNA PISTA DA KART” – L’australiano è senza dubbio il pilota più in forma del campionato e soprattutto quello che ha mostrato di possedere il feeling maggiore con la propria moto; il binomio sin qui vincente con la RC212V, infatti, è stato vincente in otto occasioni quest’anno e la possibilità di ottenere un altro successo alla Casa nipponica è altamente probabile (stando anche ai bookmaker). “Motegi è un circuito molto diverso dagli altri. Ricorda Le Mans per il suo carattere stop and go e, in qualche modo, assomiglia a una pista da kart, ma in generale è molto più divertente di altri circuiti del calendario – dice Stoner -. Ci sono molte frenate violente, forti accelerazioni e fisicamente è molto impegnativo. E’ importante trovare una buona messa a punto della moto perché se perdi i punti di frenata, è facile andare lungo“.

“PUNTO ALLA VITTORIA, NIENTE CALCOLI” – Le aspettative per la gara in Giappone sono ovviamente altissime e Stoner non fa calcoli. “Come già ad Aragon, puntiamo alla vittoria e non solo a guadagnare punti importanti per il campionato. Lo scorso anno abbiamo disputato una corsa bellissima qui, a mio parere una delle gare migliori che io abbia fatto in MotoGp. Non vedo l’ora di correre a Motegi in sella alla mia Honda, sarà divertente e sono curioso di vedere come si comporterà la RC212V su questo tracciato“.

MotoGP Aragon, Stoner: “Volevo dimostrare qualcosa”

E adesso, venite a prendermi. La sfida lanciata da Casey Stoner al mondo della MotoGP è a senso unico e si estende a 360 gradi.

Dopo la vittoria schiacciante dell’australiano sul circuito di Aragon in Spagna, i pochi dubbi che il centauro su Honda potesse perdere ancora il mondiale si sono immediatamente dileguati.

Ormai, è solo questione di tempo: solo lui, Stoner, per scaramanzia assolutamente motivata, finge ancora di essere in corsa per l’iridato e non certo in passerella per fare già festa. Le parole del motociclista alla fine del gran premio sono festose:

Favola Stoner, il GP di Aragon è un’Hondata di record

A un certo punto è venuto da pensare per quale maledetto motivo non vi fossero due corse, anzichè una. Quella di Casey Stoner su Honda, che battagliava contro il tempo e i record di una pista – Aragon, Spagna – così distante dall’essere sua – che è australiano – sebbene il centauro abbia sempre confessato l’amore per un circuito che lo ha visto protagonista più di una volta.

E a ruota, la corsa degfli altri: quella per i quali i drappi spagnoli che sventolavano per Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo fin dalle prime ore della mattinata avrebbero anche avuto senso e motivo di esistere.

Il cannibale andava per i fatti suoi a conquistarsi una vittoria che – a questo punto e per modalità – ne legittima ancora di più il primato in graduatoria e porta a pensare che semmai Stoner non dovesse far suo questo mondiale sarebbe uno di quei casi in cui la sorte si prende beffa di quello che sta intorno.Ma come potrebbe succedere?

MotoGP qualifiche Aragon, dominio Stoner e Honda

Tutt’altro che sorprendente, sotto un profilo prettamente legato alle aspettative, la griglia finale che si evince in seguito alle qualifiche di MotoGP in programma ad Aragon, Spagna. Ci si attendeva Casey Stoner e la Honda dell’australiano, vittima nel corso di un giro lanciatissimo di una caduta che ne ha frenato ulteriormente la corsa record contro il cronometro, si è piazzata con il muso davanti a tutti.

Con il tempo di 1’48”451, l’attuale leadre della classifica piloti è stato uno dei due a scendere sotto il muro dell’1’49”. L’altro, finito alle saplle di Stoner, è il pilota di casa – anch’egli alla guida di una Honda – Dani Pedrosa che ha fatto fermare il cronometro a  296 millesimi dall’australiano. In quella che attualmente rispecchia il vero potenziale dei team in gara, la graduatoria vede l’attuale iridato Jorge Lorenzo – su Yamaha – al terzo posto, con l’iberico bravo a mettersi dietro Andrea Dovizioso (Honda) e Marco Simoncelli (Honda).

Honda, in Giappone otto piloti MotoGP

Honda Racing Corporation a Motegi, in Giappone, schierata in pompa magna: saranno ben otto i piloti utilizzati in MotoGP e legati al marchio nipponico.

E’ la prima volta che il Twin Ring Motegi ha la possibilità di ammirare la compagnia di casa sventagliata in simil forza propulsiva: il prossimo 2 ottobre, infatti, oltre ai tre centauri che corrono sulle moto uffiali del Repsol Honda Team – e vale a dire Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e Casey Stoner -, ai due del San Carlo Gresini Team – Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama – e a Toni Elias dell’LCR Team saranno presenti anche i collaudatori HRC Shinichi Ito e Kosuke Akiyoshi, in gara rispettivamente come wild card con un Team HRC e al fianco di Toni Elias nel Team LCR.

La scelta è motivata attraverso le parole rese note con un comunicato da parte dello stesso gruppo:

“Con la loro partecipazione al gran premio del Giappone, Hrc spera di infondere coraggio e portare supporto alle aree del Giappone orientale, maggiormente colpite dal terremoto”.

Ducati e Rossi: sì al Giappone

La diatriba ha tenuto banco per diversi mesi nel corso dei quali, se da un lato la Dorna era assolutamente convinta che si potesse e dovesse recuperare la gara di MotoGP non disputata in Giappone a causa della sciagura dello tsunami, i centauri della categoria regina e buona parte dei tecnici delle differenti scuderie si erano sempre opposti in maniera significativa annunciando che, in caso di forzatura da parte della Federazione, non si sarebbero presentati per la competizione.

Nella circostanza, va ricordato che i centauri, capeggiati proprio dai due piloti che si stanno giocando l’iridato – ovvero Casey Stoner e Jorge Lorenzo – erano schierati in modo determinato per il no: pareva un fronte compatto al quale aveva garantito il proprio appoggio anche Valentino Rossi.

MotoGp, ad Aragon nuovo duello tra Stoner e Lorenzo per il titolo mondiale

Dopo il duello chiuso a favore dello spagnolo nel Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica sul circuito di Misano, Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono pronti a rientrare in pista nel week end in quel di Aragon. “Siamo tutti convinti di riuscire a ridurre il nostro gap da Casey“, ha dichiarato il campione del mondo in carica, che in classifica si trova attualmente a 35 punti dall’australiano. Che, dal canto suo, è pronto per l’ennesima sfida: “Sono contento di essermi riposato dopo Misano. Ero sfinito. Il calendario così frenetico mi aveva lasciato senza energie, così ho approfittato per riposarmi e allenarmi“. Jorge Lorenzo ha più di un motivo per puntare alla vittoria nel Gran Premio di Aragon di domenica: “Sono molto felice di tornare di nuovo davanti al mio pubblico di casa e, per la seconda volta, sul circuito spagnolo di Aragon. Non vedo l’ora di ritrovare tutti i miei tifosi ad assistermi e soprattutto il mio fan club che è già partito per raggiungermi. Devo rivendicare quel podio che ho mancato lo scorso anno mentre correvo con il casco in memoria di Shoya Tomizawa. Comunque sono molto fiducioso perché a Misano ho fatto una buona gara e so di poter puntare in alto“, ha chiarito Lorenzo.

Dal par suo Stoner, che proprio lo scorso anno colse ad Aragon la prima vittoria della sua ultima stagione in sella alla Ducati, preferisce badare al sodo evitando di fare proclami. “La pista di Aragon non è tra le mie preferite, ma non è male, forse potrebbe essere solo un po’ più veloce. Lo scorso anno avevamo lavorato molto sulla messa a punto e alla fine la moto funzionava bene. Quest’anno arriviamo con una moto completamente diversa, così avremo molte cose da imparare nella prima sessione di libere, dalla giusta messa a punto del cambio all’assetto in generale per le caratteristiche del tracciato spagnolo. Sarà interessante correre con la RC212V, lo scorso anno Dani è andato forte, così penso che saremo competitivi anche noi e puntiamo a ottenere un buon risultato“.

Honda, Stoner verso la Spagna: “Aragon è uno dei circuiti che preferisco “

Jorge Lorenzo a San Marino ha cercato di onorare al meglio il titolo di campione del mondo che sta portando sulla carena da inizio stagione: occcorreva vicere e tenere Casey Stoner il più lontano possibile per riaprire – o rendere almeno meno scontato – il finale di annata e il centauro prima guida della Yamaha è riuscito nell’impresa.

Dal canto suo, Stoner ha chiuso con un terzo posto che in realtà compromtte di una inezia soltanto la sua leadership ancora indiscussa: il podio gli ha consentito di non perdere eccessivo terreno e archiviare una gara in più verso il finale di 2011. E’ in tal senso emblematico che il pilota Honda non sia affatto rammaricato rispetto a come è finita a San Marino e riesce a nzi a valutare il terzo posto in maniera assolutamente positiva:

MotoGp, Stoner fa “lezione” di Ducati a Rossi: “Il problema non é il carbonio”

Il leader attuale della classifica iridata della MotoGP 2011, l’australiano della Honda Casey Stoner, in attesa del Gran Premio di Aragon, lancia qualche frecciatina contro il pilota della Ducati, Valentino Rossi, che sta vivendo una stagione alquanto tormentata in Rosso, al di sotto di tutte le aspettative della vigilia del Mondiale: “Quando c’ero io, in Ducati, usavo la stessa moto per tutto l’anno, adesso per Valentino ne hanno già fatte due e la terza è in arrivo. Il problema non è il carbonio. Dicono che io ho sviluppato male la moto, ma nel 2010 ho chiuso con nove podi e a fine stagione ho vinto tre gare, quindi la moto che ho lasciato era vincente”, ha dichiarato l’australiano. La pronta replica di Rossi, impegnato proprio in questi giorni al Mugello per i test con la nuova Ducati, non si è fatta di certo attendere. Valentino si è infatti limitato a dire che “nonostante l’infortunio alla gamba e poi quello ancora più grave alla spalla, nell’ultima parte di stagione sono stato cinque volte sul podio e ho vinto una gara. Non penso di essere stato poco competitivo”.

Intanto, mentre Stoner e Rossi duettano rispolverando vecchi attriti, il campione del mondo in carica della MotoGP, lo spagnolo Jorge Lorenzo, nonostante sia ancora con il morale a mille per la splendida vittoria ottenuta nel Gran Premio di Misano, ha deciso di correre le prossime gare senza pensare alla pressione psicologica, di dover a tutti i costi accorciare la classifica che vede un Casey Stoner lanciatissimo verso la conquista del suo secondo titolo mondiale. Il pensiero del maiorchino va al lavoro svolto dal suo team : “Ha fatto un grande lavoro per fare tornare la moto al top. La classifica? Non ci penso”. Anche se ha vinto l’ultima gara del Motomondiale a Misano, Lorenzo sa molto bene che sarà difficile raggiungere Stoner in testa alla classifica piloti, lontano a 35 lunghezze. Il pilota della M1 dunque, ha decisoc che d’ora in poi, penserà solo a guidare per vincere, portando nel cuore il ricordo dei tanti applausi dei tifosi sotto il podio italiano: “Sono felice perché ho vinto due gare in Italia quest’anno, mentre nel 2010 nemmeno una. E’ bello tornare sul gradino piu alto del podio, le ultime gare sono state pesanti”.

Trial World, Toni Bou festeggia il suo quinto titolo, ed entra nella storia

Trial World Championship 2011 ha il suo campione, a dire il vero non è assolutamente una novità, perché Toni Bou pilota della Repsol Honda, si conferma leader anche in questa stagione. In Francia ha ottenuto il quinto successo consecutivo, anche in un tracciato viscido come quello transalpino, lo spagnolo ci ha dato dentro fin dall’inizio e fin dal primo giro ha staccato tutti, vincendo il campionato con 204 punti e mettendosi dietro Adam Raga a 191 punti.  La sua grande disponibilità e generosità la si vede anche fuori dalla pista, con parole di ringraziamento per tutto lo staff:”Quando si ottengono risultati come questi e numeri come questi si deve dire grazie a tutti. Abbiamo lavorato tutto l’anno per questa impresa ed è la decima volta che vivo questa sensazione. Le cose sono andate molto bene per noi, con un buon primo giro ed un altro trionfo. Questo è il modo in cui volevo vincere questo campionato in cui, come sempre, c’era un sacco di pressione. Non importa se la differenza con i rivali è alta o bassa, in un campionato del mondo c’è sempre tensione.”
CLASSIFICA DI GARA
1. Toni Bou (Repsol Montesa Honda) 8 points
2. Adam Raga (Gas Gas) 14 points
3. Albert Cabestany (Sherco) 34 points
4. Takahisa Fujinami (Repsol Montesa Honda) 43 points

CLASSIFICA DI CAMPIONATO
1. Toni Bou (Repsol Montesa Honda) 204 points
2. Adam Raga (Gas Gas) 191 points
3. Takahisa Fujinami (Repsol Montesa Honda) 155 points
4. Albert Cabestany (Sherco) 129 points
5. Jeroni Fajardo (Ossa) 115 points

 

MotoGP Misano, Casey vola. Solo Stoner può battere Stoner…

Casey Stoner, signori. L’australiano sbanca Misano nel corso della giornata di qualifiche dove ottiene il miglior tempo e il record della pista. La sensazione è che il pilota Honda, da molti additato quale campione 2011 senza che la matematica ne dia ancora conferma, vogli andare a chiudere la stagione mostrando i muscoli come e più di quanto fatto finora.

Nulla da fare per gli avversari, ivi compreso l’attuiale itridato Jorge Lorenzo che, sebbene continui a essere continuo e determinato, nulla può rispetto allo strapotere di una moto – la Honda – ancora una spanna sopra le altre. Yamaha inclusa. Ed è proprio l’australiano a esternare tutta la propria soddisfazione a qualifiche avvenute: