MotoGP Motegi, Pedrosa conquista il Sol Levante. Pessimo ValeRossi

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Dani Pedrosa su Honda, Jorge Lorenzo su Yamaha, Casey Stoner (Honda anche per lui). Poi, appena  aridosso del podio della gara di MotoGP del Giappone, su circuito di Motegi, si è piazzato Marco Simoncelli, protagonista di una condotta positiva e – per l’ennesima volta – capace di giocarsela con i primi. Alle spalle di SuperSic, Andrea Dovizioso.

La corsa regina in terra nipponica parla quindi spagnolo, con due piloti iberici sui gradini più alti del podio: poco male per il leader della classifica mondiale, l’australiano Stoner, che sebbene finito alle spalle di Lorenzo, consolida ulteriormente il proprio primato e mette l’ennesima ipoteca sulla vittoria finale. Capitolo Rossi: stavamo tergiversando per non infierire, ma come fai a non dirlo.

Il Dottore su Ducati si è autoescluso dalla gara quasi subito: il 46 in quota a Borgo Panigale è caduto alla terza curva, appena dopo la partenza. Va detto che la gara è stata piacevole ma si è caratterizzata per una serie evidente di errori più o meno grossolani che hanno coinvolto anche Casey Stoner: il quasi iridato, infatti, dopo aver condotto abbondantemente ed essersi guadagnato come al solito un vantaggio notevole sugli altri centauri (lo stesso Stoner che aveva guadagnato la pole position con giro veloce e record della pista; lo stesso Stoner che nel corso del warm up si era confermato il più veloce di tutti fermando il cronometro sul tempo di 1.46.348 e mettendosi alle spalle Lorenzo staccato di 0,272 secondi), è uscito di pista – ma non è caduto –  per l’allontanamento delle pastiglie anteriori dai dischi per una violenta sbacchettata. Ha dovuto rimettersi in sella alla Honda ripartendo dall’ottava posizione.

Da lì alla rimonta per il podio finale, è stata gara nella gara. Ancora: finiti con le gambe al vento anche l’australiano Damien Cudlin (Ducati), Alvaro Bautista (Suzuki) e Toni Elias (Honda): quest’ultimo è liberissimo di mangiarsi le mani per l’ottima gara che aveva disputato fino alla caduta.

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