Honda, Katsuyuki Nakasuga prende il posto di Lorenzo

 Dopo l’ufficialità dell’assenza forzata di Jorge Lorenzo al Moto Gp di Sepang, la Honda ha comunicato che sarà il giapponese Katsuyuki Nakasuga a prendere il suo posto per un periodo ancora tutto da stabilire. E’ impegnato nel All Japan Road Racing Chamnpionship ed è attualmente terzo in graduatoria, ha 30 anni ed è un esperto di pneumatici Bridgestone. In attesa del rientro del campione spagnolo che ricordiamo dovrà stare a riposo per qualche giorno, per l’incidente che ne ha causato a Philipp Island un serio infortunio alla mano, la casa giapponese ha deciso di puntare su questo pilota sveglio ed esperto, che spera possa non far rimpiangere un campione del calibro di Jorge. Lorenzo infatti forse potrebbe rientrare per il Gp di Valencia, in programma tra due settimane. “Farò il possibile per correre davanti al mio pubblico”

MotoGp, Lorenzo operato con successo: salterà il Gran Premio della Malesia

Dopo essersi stato vittima di un bruttisimo infortunio alla mano sinistra a causa di una caduta nella sessione di warm up dell’Iveco Australian Grand Prix, il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, ieri è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico ricostruttivo. L’operazione é stata compiuta con successo, ma l’ovvia convalescenza costringerà Lorenzo a rinunciare al Grand Premio della Malesia in calendario il prossimo fine settimana. Il chirurgo é riuscito a salvare i nervi e i tendini dell’anulare infortunato del pilota della Yamaha, senza che sia sta compromessa la perdità di funzionalità nella mano o nel dito. La brutta notizia è che il lungo periodo di riabilitazione che richiede un intervento simile, costringerà il maiorchino a saltare la gara di Sepang in programma nel prossimo fine settimana. Ed anche la partecipazione all’ultimo GP del calendario a Valencia sarà presa in base alle condizioni di Lorenzo una volta rientrato a Barcellona.

FORFAIT ANCHE PER SPIES – Intanto, mentre Casey Stoner andava a vincere il Mondiale, la Yamaha doveva registrare anche la defezione del suo secondo pilota: il compagno di squadra di Lorenzo, l’americano Ben Spies, aveva infatti ricevuto un colpo alla testa nell’incidente che lo aveva visto protagonista in negativo del turno di qualifiche del sabato e dopo alcuni giri di pista effettuati nel warm up mattutino, l’americano si é fermato a discutere con i membri del proprio team per via delle sensazioni di confusione e disorientamento provate in sella alla sua M1, decidendo così di rinunciare alla gara per evitare di correre inutili rischi e mettere a rischio la sua incolumità e quella degli altri piloti in pista. Al via della gara australiana dunque, non c’era nessun pilota schierato dunque per la Yamaha Factory Racing a Phillip Island ed ora bisognerà vedere se la casa dei tre diapason provvederà a sostituire il campione del mondo uscente nella gara di Sepang.

Yamaha, intervento riuscito alla mano per Lorenzo, salterà il Gp della Malesia

Nel prossimo Gp Jorge Lorenzo non ci sarà in Malesia, a causa dell’infortunio riportato in Australuia durante il warm up, dove candendo ha riportato lo schiacciamento del quarto dito della mano sinistra. Il pilota della Yamaha è stato trasportato in ospedale e operato d’urgenza. Per fortuna l’infortunio no0n ha riguardato tendini e nervi che sono rimasti intatti ed il campione del Mondo non ha riportato nessun altro danno. Per il momento è esclusa la partecipazione al prossimo impegno in Malesia, ma conoscendo la voglia che ha di correre Jorge, crediamo che porrà partecipare a quello del 6 Novembre in Spagna a Valencia. “Siamo rimasti colpiti ed inizialmente preoccupati per le condizioni di Jorge” fanno sapere dall’entourage Yamaha, ma per fortuna tutto è andato per il meglio, ed adesso Jorge deve stare solo a riposo qualche giorno prima di tornare in pista”.

MotoGP Australia, per Lorenzo parziale amputazione dell’anulare

Casey Stoner ha vinto il secondo iridato della carriera dopo aver dominato la stagione 2011 di MotoGP fin dagli scorci iniziali. In Australia il sogno s’è trasformato in realtà e il pilota di casa, proprio a Phillip Island, ha potuto mettere in bacheca il mondiale numero 2, che fa seguito a quello vinto nel 2007 in sella alla Ducati.

Giorno da incorniciare, salvo quell’incidente nel corso del warm up che ha messo fuori causa. Jorge Lorenzo. Legittimare la vittoria duellando con il migliore tra gli avversari avrebbe avuto un sapore diverso. Caduto in curva con la Yamaha, lo spagnolo ha riportato la parziale amputazione dell’anulare della mano destra e la lussazione dell’indice della stessa mano.

MotoGp, Lorenzo rende le armi a Pedrosa: “Oggi era davvero imprendibile”

Il campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, al termine della gara ha ammesso con sportività la superiorità del connazionale Dani Pedrosa nel Gp del Giappone a Motegi: “Non pensavo che fosse un Gp pieno di colpi di scena. Casey è andato via e Dovizioso ha subito una penalizzazione. Ho pensato che era possibile lottare con Dani Pedrosa, ma era sempre più veloce man mano che passavano i giri. Credo che fosse particolarmente ispirato, e guidava ad un livello molto alto. Non ho potuto stargli dietro“. L’iberico della Honda oggi in pista é stato praticamente imprendibile e Lorenzo si è dovuto “accontentare” della seconda posizione: “Vincere ora il Mondiale è quasi impossibile, ma chissà se rimane ancora qualche possibilità. Voglio comunque ringraziare la mia squadra con cui ho lavorato molto duramente durante tutto il fine settimana per poter rendere la moto competitiva. Voglio anche ringraziare tutti i tifosi giapponesi per l’appoggio che mi hanno dato“.

Dopo aver patito nei primi due giorni del weekend giapponese i dolori derivati da un’intossicazione alimentare, l’americano Ben Spies oggi si è presentato alla gara di oggi in buona forma. Scattato bene al via, alla curva numero 3 è entrato in contatto con il compagno di squadra Lorenzo finendo poi per essere coinvolto nell’uscita sulla ghiaia di Valentino Rossi. Rientrato in pista in ultima posizione, il texano si è reso protagonista di una grandissima gara conclusasi con un incredibile sesto posto in rimonta. Spies è ora 5º nella classifica generale a quota 156 punti. “Gara particolare quella di oggi. Siamo partiti bene, e il feeling con la M1 era ottimo. Sono uscito bene dalla curva tre, subito dietro Dovizioso. Poi sono stato colpito da dietro e per un istante ho tolto la mano dal manubrio finendo sulla ghiaia. Mi sono rialzato e sono tornato in pista, sapendo che c’erano un paio di piloti più lenti e che quindi qualche punto era a portata di mano. A quel punto non ho fatto altro che spingere al massimo, sperando dentro di me di raggiungere la top ten. Visto quanto accaduto oggi in pista direi che il sesto posto è un risultato prezioso. Rimane un po’ di delusione perché senza l’intoppo iniziale la gara si sarebbe conclusa sicuramente in un altra maniera, ma purtroppo sono cose che capitano”.

MotoGP Motegi, Pedrosa conquista il Sol Levante. Pessimo ValeRossi

Dani Pedrosa su Honda, Jorge Lorenzo su Yamaha, Casey Stoner (Honda anche per lui). Poi, appena  aridosso del podio della gara di MotoGP del Giappone, su circuito di Motegi, si è piazzato Marco Simoncelli, protagonista di una condotta positiva e – per l’ennesima volta – capace di giocarsela con i primi. Alle spalle di SuperSic, Andrea Dovizioso.

La corsa regina in terra nipponica parla quindi spagnolo, con due piloti iberici sui gradini più alti del podio: poco male per il leader della classifica mondiale, l’australiano Stoner, che sebbene finito alle spalle di Lorenzo, consolida ulteriormente il proprio primato e mette l’ennesima ipoteca sulla vittoria finale. Capitolo Rossi: stavamo tergiversando per non infierire, ma come fai a non dirlo.

MotoGp, Lorenzo e la Yamaha sorprendono a Motegi. “E’ dura, ma tutto puà succedere”

Dopo aver risolto i problemi nel reparto frenata e la questione grip che lo hanno penalizzato durante i turni di libere, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e il team Yamaha, hanno effettuato una modifica chiave nella messa a punto della moto che ha letteralmente modificato la M1. Nei minuti finali della sessione pomeridiana infatti, il maiorchino é riuscito anche ad abbattere il precedente record del circuito, anche se dopo pochi minuti é stato prima raggiunto e poi superato dal rivale Stoner. “Abbiamo testato delle novità nel pomeriggio e i nostri tempi sul giro sono diventati incredibili, siamo arrivati ad un soffio dalla pole – ha dichiarato Lorenzo a fine sessione -. L’importante era ottenere la prima fila perché è da lì che scattano i piloti più difficili da controllare, come Casey“. Lo spagnolo ha poi commentato positivamente le modifiche attuate sulla sua M1 dal team Yamaha. “Siamo cresciuti oggi, anche se Motegi rimane una pista ostica per i piloti Yamaha. Se gli altri piloti non commettono errori, sarà praticamente impossibile vincere, anche se tutto può succedere. Io mi sento pronto e carico, quindi domani vedremo di mettere in scena un bello spettacolo per tutti i tifosi giapponesi che riempiranno gli spalti per assistere alla gara!“.

Buona anche la prova del compagno di squadra Ben Spies, anch’egli fra i protagonisti della sessione delle qualifiche, nonostante i problemi seguiti all’intossicazione alimentare rimediata durante il viaggio che lo ha portato in Giappone. La non perfetta condizione fisica non ha impedito però al texano di ottenere il 5º posto sulla seconda fila dello schieramento. “I ragazzi della Clinica mi hanno aiutato davvero tanto nel recupero della piena forma fisica. Senza di loro l’intero weekend di gara sarebbe stato ad alto rischio. Sono davvero felice del centro della seconda fila conquistato oggi, e spero che le cose si mettano ancora meglio domani in gara. Vedremo cosa succederà. Ieri ero a pezzi, stamattina le cose hanno cominciato a migliorare e nel pomeriggio sono tornato al massimo, con solo qualche crampo allo stomaco. Farò il possibile per regalare un risultato importante alla squadra, al paddock, e a tutti i tifosi che verranno a vederci“.

MotoGP qualifiche Motegi, pole Stoner con record

E’ stato un bel duello: Casey Stoner su Honda e Jorge Lorenzo su Yamaha ma alla fine, come accaduto assai di frequente nel corso dell’anno, le qualifiche della MotoGP sul circuito di Motegi hanno incoronato l’australiano, capace di ottenere il miglior tempo e di firmare anche in Giappone il nuovo record della pista.

Cronometro fermo sull’1.45.267 proprio quando pareva che allo spagnolo, per partire in pole, potesse bastare l’1.45.523 fatto registrare pochi istanti prima. Terza posizione per  Andrea Dovizioso, la cui Honda ha girato in 1.45.791. A seguire: seconda fila composta da Dani Pedrosa (Honda), Ben Spies (Yamaha) e Marco Simoncelli (Honda).

MotoGp, Lorenzo verso Motegi: “Proveremo ad ottenere un week end perfetto”

Il leader attuale della MotoGP, Casey Stoner, nella gara di domenica in Giappone, dovrà fare nuovamente i conti con la voglia di non mollare del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo. Il pilota spagnolo, infatti, pur avendo una Yamaha non ai livelli della moto dell’avversario, non alzerà bandiera bianca così facilmente e fino a quando non sarà la matematica a dargli torto, sicuramente proverà in tutti i modi a sovvertire i pronostici che vedono Stoner sempre più vicino al titolo iridato. “Il Giappone è la gara di casa per Yamaha ed è sempre un piacere correre qui – afferma Lorenzo -. A Motegi ho vinto nel 2009 e lo scorso anno sono stato protagonista di un duello per il podio perso all’ultimo giro. Siamo in forma e pronti a dare vita ad un grande spettacolo per tutti i tifosi Yamaha, proprio nell’anno del 50° anniversario. Venerdì inizieremo a cercare il weekend perfetto“.

DOVIZIOSO IN CERCA  DI RISCATTO, PEDROSA VUOLE CONFERME – Detto ciò, il maiorchino dovrà comunque restare concentrato e attento durante tutto il week end anche per non favorire chi lo segue in classifica, primo tra tutti Andrea Dovizioso con l’altra Reposl Hrc ufficiale. Il forlivese infatti, vuole dimenticare la battuta d’arresto rimediata ad Aragon (out al primo giro), prima gara della stagione dove non é andato a punti. C’è poi il pericoloso Dani Pedrosa con l’altra Honda ufficiale. Il catalano proviene da un tris consecutivo di secondi posti che gli hanno ridato morale e fiducia ed hanno soprattutto contribuito a migliorare la classifica. Nel 2010 a Motegi si autoeliminò con una caduta nelle prove libere che non gli permise di prendere parte alla gara. Quest’anno, l’obiettivo non è solo arrivare sino al traguardo, ma provare a salire sul gradino più alto del podio.

OCCHIO A SIMONCELLI E AI PROBLEMI DI ROSSI – Chi ha le carte in regola per provare a lottare fino in fondo per uno dei primi tre posti é Marco Simoncelli con la Honda del team San Carlo Gresini, che proprio ieri ha ufficializzato la continuazione del rapporto con il team satellite anche nel 2012.  Chi ha altri pensieri e problemi è Valentino Rossi. Il “dottore” é ancora alla ricerca della sua Ducati e per lui si prospetta all’orizzonte un altro week end molto difficile.

Lorenzo e Checa all’autodromo di Franciacorta per un evento della Nolan. Con Melandri terzo incomodo

Nella giornata di mercoledì 21 settembre, é avvenuto un simbolico passaggio di consegne tra Jorge Lorenzo e Carlos Checa. Il pilota spagnolo della Yamaha campione in carica della MotoGP e il futuro iridato della Superbike della Ducati, si sono infatti incontrari all’autodromo bresciano di Franciacorta per un evento organizzato dalla Nolan. Qui i due piloti spagnoli si sono scambiati il casco, X-Lite per entrambi, regalandosi anche una piccola dedica e scambiandosi tanti complimenti. Terzo incomodo della giornata, il nostro Marco Melandri, che ha promesso di dare del filo da torcere a Checa nelle ultime gare della Siperbike. Per poi tornare, magari un giorno neanche troppo lontano, a sfidare Lorenzo e compagni nel mondiale della MotoGp.

MotoGp, Lorenzo riconosce la superiorità delle Honda: “Sono più veloci di noi”

Jorge Lorenzo non ha intenzione di dire addio ai sogni di titolo Mondiale, ma è non nasconde la consapevolezza che quest’anno la Honda ha messo su una moto che per diversi aspetti si sta rivelando essere superiore alla Yamaha. Il campione del mondo in carica infatti, riconosce senza problemi la superiorità dei rivali: «Penso che la Honda è stata estremamente veloce e molto competitiva: lo era dall’ultima parte dello scorso anno, e quest’anno ancora di più», ha spiegato Lorenzo in un’intervista rilasciata al settimanale Autosport. «Hanno migliorato il passo alla fine dello scorso anno, e ulteriormente all’inizio di quest’anno. Alla Yamaha abbiamo vinto tre titoli mondiali di fila, quindi è logico che siamo rimasti un po’ più tranquilli e non rischiare così tanto nell’evoluzione della moto. La Yamaha ha vinto tanto e ha fatto un ottimo lavoro, ma in questo momento in questa categoria le Honda sono davanti a noi, vanno al massimo».

LORENZO PESSIMISTA PER IL MONDIALE – Il maiorchino ha poi ammesso di sentirsi addirittura fortunato per aver maturato sin qui uno svantaggio nella classifica piloti dall’australiano Casey Stoner, non superiore a 44 punti data la velocità che la Honda ha avuto quest’anno. «Penso che la sorpresa sia essere solo 44 punti dietro a Casey. Ha dominato il campionato e sta vincendo molte gare. Essere secondi non è male visto come stiamo quest’anno. La nostra speranza è che qualcosa succeda, si spera non negativa per Casey, ma per aiutarci un po’ e per continuare a lottare», ha concluso Lorenzo. «Ma se ciò non avviene il Mondiale è quasi impossibile».

Favola Stoner, il GP di Aragon è un’Hondata di record

A un certo punto è venuto da pensare per quale maledetto motivo non vi fossero due corse, anzichè una. Quella di Casey Stoner su Honda, che battagliava contro il tempo e i record di una pista – Aragon, Spagna – così distante dall’essere sua – che è australiano – sebbene il centauro abbia sempre confessato l’amore per un circuito che lo ha visto protagonista più di una volta.

E a ruota, la corsa degfli altri: quella per i quali i drappi spagnoli che sventolavano per Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo fin dalle prime ore della mattinata avrebbero anche avuto senso e motivo di esistere.

Il cannibale andava per i fatti suoi a conquistarsi una vittoria che – a questo punto e per modalità – ne legittima ancora di più il primato in graduatoria e porta a pensare che semmai Stoner non dovesse far suo questo mondiale sarebbe uno di quei casi in cui la sorte si prende beffa di quello che sta intorno.Ma come potrebbe succedere?

Ducati e Rossi: sì al Giappone

La diatriba ha tenuto banco per diversi mesi nel corso dei quali, se da un lato la Dorna era assolutamente convinta che si potesse e dovesse recuperare la gara di MotoGP non disputata in Giappone a causa della sciagura dello tsunami, i centauri della categoria regina e buona parte dei tecnici delle differenti scuderie si erano sempre opposti in maniera significativa annunciando che, in caso di forzatura da parte della Federazione, non si sarebbero presentati per la competizione.

Nella circostanza, va ricordato che i centauri, capeggiati proprio dai due piloti che si stanno giocando l’iridato – ovvero Casey Stoner e Jorge Lorenzo – erano schierati in modo determinato per il no: pareva un fronte compatto al quale aveva garantito il proprio appoggio anche Valentino Rossi.

MotoGp, ad Aragon nuovo duello tra Stoner e Lorenzo per il titolo mondiale

Dopo il duello chiuso a favore dello spagnolo nel Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica sul circuito di Misano, Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono pronti a rientrare in pista nel week end in quel di Aragon. “Siamo tutti convinti di riuscire a ridurre il nostro gap da Casey“, ha dichiarato il campione del mondo in carica, che in classifica si trova attualmente a 35 punti dall’australiano. Che, dal canto suo, è pronto per l’ennesima sfida: “Sono contento di essermi riposato dopo Misano. Ero sfinito. Il calendario così frenetico mi aveva lasciato senza energie, così ho approfittato per riposarmi e allenarmi“. Jorge Lorenzo ha più di un motivo per puntare alla vittoria nel Gran Premio di Aragon di domenica: “Sono molto felice di tornare di nuovo davanti al mio pubblico di casa e, per la seconda volta, sul circuito spagnolo di Aragon. Non vedo l’ora di ritrovare tutti i miei tifosi ad assistermi e soprattutto il mio fan club che è già partito per raggiungermi. Devo rivendicare quel podio che ho mancato lo scorso anno mentre correvo con il casco in memoria di Shoya Tomizawa. Comunque sono molto fiducioso perché a Misano ho fatto una buona gara e so di poter puntare in alto“, ha chiarito Lorenzo.

Dal par suo Stoner, che proprio lo scorso anno colse ad Aragon la prima vittoria della sua ultima stagione in sella alla Ducati, preferisce badare al sodo evitando di fare proclami. “La pista di Aragon non è tra le mie preferite, ma non è male, forse potrebbe essere solo un po’ più veloce. Lo scorso anno avevamo lavorato molto sulla messa a punto e alla fine la moto funzionava bene. Quest’anno arriviamo con una moto completamente diversa, così avremo molte cose da imparare nella prima sessione di libere, dalla giusta messa a punto del cambio all’assetto in generale per le caratteristiche del tracciato spagnolo. Sarà interessante correre con la RC212V, lo scorso anno Dani è andato forte, così penso che saremo competitivi anche noi e puntiamo a ottenere un buon risultato“.