Immatricolazioni moto gennaio 2012, -10,6% sul 2011

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I dati vendita delle due ruote a gennaio 2012 attestano già un segno meno in percentuale: le immatricolazioni nel corso del primo mese dell’anno sono pari a 15.193 due ruote a motore, pari al -10,6% rispetto al gennaio dell’anno scorso.Nel dettaglio, gli scooter si attestano sui volumi del 2011, con 8.006 unità (-0,1%) mentre le moto, con 4.166 unità vendute, certificano un calo notevole pari al -22,9%.

Immediate le parole del presidente di Confindustria Ancma, Corrado Capelli, secondo cui è imposssibile ritenersi soddisfatti

“di un mercato che mostra ancora una flessione, tuttavia alcuni segnali positivi emergono dai dati relativi agli scooter. Grazie ad alcuni nuovi modelli, particolarmente attesi dai clienti, si nota una tenuta delle vendite e un rinnovato interesse per la categoria. Purtroppo sono in sofferenza le moto che si erano difese meglio l’anno scorso. In merito all’andamento del totale Italia, almeno non leggiamo solo cali a due cifre come l’anno scorso”.

A incidere, secondo Capelli, è la situazione economica generale che, in seguiro al calo dell’occupazione

“penalizza sia il reddito disponibile delle famiglie che il livello di fiducia dei consumatori. Se le misure per la crescita approvate dal governo e quelle annunciate avranno un ritorno concreto, soprattutto per favorire l’occupazione giovanile, possiamo confidare che anche il nostro settore ne trarrà beneficio”.

Valutando i dati realtivi a ogni singol o segmenti, si  evince che gli scooter di 125cc registrano 2.369 veicoli immatricolati (+9,3%) e segnano una crescita seguita anche dai 150-200cc con 1.920 pezzi (+9,2%), dai maxiscooter oltre 500cc, con 792 vendite rispetto alle 91 dell’anno scorso, e dalle 125cc che segnano un +2,4% con 461 moto vendute.

I valori in calo sono ovviamente più di uno: dai 250cc con 539 veicoli (-34,2%) ai 300-500cc che scendono del 25%, dalle cilindrate superiori ai 1000cc che indivcano un -30,9% alle moto tra 800 e 1000cc con 977 unità vendute e un -21,5%. Ancora, le medie cilindrate tra 650 e 750cc fanno registrare un -20,8%, le 600cc mettono a referto un -42,1%, le 300-500cc con 522 pezzi si attestano al -19,7%), le 250cc con 227 al -11,3%, le naked con 1.050 unità a -24,3%, le sportive con 446 moto vendute a -27,5%.

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