Bilancio nero per i motociclisti: strade sempre più pericolose

Spread the love

Purtroppo quando si parla di statistiche riguardanti il binomio sicurezza-moto poche e rare volte è possibile limitarsi a parlare di elementi positivi ma capita di sovente di imbattersi in elementi negativi.

Anche stavolta infatti siamo costretti a scrivere di un dato che fa rabbrividire: tre motociclisti al giorno perdono la vita sulle strade italiane.

È il risultato di una statistica dell’ISTAT condotta nel decennio 2001-2011. Secondo questa analisi, infatti, gli incidenti sarebbero calati ma la maggior parte delle vittime della strada sarebbero centauri o, comunque, persone che guidavano motoveicoli.

Questi i numeri nel dettaglio: il numero di vittime si è dimezzato passando dai 7.096  del 2001 ai 3.806 decessi registrati nel 2011. A questo si aggiunge una diminuzione delle morti del 26% degli  utenti delle due ruote negli ultimi dieci anni, dato che potrebbe cozzare con quanto detto finora.

Ed invece il campanello d’allarme risuona se si considerano i soli morti alla guida dei motocicli, passati dagli 848 del 2001 ai 923 dello scorso anno. Facendo una media, sono praticamente tre i motociclisti che perdono la vita ogni giorno nel nostro Paese.

Nonostante la campagna di sicurezza e le norme del codice della strada volte ad una maggiore sensibilizzazione degli  utenti della strada in fatto di sicurezza, come l’utilizzo del casco o di altri accessori volti a proteggere l’incolumità dei riders, purtroppo la categoria degli amanti delle due ruote è ancora quella più a rischio. In questo contesto si inserisce il progetto STEP, che vede collaborare fattivamente l’Istituto Superiore di Sanità e la Polizia di Stato.

In cosa consiste questo progetto? È in pratica un’indagine volta a monitorare l’utilizzo del paraschiena per coloro che vanno su mezzi a due ruote valutandone la reale efficacia in caso di incidente. Utilizzando simultaneamente questo accessorio insieme al casco ben allacciato, diminuirebbero e di molto le vittime, anche intese come soggetti che magari hanno subito gravi lesioni in seguito a sinistri stradali.

Lascia un commento