MotoGP, Ducati: da Le Mans novità ai box, si spera in un “nuovo” Hayden

hayden_team-ducatiIl MotoGP, prima di essere una categoria di moto da competizione (in completa configurazione “pista”), è un’importante vetrina per chi ha scelto di esserci, lanciando il guanto di sfida all’otto volte campione del mondo Valentino Rossi. Se riesci a fare meglio di lui, ha quella visibilità che ti consente di far conoscere il tuo marchio ovunque nel mondo, e quindi rientrare degli investimenti incrementando le vendite. Vero che qui finisce la passione dei tifosi e comincia il diletto dei ragionieri, ma alla fine i bilanci si fanno conti alla mano. Come può allora Ducati sopportare che si dica che solo il fenomeno australiano Casey Stoner è capace di guidare una Desmosedici, cavallo di razza e in quanto tale difficile da domare?

Ducati: Bayliss torna in sella per lo sviluppo delle versioni MotoGP e SBK

troy-bayliss“Quando finisce un amore”, cantava Riccardo Cocciante, “Ti senti un nodo alla gola/un buco nello stomaco” e così via. Come potremmo definire, allora, la storia tra Troy Bayliss ed il motociclismo, anzi nello specifico la storia tra l’australiano campione del mondo in carica della Superbike e la “sua” Ducati? L’unica definizione calzante, l’unica possibile, è Amore. Un amore così grande che, nonostante il ritiro dello scorso autunno (stagione ideale per i ritiri: i colori di una natura che si prepara al letargo dell’inverno e la pioggia, che cade in quel periodo più di sovente, non vi fanno immalinconire?), Troy non ha saputo resistere tanto tempo lontano dall’odore dell’asfalto, ed ha perciò deciso di tornare a Borgo Panigale per aiutare il team SBK nel lavoro di sviluppo.

MotoGP, Ducati e la maledizione del secondo pilota: dopo Melandri delude Hayden

nicky-hayden_ducatiDa un anno e mezzo a questa parte, in casa Ducati si riesce sì a sorridere, ma solo a metà. Abbiamo infatti ben presenti le ottime prestazioni dell’australiano di Kurri-Kurri Casey Stoner, già fenomenale nel 2007 e comunque buon secondo nella classifica del mondiale piloti 2008, alle spalle di un imbattibile Valentino Rossi. Ma è sempre difficile, scorrendo l’ordine d’arrivo di ogni Gran Premio, individuare il nome del secondo pilota, secondo più per prestazioni che non per ambizioni. Lo scorso anno, toccò a Marco Melandri impazzire con la messa a punto della Desmosedici, salvo chiudere spesso oltre la decima posizione; la storia si sta riproponendo ora con Kentucky-Kid Nicky Hayden, transfuga Honda HRC ed ora scoraggiato da problemi di set-up della propria moto.

MotoGP, Gresini contro Elias e De Angelis: “Peggio non si può”

fausto-gresiniQuarantacinque giorni sono assolutamente (ed oggettivamente) insignificanti se paragonati all’intero corso della Storia, ma possono essere un’eternità quando, invece che di grandi battaglie e personaggi eroici, si parla di sport. Matrimoni che sembravano indissolubili, affinità tecniche e progetti a lunga scadenza hanno vita breve, specie quando non sono suffragati da risultati quantomeno in linea con le aspettative, non tanto degli atleti quanto degli sponsor che li finanziano. La pazienza? Solo una parola, una bella dichiarazione di intenti che però – a conti fatti – nessuno riesce a mantenere. Ne sa qualcosa Fausto Gresini, ex pilota ed ora manager dell’omonimo team MotoGP con livrea San Carlo, il quale deluso dal rendimento dei propri piloti ha sbottato.

Rossi al Tourist Trophy, le leggende si incontrano

tourist-trophyOvunque c’è asfalto, c’è anche una motocicletta. Ovunque questi due preziosi elementi si uniscono, meglio se con l’aggiunta di un pizzico di fascino sancito dalla Storia ed una spruzzata di brivido regalato dal pericolo che rappresentano certi percorsi mozzafiato (che non guasta mai), c’è anche Valentino Rossi. Possiamo dire che il pilota di Tavullia, nonostante l’ancor giovane età (ha compiuto 30 anni a metà febbraio), abbia già sperimentato un po’ tutte le gare più affascinanti del mondo delle due – ma a volte anche delle quattro – ruote: gli mancano solo due sfide, cui ha già più volte annunciato di voler affrontare: una gara con le derivate di serie della Superbike ed un giro sul tracciato del Tourist Trophy sull’isola di Man (Gran Bretagna). Complice un calendario favorevole, questo secondo sogno si appresta a divenire realtà.

MotoGP, verso Jerez: Stoner, Hayden e Capirossi alla riscossa

casey-stoner-ducati-27Un grande vincitore (Lorenzo), un pilota capace di porre le basi per il proprio ritorno nell’Olimpo dei protagonisti dopo gli ormai noti problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento (Pedrosa), un talento poco abituato a terminare secondo, ma comunque soddisfatto del proprio bilancio in termini di classifica mondiale (Valentino Rossi) sono il bilancio delle prime due tappe del MotoGP, e specialmente del dopo-Motegi. Ma gli altri? A scorrere l’elenco dei potenziali favoriti, restano da tenere in considerazione ancora 3 nomi: quelli di Casey Stoner, Nicky Hayden e Loris Capirossi. Vediamo insieme i loro primi bilanci e le ambizioni in chiave Jerez.

MotoGP, Valentino Rossi: “Lorenzo è bravo, che seccatura ammetterlo”

rossi_lorenzoSpesso i grandi campioni, specialmente negli sport motoristici dove uno solo vince ma le squadre sono composte da due piloti, preferiscono essere affiancati da degli sparring partner piuttosto che vedere il proprio “pollaio” conteso da un altro “galletto”, generalmente più giovane e spregiudicato. Quello che accadeva in Ferrari con Michael Schumacher, che volle accanto a sé prima Eddie Irvine quindi Rubens Barrichello, è quanto accaduto anche a Valentino Rossi fino al dicembre 2007. Fino all’arrivo di Jorge Lorenzo in casa Yamaha. Lo spagnolo, promettente campione delle classi inferiori, fu ingaggiato dal team italo-nipponico (dove l’italianità è garantita dai meccanici e dallo sponsor Fiat) per regalare nuove motivazioni a “The Doctor”, nella speranza che un pungolo casalingo potesse farlo uscire dalla crisi tecnica delle annate 2006-2007.

MotoGP, Gp Giappone (Motegi): Lorenzo, Rossi, Pedrosa; tutti contenti

lorenzo-rossi-pedrosaChe sia circostanza o frutto di una consapevolezza maturata a freddo non è dato a sapere; quel che è certo, è che i tre alfieri del MotoGP saliti sul podio di Motegi paiono (oggi) tutti molto soddisfatti del risultato ottenuto, ciascuno per un suo – condivisibile – motivo. A cominciare dal vincitore, lo spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo: “Sono contento. È stata una vittoria costruita pensando alle cose fatte male in Qatar”. Come ad avallare il vecchio adagio che vuole che sbagliando si impari. Lorenzo ha poi proseguito: “Non mi aspettavo di vincere. In Qatar ero finito molto lontano da Stoner, lui e Valentino sono molto forti con le Bridgestone, io mi ci sto ancora abituando”.

Verso il GP Giappone (Motegi): Simoncelli, Pedrosa e il recupero dagli infortuni

simoncelli1Un banale incidente in allenamento lo ha messo fuori dai giochi nell’occasione della prima tappa del campionato 2009, la notturna di Losail; poco male: la gara pasquale è stata dimezzata a causa della pioggia e così anche il punteggio assegnato ai piloti, quindi il ritardo dai primi della classe è rimasto nei limiti del gestibile. Certo, perdere anche la seconda gara stagionale per il campione del mondo in carica delle 250 Marco Simoncelli avrebbe potuto significare aver già buttato via buona parte dei punti necessari per la riconferma…

Verso Motegi, Capirossi: “Una vittoria per il Centenario Suzuki”

loris-capirossi_suzukiSemplice coincidenza o brillante operazione di marketing? Chissà, forse il mistero potrà essere sciolto solo con una soffiata proveniente direttamente dalle “stanze dei bottoni”. Resta il fatto che, nella giapponese Motegi, la giapponese Suzuki festeggerà – proprio in coincidenza con il Gran Premio di motociclismo del Sol Levante – il centenario della propria fondazione. Un’occasione d’oro per il pilota italiano Loris Capirossi, atteso al riscatto – e perché no? Al colpaccio da 25 punti – dopo la caduta della prima uscita stagionale, dolorosa soprattutto per il morale specie se si considera che i test invernali avevano indicato “Capirex”tra i più accreditati per disputare una buona stagione, da protagonista.

Simoncelli, è già bis: secondo ritiro della patente

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IL TRIBUTO A MARCO SIMONCELLI

La velocità è uno stile di vita, specialmente per i piloti del motomondiale (così come per i loro colleghi della Formula 1…). Certo, l’importante è riuscire a tornare, dopo ogni gara, con i piedi per terra, altrimenti il rischio che si corre (sempre a proposito di velocità) è quello di rivelarsi pericolosi per la normale circolazione veicolare, e lì cominciano i problemi per tutti. Ebbene, sembra che Marco Simoncelli, campione del mondo in carica della 250 con il team Gilera, non abbia ancora imparato la lezione “la corsa finisce in pista”; e così si è ritrovato deprivato – per la seconda volta in meno di un anno – della propria patente, a causa di una guida a velocità eccessiva.

MotoGP, Stoner: “Non amo Motegi, ma è ora di vincere in Giappone”

stonerForte del debutto con il botto di Losail, quando si piazzò primo al termine di una lunga fuga solitaria come non gli capitava dai bei vecchi tempi del mondiale (vinto) 2007, Casey Stoner è pronto a dare battaglia anche sul circuito giapponese di Motegi, che pure non lo ha mai visto brillare granché. Fatta eccezione per il titolo conquistato nella terra del Sol Levante, infatti, il centauro australiano non è mai riuscito ad andare oltre il secondo gradino del podio (2° nel 2003 in 125, 3° nel 2005 in 250, 2° nel 2008 in MotoGP), quando non ha terminato la gara addirittura nelle posizioni di rincalzo.

MotoGP, Stoner: “Ho la Ducati migliore di sempre, sarò più cattivo”

casey_stonerPer un Valentino Rossi molto carico e fiducioso circa il buon esito del prossimo campionato del mondo, c’è un Casey Stoner, suo rivale, che certo non si rassegna alla prospettiva di prendere “paga” ad ogni Gran Premio, anzi rilancia candidandosi con convinzione al ruolo di antagonista se non proprio di favorito nella corsa al titolo. La stagione che scatta domenica prossima dal Qatar, vedrà ai nastri di partenza una Ducati determinata e – soprattutto – più matura di quanto non sia stata fino ad ora. Per non parlare del suo pilota di punta, Stoner appunto, fiducioso di aver imparato la lezione con le cadute dello scorso campionato e convinto di poter vincere la “guerra di nervi” lanciatagli da Rossi, anche con l’ausilio di una moto straordinaria.

MotoGP, Rossi: “In Qatar faticheremo, ma la M1 può vincere il mondiale”

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Il tanto atteso esordio si avvicina ogni giorno di più: domenica sera, sul tracciato di Losail (Qatar), scatta il motomondiale 2009. Gli occhi di tutti saranno puntati principalmente sul grande duello che si preannuncia in MotoGP, tra il campione in carica Valentino Rossi e Casey Stoner: l’australiano della Ducati ha confessato – mezzo stampa – di stravedere per il rivale “Se non fossi Stoner…”, ma soprattutto ha lanciato la sfida annunciando sicuro “Non ripeteremo gli errori dello scorso anno, possiamo riprenderci il titolo”. E Valentino? Come al solito non si è sottratto ad un’esamina dei test pre-campionato esprimendo anche il proprio punto di vista sulla stagione che sarà, e che lo vede al via molto fiducioso.