Il filosofo Bonaga rifiuta il sequestro moto e viene multato

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Increscioso e spiacevole avvenimento accaduto al filosofo ed ex assessore comunale Stefano Bonaga il quale è stato condannato a una multa da 160 euro per violazione di sigilli dal tribunale di Bologna.

Nella circostanza, si tratta di un procedimento legato alla vicenda (in realtà datata) che lo vede imputato (sempre davanti a Bologna) dopo che il 24 ottobre 2006 fu fermato in motorino senza casco dai vigili urbani in via Rizzoli, e denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

A riportare l’avvenimento è l’Ansa che informa anche del fatto che quel giorno ci fu un parapiglia e, a seguito del rifiuto di Bonaga di lasciare il mezzo per il sequestro – in quella circostanza Bonaga venne buttato a terra, ammanettato e portato al comando dei vigili – per poi essere rilasciato.

La violazione dei sigilli fu commessa qualche giorno dopo, quando il filosofo spostò lo scooter Liberty – sotto sequestro – dal punto in cui era parcheggiato in via Zamboni. Uno spostamento motivato dal fatto, per l’imputato, difeso dall’avvocato Simone Sabattini, che il mezzo era in sosta in un punto vicino ad un locale molto frequentato della via e che veniva continuamente spostato dagli avventori del locale.

Lo spostamento in quel caso fu intercettato dai vigili ed è in seguito a tale circostanza che si è poi verificata la contestazione. Per la vicenda principale, insieme a Bonaga, era stato imputato anche un suo amico jazzista, il cui nome è Bruno Briscick, presente in modo attivo durante i concitati momenti in via Rizzoli, che aveva anche ripreso la scena con un telefonino.

Il musicista – nello specifico – aveva anche riferito che in quella circostanza uno dei vigili aveva estratto un pistola puntandogliela ad altezza della testa. Un dettaglio su cui era anche stato presentato un esposto. Gli ultimi aggiornamenti portano al fatto che il processo è stato aggiornato al prossimo 28 novembre 2012.

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