Moto Gp, Ben Spies condannato: dovrà pagare 1,9 milioni di dollari al suo agente

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sbk_Ben_Spies_Yamaha_Portrait_Non sembrano essere dei migliori gli ultimi giorni vissuti dal pilota della Moto Gp Ben Spies: dopo la pessima performance del GP di Francia, forse la peggiore gara in MotoGP del campione americano dell’ultimo mondiale della SBK, adesso è venuta fuori anche la notizia di alcuni guai finanziari, che potrebbero ulteriormente deprimergli il morale.

Questo perché una commissione di arbitraggio americana, ha stabilito che la società Speez Racing LLC e lo stesso Ben Spies, debbano congiuntamente pagare la non modica cifra di ben 1,9 milioni di dollari, all’ex manager del pilota Doug Gonda, con cui lo stesso Spies aveva troncato improvvisamente i rapporti senza più pagare, come da contratto, le commissioni sui propri guadagni pari al 15%. Interruzione che è stata ovviamente giudicata illegittima, e da qui è partita la richiesta di risarcimento, che comprende anche il risarcimento delle spese legali.

Il nodo della discordia tra i due, sembra sia scoppiato per via del  fatto che Gonda non fosse riuscito a negoziare un contratto per far correre l’americano nella classe MotoGP, cosa che costrinse Spies a correre nel Mondiale Superbike, dove ha poi conquistò il titolo iridato. Per Ben dunque si viene a scoprire che la SBK è sempre stata un ripiego, visto appunto che il contenzioso con il suo manager risale ai primi mesi del 2009.

I documenti del procedimento arbitrale, ci mostrano anche una certa superficialità di approccio da parte di Spies alla gestione manageriale ed economica della sua immagine, visto che il campione ha tranquillamente dichiarato di non sapere neppure che sua madre possedesse la maggioranza delle azioni della società Speez Racing LLC, secondo quanto riportato in un articolo di Michael Gougis su Road Racing World, mentre il resto delle azioni (ovvero il 48%) è di proprietà dello stesso Ben e l’1% della sorella Lisa. La cifra stabilita dai giudici di 1,9 milioni di dollari, corrisponde al 15% dei guadagni del pilota nel 2009, più il 15% dei guadagni stimati per il 2010 ed il 2011, periodo coperto dal contratto con l’ex manager. Guadagni che sono stati dunque stimati in circa 12-13 milioni di dollari.

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