Motociclisti, pericolo guard-rail: la posizione di Lino Setola (presidente ACAI)

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GUARDRAIL

Un po’ di chiarezza sulla sicurezza delle barriere stradali e delle protezioni per motociclisti l’ha fatta il presidente dell’Acai (Associazione Costruttori Acciaio Italiani) Lino Setola. Riprendiamo un tratto dell’intervista, che ha scatenato una marea di polemiche tra i motociclisti, sul discorso relativo all’ utilizzo dei guardrail quali elementi di sicurezza:

“Le barriere di sicurezza stradali sono state oggetto negli ultimi 20 anni di intenso lavoro dal punto di vista normativo e tecnico, probabilmente come nessuna altro prodotto di sicurezza stradale. In pratica, percorrendo in questi anni le nostre strade italiane, è molto evidente come questi dispositivi siano stati rinnovati e migliorati dal punto di vista della sicurezza. I dispositivi che superano i test della vigente norma in materia ci hanno abituato a livelli di sicurezza notevole, come ci viene tristemente ricordato da eventi incidentali in cui una vecchia installazione inadeguata causa morti e feriti, si ricordi ad esempio uno scavalcamento dello spartitraffico in autostrada avvenuto verso la fine della scorsa estate (8 Agosto 2008, 7 morti sulla Venezia-Mestre). Si tratta di eventi gravissimi, ma per fortuna ormai rari, che servono a ricordarci come per raggiungere l’attuale livello di sicurezza sia stato svolto un grande lavoro in questi anni dai ricercatori e dai gruppi tecnici per la redazione delle norme, dai produttori che hanno sviluppato i dispositivi, dal Ministero che si è dotato di una norma al passo con i migliori standard internazionali e, non ultimi, ai gestori che hanno ammodernato la loro rete. Si può affermare con molta serenità che i dispositivi che rispondono agli attuali requisiti normativi sono sicuri. Sono sicuri a tal punto che, negli ultimi due anni, si è pensato di proteggere anche una categoria, quella dei motociclisti, nella quale l’esposizione diretta dei passeggeri rende molto pericoloso ogni evento incidentale: un numero esiguo di utenti che però corre grandi rischi”.

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