
Pareri discordanti e giudizi che si sprecano: una sola certezza, fino ad ora. Che BMW C1-E abbia fatto parlare di sè in maniera trasversale. Appassionati e intenditori, semplici curiosi e professionisti del ramo. Che BMW, ovvero una delle compagnie automobilistiche più in auge, abbia deciso di rischiare con il modello C1-E è dato di fatto.
Che il rischio si sia rivelato inopportuno qualche anno fa, forse è vero allo stesso modo. Al di là di ogni giudizio estetico, a chi piace e a chi no, BMW C1-E, figlio dell’allora BMW C1: per nulla comodo da maneggiare e starne alla guida significava in più di una circostanza, pensarsi su altre selle, forse di altre marche.




Belli e imprevedibili. Certi fatti a cui serve lasciare il giusto spazio. A volte nascono così: storie e personaggi in grado di calamitare l’attenzione dei mass media per la missione che si sono prefissati nel corso della vita.


Antonio De Curtis, alias Totò, gli avrebbe risposto così come rispose all’Onorevole Cosimo Trombetta.


Antonio Banderas, personaggio dal fascino indiscusso. Immaginare il grande attore hollywoodiano su una moto garantisce all’attore un ulteriore charme che non può lasciare indifferente.
Mancava una diatriba relativa al numero! Lo diciamo subito: le logiche commerciali dei nostri giorni portano a rendere sempre più frequenti situazioni come quelle in cui sono incappati Valentino Rossi e il comune pesarese di Sant’Angelo in Vado.
Ben Spies è a un momento cruciale della sua vita professionale: in piena lotta per la conquista del Mondiale Superbike con Noriyuki Haga a una manciata di curve dalla definitiva bandiera a scacchi e l’immediato passaggio in MotoGp a partire dal giorno successivo a quello del sipario calato in Sbk.