BMW C1-E: archiviato il C1, BMW ci riprova (Photogallery)

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Pareri discordanti e giudizi che si sprecano: una sola certezza, fino ad ora. Che BMW C1-E abbia fatto parlare di sè in maniera trasversale. Appassionati e intenditori, semplici curiosi e professionisti del ramo. Che BMW, ovvero una delle compagnie automobilistiche più in auge, abbia deciso di rischiare con il modello C1-E è dato di fatto.

Che il rischio si sia rivelato inopportuno qualche anno fa, forse è vero allo stesso modo. Al di là di ogni giudizio estetico, a chi piace e a chi no, BMW C1-E, figlio dell’allora BMW C1: per nulla comodo da maneggiare e starne alla guida significava in più di una circostanza, pensarsi su altre selle, forse di altre marche.

Casco Scorpion Exo 900 Air: il trasformista

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Mettervi al corrente di innovazioni e novità altamente qualitative è, senza ombra di dubbio un piacere. Stavolta occorre soffermarci su uno dei prodotti di più recente nascita.

Il mondo è quello dei caschi, la firma è autorevole. Il casco  Scorpion Exo 900 Air è buono per tutte le stagioni ed è l’unico in grado di passare in pochi istanti da integrale ad integrale aperto, cioè fornito di un demi jet e omologato nelle tre configurazioni.

Dotato di mentoniera apribile e rimovibile grazie all’Airfit Concept, che permette di personalizzare la calzata attivando una piccola pompa incorporata, che gonfia o sgonfia alcuni cuscinetti all’interno dell’imbottitura, determinando un’aderenza su misura. Ancora: visiera antigraffio, otticamente neutra e aerodinamica a cui la tecnologia Everclear certifica l’antiappannamento.

Calotta esterna in EPS a doppia densità, interni in schiuma a tripla densità a cui la tecnologia Kwikwick garantisce un ottimo drenaggio del sudore prodotto dal pilota. I colori di questo straordinario casco sono il nero brillante antracite opaco e hypersilver con taglie Xs e XXXL al prezzo che varia da 269,90 euro ai 279,90.

Roma, il motorino di Mariuccio è già leggenda

logo-mariuccioBelli e imprevedibili. Certi fatti a cui serve lasciare il giusto spazio. A volte nascono così: storie e personaggi in grado di calamitare l’attenzione dei mass media per la missione che si sono prefissati nel corso della vita.

Una notizia curiosa ma che ha già avuto il riscontro e il consenso di critica e soprattutto del Comune di Roma per l’intento sociale altamente apprezzabile: evitare le stragi dei giovani su auto e moto nelle strade e autostrade delle nostre città.

Tutto è partito da due 37enni romani che hanno avuto una geniale idea: quando si è bevuto troppo dopo essere stati a cena con gli amici, partecipato a feste, oppure dopo una serata trascorsa in discoteca e non si è così sicuri di voler salire sulla propria auto o moto per tornare a casa, interviene Mariuccio.

Ma chi è costui? Chiariamo bene: non una persona ma un’azienda che mette a disposizione un autista a pagamento, un soggetto che a qualsiasi ora della notte arriva in divisa, munito di tesserino di riconoscimento, carica una moto pieghevole nel bagagliaio dell’auto di chi ha bevuto troppo, e lo riporta a casa parcheggiandogli la vettura e  restituendogli le chiavi.

E poi?

Malaguti, la Blog 160 in vendita a 2795 euro

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Malaguti si conferma tra i marchi protagonisti del contesto a due ruote con una moto in grado di riscuotere grande successo.

Agile ed adatta per la strada: così si presenta la Malaguti Blog 160. Una moto a quattro tempi di 154 cm 3 composta da 18,6 cavalli, con ruote da 13 pollici ed al prezzo di 2785 euro.

Cerchiamo però di conoscerla meglio: ottima l’imbottitura della sella, più ampio il vano del sedile che accoglie 2 caschi jet mentre il centro ha spazio per uno solo, pur se sotto ha una sella ampia e ben conformata che regala molto spazio al passeggero.

Anche su strada le prestazioni sono ottimali, il Blog 160 è utile nelle vie urbane ed extra e soprattutto nel traffico,  grazie anche alla protezione dell’aria offerta dal cupolino. I colori al momento disponibili per la vendita sono il bianco avorio titanio e i metalizzati argento e nero.

Motogiro d’Italia, a Terni la rievocazione storica

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Adesso è ufficiale, la Federazione Motociclistica Italiana ha assegnato al Moto Club L.Liberati – P. Pileri di Terni la Rievocazione Storica della diciannovesima edizione del Motogiro d’Italia riservato alle moto d’epoca. Il sodalizio ternano che aveva ideato la manifestazione nel 1990, torna quindi ad organizzare direttamente il maggior evento riservato alle moto d’epoca che si tiene in Italia.

Sei tappe, dal 24 al 29 maggio 2010, per un totale di 1320 chilometri con partenza e arrivo a Terni. Il percorso si snoderà nel centro Italia e toccherà le regioni Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.  Le prime due tappe saranno a margherita con partenza e arrivo a Terni, poi la terza porterà i “motogirini” a  Montesilvano Marina in provincia di Pescara, è questa la frazione più lunga con i suoi quasi 300 chilometri.

Dovizioso verso Phillip Island: “Pista ideale, gara del pronto riscatto”

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Tutti amano Phillip Island, al punto che – ascoltando le prime dichiarazioni dei centauri di MotoGp – le premesse per assistere ad una gara spettacolare ci sono tutte. Al già lungo elenco dei motociclisti che hanno mostrato di apprezzare particolarmente la pista australiana, si è aggiunto anche Andrea Dovizioso, al quale il quindicesimo appuntamento di stagione lascia sperare l’esecuzione di una gara da protagonista.

Il pilota in quota al Team Honda Repsol non fa fatica a sbilanciarsi e, considerata la buona prova fin qui messa in cantiere, si lascia andare a una previsione ottimistica. I numeri del forlivese dicono questo: nell’anno 2009, Dovizioso ha messo in cassaforte 142 punti che, ad oggi, gli fruttano la quinta posizione in classifica piloti. Nello specifico, due quinti posti nelle prime due gare (Qatar e Giappone), ottava posizione in Spagna, tre quarti posti inanellati nelle tre gare successive (Francia, Italia, Catalogna) e tre ritiri a fila (Olanda, Usa e Germania). Dopo la debacle, una porzione di paradiso: primo posto in Gran Bretagna tenendosi alle spalle di Valentino Rossi, a cui non riuscì nella circostanza di evitare una scivolata da k.o. Ancora tre quarte posizioni nelle tre gare successive (Repubblica Ceca, Indonesia, San Marino) e il settimo posto in occasione della prova all’Estoril.

Le premesse per un riscatto immediato ci sono tutte e Dovizioso ha le motivazioni migliori per chiudere la stagione alla grande:

Jorge Lorenzo verso Phillip Island, Totò gli direbbe: “Ma mi faccia il piacere!”

toto-antonio-de-curtisAntonio De Curtis, alias Totò, gli avrebbe risposto così come rispose all’Onorevole Cosimo Trombetta.

“Ma mi faccia il piacere, se ne vada, ma mi faccia il piacere!”.

Già, perchè questo Jorge Lorenzo, che ha deciso di volare basso non non lo aspettavamo per neinte. Nè gli crediamo, sia chiaro.

Lo spagnolo è in piena lotta per il titolo del Mondo e ha un distacco di 18 punti dal leader provvisorio Valentino Rossi con la garanzia di vivere un periodo di forma strepitoso nel corso del quale è riuscito a rosicchiare visibilmente il fortino messo da parte dal 46Yamaha, eppure, alle porte di Phillip Island, Lorenzo veste i panni di quello che a lui, in fondo, così com’è gli sta pure bene.

Secondo in classifica iridata: e perchè no?

Sia chiaro, e lo ribadiamo: non gli crediamo perchè arrivare secondo, come la si mette mette, significa aver perso.

Fallire l’obiettivo di stagione e mancare o archiviare per un anno almeno la possibilità di essere preso in considerazione tanto quanto Valentino.

O più – considerata la giovanissima età – di Rossi.

Dalla Yamaha, dagli intenditori, dai professionisti, dagli appassionati e dalla Storia di questo sport, che rischierebbe di trovare quel che nessuno avrebbe pensato fosse possibile avere a tempi brevi: un degno erede del campionissimo pesarese. Così Lorenzo:

ModenaFiere ospita Motorsport ExpoTech 2009

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Il meglio dei motori in un appuntamento che riesce a trovare spazio per l’eccellenza dell’intero panorama del mondo dell’automobilismo e del motociclismo. Torna a sorprendere, tra il 14 e il 15 ottobre, a Modena presso gli spazi espositivi di ModenaFiere, la kermesse Motorsport ExpoTech, mostra convegno internazionale dedicata ai materiali, alle tecnologie e ai prodotti inerenti al contesto del motorismo da competizione.

Ducati Corse al fianco di Ferrari Auto, Fiat PowerTrain Technologies spalla a spalla con Aprilia: il secondo parto garantisce aspettative ancora migliori rispetto al successo dello scorso anno. Adesioni garantite anche da parte di Bimota, Pagani, Dallara, Ducati Corse e Lotus, Gloria, Pankl e Asnu.

Vale Rossi verso Phillip Island: ora mostri di essere “The Doctor” (Photogallery)

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In qualche maniera, Vale Rossi, è chiamato ad una dimostrazione. Forse la più importante della sua carriera, anche se scegliere in un calderone di momenti decisivi non è affatto semplice. Di momenti nevralgici, nel corso della vita motociclistica di Valentino Rossi, ce n’è stato più di uno; tuttavia, in questo caso sentiamo il dovere di chiamare il 46Yamaha ad una bella prova. Deve mostrare di meritare quel soprannome che, ancor prima di un titolo, è una missione.

Il Dottore.

Stoner verso Phillip Island: “Rossi e Lorenzo, occhio!”

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Il testa a testa decisivo interessa i due separati in casa: Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, a cui la Yamaha non ha ovviamente dato alcun tipo di indicazione per come impostare il prossimo appuntamento a Philippe Island. Se la giocheranno loro due, nel modo migliore: per il Dottore, un brivido – quello della lotta fino all’ultima derapata – che non provava più da tempo; per lo spagnolo, una sensazione fortissima e l’occasione che può valere tutta una carriera: la chiave di volta del prossimo futuro di Lorenzo, dipende anche dalla gestione di questo finale di stagione.

Dovesse riuscire ad aggiudicarsi il Mondiale, le gerarchie interne potrebbero anche essere ritoccate. Vale non ci pensa, ma il contraccolpo psicologico in caso di disfatta potrebbe arrivare anche per un mostro sacro come lui. Intanto, come accaduto nel corso dell’ultima prova in Portogallo, l’incomodo decisivo potrebbe essere proprio Casey Stoner, tornato alla guida della sua Ducati con l’entusiasmo e i risultati dei tempi migliori.

Banderas in Moto 2 nel 2010: team spagnolo, Olive prima guida

banderas-griffithAntonio Banderas, personaggio dal fascino indiscusso. Immaginare il grande attore hollywoodiano su una moto garantisce all’attore un ulteriore charme che non può lasciare indifferente.

Soprattutto l’occhio femminile. Il bell’Antonio, protagonista di numerose pellicole di successo (tra cui Two much – Uno di troppo, Evita, Philadelphia, La maschera di Zorro, C’era una volta in Messico) ha deciso di sbarcare nel circo dei motori finanziando una sua scuderia nella nuova avventura della Moto 2 che, dal 2010, andrà a sostituire la classe 250cc.

Il marito di Melanie Griffith, cinquantanni il prossimo agosto, tenta una sfida tutta particolare e lo fa con enorme entusiasmo. Le aspettative di Banderas, che tra le altre cose possiede più di un modello da capogiro a due ruote, sono forti e le esprime tutte con il trasporto che lo contraddistingue da sempre. Il contesto sportivo non gli è sconosciuto, visto che da giovane era un giocatore di calcio e venne costretto a rinunciare alla carriera di calciatore per una frattura al piede. Il sorriso è quello da film:

Sant’Angelo in Vado: Valentino Rossi vs. “il tartufo” per il 46

tartufo-rossi-46Mancava una diatriba relativa al numero! Lo diciamo subito: le logiche commerciali dei nostri giorni portano a rendere sempre più frequenti situazioni come quelle in cui sono incappati Valentino Rossi e il comune pesarese di Sant’Angelo in Vado.

Il Business, innanzitutto.

E va bene, solo che avremmo preferito parlare di un Rossi concentrato e sicuro in vista del prossimo appuntamento della MotoGp. Tant’è: la querelle tra il centauro di Tavullia e il sindaco del paese marchigiano, nel quale si sta celebrando la 46esima Fiera del tartufo, è legata al fatto che il “46” utilizzato per richiamare sui cartelloni pubblicitari l’edizione attuale, è molto simile – identico anche il colore – al 46 che contraddistingue la Yamaha di Valentino Rossi.

Lo studio legale Podrini e Benedetti, che tutela il centauro, ha diffidato l’organizzazione della Fiera dal continuare a utilizzare quel 46. La replica del primo cittadino della località non si è fatta attendere e il sindaco Settimio Bravi ha replicato cercando di smorzare i toni e mettere tutto su un piano meno rigoroso:

MotoGp: arriva Ben Spies, parola a Valentino Rossi e Nicky Hayden

spies-rossiBen Spies è a un momento cruciale della sua vita professionale: in piena lotta per la conquista del Mondiale Superbike con Noriyuki Haga a una manciata di curve dalla definitiva bandiera a scacchi e l’immediato passaggio in MotoGp a partire dal giorno successivo a quello del sipario calato in Sbk.

Se ne parla di già nelle stanze della classe regina perchè il fascino di tale scelta crea un evidente scompiglio in un senso (ovvero, immenso dispiacere per tutti gli appassionati di specialità che vedono andare via un campione vero) e nell’altro (la gioia dei fans della MotoGp che lo attendono a braccia aperte).

Almeno tre le dichiarazioni che in tal senso meritano di essere richiamate. La prima è di Herve Poncharal, Team manager del Team Tech3, che ha garantito a Spies il trattamento migliore fin dal primo istante e lo ha fatto attraverso il portale Crash.net:

“Sono sempre stato molto orgoglioso. Nelle ultime stagioni siamo stati costantemente tra i primi ma alla fine della giornata, i motori sono sigillati quindi non ho avuto la possibilità di controllare il motore di Valentino Rossi e di Jorge Lorenzo e il nostro motore. Inoltre, Ben Spies ha un contratto di due anni direttamente con la Yamaha Japan e non con Tech 3. Credo che la Yamaha ci darà un sostegno veramente buono, ma nel dettaglio non posso rispondere di più. Sono sicuro che Ben avrà un ottimo sostegno, come accaduto quest’anno a Colin Edwards e James Toseland“.

Pronto anche il primo intervento del compagno di scuderia, Valentino Rossi:

Kawasaki 2010: ecco le novità (Photogallery)

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Anche il gruppo Kawasaki, a cui rimanere indietro non piace affatto, ha deciso di puntare forte sul 2010 e intenderlo senza ombra di dubbio come momento di rilancio dopo una difficoltà contingente che, tra tutti, ha colpito anche il settore dei cicli e dei motocicli. Novità 2010 in grado di colpire e capaci di preannunciare un successo evidente. Tra le altre, almeno due tipologie vanno richiamate nelle proprie innovazioni.

La prima riguarda quel prodigio delle supertourer che è la Kawasaki GTR 1400. Con l’anno nuovo, molti cambiamenti: nuova elettronica K-ACT, motore quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, 1352 cavalli, quattro valvole per cilindro a fasatura variabile, 160 CV a 8.800 giri, forcella anteriore a steli rovesciati, cerchi da 17 pollici con pneumatico anteriore 190/50 e pneumatico posteriore 120/70.