Prezzi carburante 19 luglio 2012, rincari e aumenti no-stop

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Non si arrestano – anzi, procedono spediti – i rincari sulla rete dei carburanti. A dettagliare il costante aumento del costo di benzina e diesel sono, anche nella mattina di giovedì 19 luglio 2012, Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana, secondo cui Eni ritocca di un centesimo il prezzo del diesel (si tratta del sesto aumento nel mese di luglio, +5,9 cent contro i +7 cent a livello internazionale); nuovi rincari anche per Tamoil, Ip, Shell ed Esso, con variazioni al rialzo comprese fra 0,4 e un cent per la benzina e 0,5 e 1,1 cent per il diesel.

I prezzi italiani, spiega Staffetta Quotidiana nell’intervento odierno, scontano il settimo aumento consecutivo delle quotazioni internazionali, con il gasolio ai massimi dal 2 maggio.

“È evidente che l’aumento delle quotazioni è la causa prima degli aumenti, ma è altrettanto evidente che proprio questo crescere inevitabile ed immediato dei prezzi raccomandati e quindi di quelli praticati durante la settimana rende sempre più ardua da gestire e spiegare all’utenza la decisione di far crollare i prezzi nel week-end, per poi risalire il lunedì”.

Inevitabile l’amara constatazione secondo cui tali costanti rincari non fanno che vanificare i forti sconti stabiliti nel corso del fine settimana. Lo ribadisce il  presidente dei benzinai della Fegica-Cisl, Roberto Di Vincenzo:

“Con l’ennesima giornata di aumenti dei prezzi dei carburanti – quarto giorno su quattro, questa settimana – i cittadini italiani devono sapere di essersi già pagati con gli interessi gli sconti con i quali qualche compagnia petrolifera, Eni in testa, li costringerà a mettersi in coda alla macchinetta self, come se stessimo in guerra, anche in questo fine settimana. V aribadito il nuovo aumento di quasi tutti i marchi petroliferi fatto registrare questa mattina”.

Per il sindacato di categoria della Cisl – il cui giudizio è altrettanto negativo – è

“una situazione ridicola almeno quanto scandalosa, ma meno di quanto appaia grave il silenzio e l’inerzia del Governo”.

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