SBK 2013 Aprilia monopolizza il podio a Phillip Island

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Nonostante l’assenza di Max Biaggi, presente in Australia solo in veste di commentatore televisivo, il mondiale 2013 Superbike comincia così come si era concluso quello del 2012, nel segno dell’Aprilia. Lo leggiamo sul sito ufficiale della categoria.

Gara 1 – La Casa di Noale fa il pieno in gara 1, nel Round d’apertura del Campionato Mondiale eni FIM Superbike, e porta 3 piloti sul podio per la seconda volta dopo l’evento di Nurburgring dello scorso anno.

Il francese Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) ha ottenuto così la sua quarta vittoria in carriera all’esordio sulla RSV4, conducendo la seconda parte di gara, dopo un sorpasso sul compagno di squadra Eugene Laverty al 15° giro.

L’irlandese ha avuto a che fare con un Michel Fabrizio (Red Devils Roma Aprilia) in gran forma che si è piazzato al terzo posto, continuando sulla scia positiva di questi giorni.

Appena fuori dal podio troviamo Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK Team) che ha combattuto lungamente con l’altro britannico Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) fino al traguardo, finendo davanti per soli 51 millesimi. L’altra Kawasaki di Loris Baz ha dato spettacolo in questa battaglia, piazzandosi poi al 6° posto.

Due potenziali contendenti per il titolo, Carlos Checa (Team Ducati Alstare) e Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK Team) sono rimasti fuori dai giochi durante il 13° giro, quando lo spagnolo è arrivato lungo alla Curva 4, coinvolgendo nella caduta anche il ravennate che lo precedeva.

Gara 2 – Un’irresistibile parte conclusiva di gara 2 ha permesso a Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) di avere la meglio sul compagno di squadra Sylvain Guintoli e su Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK Team) e di ottenere il successo nell’ultima gara di giornata. Grazie a questo successo Laverty sale in testa alla classifica piloti del Campionato Mondiale eni FIM Superbike – a pari merito col vincitore di gara 1 Guintoli.

Il 26enne di Toomebridge, Irlanda del Nord, ha dato il via all’assalto finale per la prima posizione nel corso del terz’ultimo giro della gara, sopravanzando Melandri alla curva 4 e facendo segnare un incredibile tempo di 1’31.168 (nuovo lap record). Laverty ha successivamente sorpassato Guintoli sul rettilineo per poi mantenere la prima posizione fino alla bandiera a scacchi.

Melandri ha preso parte alla battaglia per la top-3 ma non è riuscito a replicare al sorpasso di Laverty nel finale. Dopo l’episodio sfortunato di gara 1, il ravennate ha chiuso questo primo round con un risultato positivo. Michel Fabrizio (Red Devils Roma Aprilia), dopo un lungo inseguimento dei piloti di testa, è stato autore di un piccolo errore nel corso dell’ultimo giro, nel disperato tentativo di avere la meglio sul connazionale Melandri per la terza posizione.

Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), lontano dalla perfetta forma fisica, ha chiuso quinto davanti a Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia), Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki) e Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike).

Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) e Leon Haslam (Pata Honda World Superbike), che completano la top ten di gara 2, hanno perso molto terreno nel corso del giro iniziale a causa del contatto tra il gallese Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK Team) e Loris Baz (Kawasaki Racing Team). Davies è riuscito a rialzare la moto ed a rientrare in pit-lane per un cambio gomme, venendo però successivamente penalizzato con un ride-through dalla Direzione Gara per mancata osservanza del regolamento relativo ai pit-stop.

Carlos Checa (Team Ducati Alstare) non ha preso parte alla corsa essendo stato trasportato a Melbourne, a seguito della brutta caduta della prima gara, per alcuni esami clinici.

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