E’ l’amara regola della nostra società occidentale: “The show must go on” (lo spettacolo deve andare avanti, n.d.r.). Nella vita così come nello sport. Lo abbiamo scritto e ribadito sin dal principio: la tragica scomparsa di Marco Simoncelli durante il Gp di Sepang ha lasciato un vuoto che non potrà mai essere colmato: nel paddock, nell’ultima gara del Mondiale 2011 in programma a Valencia, per la prima volta SuperSic non sarà in pista con la sua Honda Gresini. Alla fine di lunghe notti insonni, il team di Fausto Gresini ha deciso di correre in Spagna, non certo per mancanza di rispetto nei confronti del pilota romagnolo, ma proprio per onorarlo nel migliore dei modi.
“Non volevamo correre, ma poi abbiamo capito che Marco, essendo sempre stato un amante del casino, della velocità e dello stare in allegria avrebbe voluto che partecipassimo – ha dichiarato il team manager italiano -. Non sarà semplice, ma proveremo a fare il massimo. Il padre ha chiesto un minuto di rumore invece che silenzio? Si farà qualcosa anche se ribadisco che non è facile, cercheremo di fare il possibile per rispondere alla richiesta di Paolo“.

Ancora Valentino Rossi su twitter. Il pilota tavulliano, alla vigilia dei funerali di Marco Simoncelli in programma giovedi 27 ottobre alle 15 presso la chiesa di santa Maria maggiore di Coriano, ha postato su twitter un messaggio per tutti i tifosi. Suoi e di SuperSic.
Vasco Rossi potrebbe esserci ma non canterà. La Curia non ha consentito che nel corso dei funerali di Marco Simoncelli, il Blasco potesse prendere in mano un microfono e cantare, dirimpetto alla chiesa di Santa Maria Assunta – Coriano – la canzone che Sic amava tanto.
A Fiumicino che erano le sei appena passate
Le parole di
Vale su Sic.
Perché quel silenzio è il comunicato più significativo del giorno.
E’ una conclusione cui – di riffa o di raffa – si arriva con lineare consequenzialità. Anche perché le immagini di Valentino Rossi
MotoGP in Malesia con i verdetti già definiti: il camèpione del mondo esiste già e Casey Stoner, dopo la conquista dell’iridato, è sembrato intenzionato a cedere il passo ai compagni di scuderia per favorirne un finale di spessore. In tale scenario, si insinua la punta della moto di Dani Pedrosa che, in sella alla sua Honda, ha rifilato agli avversari distacchi significativi e ha strappato la pole position.
La Ducati ha lasciato l’Australia lunedì e dopo solo 24 ore di riposo, è tornata al lavoro sulla GP11.1 in vista del GP della Malesia. Sepang è uno dei circuiti più larghi in calendari: in alcuni punti il tracciato arriva a 16 metri di larghezza con l’asfalto che raggiunge temperature molto elevate a causa del clima tropicale. Da quando ha debuttato nella MotoGp, la Ducati vi ha conquistato tre vittorie e un podio, mentre Valentino Rossi vanta sei vittorie e tre podi. «Il circuito di Sepang mi piace molto anche se le condizioni sono sempre estreme dal punto di vista meteo», ha dichiarato Valentino. «In Australia non abbiamo avuto molta fortuna e abbiamo anche faticato più del previsto con la messa a punto della moto quindi qui in Malesia speriamo di fare meglio già da venerdì. In ogni caso potremo anche verificare come ci troveremo rispetto ai test che abbiamo fatto l’inverno scorso. A Sepang avevamo provato molti giorni e sarà interessante comparare le sensazioni rispetto ad allora», ha concluso il pesarese. Intanto però, il team manager della Rossa bolognese, Vittoriano Guareschi, ha illustrato il programma di lavoro sulla moto: in una stagione da dimenticare, si cerca di sfruttare questo tempo in pista per sviluppare la moto del 2012. «In Malesia continueremo a lavorare sulla GP11.1 per la gara e per raccogliere informazioni per il nostro programma di lavoro in ottica 2012. Le condizioni saranno opposte a quelle australiane, molto impegnative da punto di vista fisico sia per i piloti che per il team che in questo finale si stagione stanno lavorando davvero molto e su molti fronti. La Desmosedici che scenderà in pista venerdì è diversa da quella con cui abbiamo provato nei test invernali e ci permetterà di fare dei confronti interessanti per quanto riguarda i dati che raccoglieremo», ha chiuso il capo della Ducati.