Honda NT1100, alla scoperta della nuova moto touring 2024

Esattamente come si è verificato con X-ADV e Forza 750, anche nel caso della Honda NT1100 è arrivata la versione 2024, che da poco tempo è stata svelata al pubblico. A partire dall’anno scorso, ovvero l’anno del suo lancio sul mercato, il contatore delle vendite ha girato e non poco. Infatti, sono state vendute ben 12 mila NT1100 in tutto il Vecchio Continente. Il 66% di queste, è giusto metterlo in evidenza, si caratterizza per essere dotata di cambio DCT.

honda nt1100 2024

Diamo uno sguardo ai vari cambiamenti per la moto che verrà proposta nel 2024. Dal punto di vista tecnico, sono state tante le conferme, mentre sotto il profilo dei colori, ecco che la versione 2024 della Honda NT1100 verrà lanciata in due tonalità differenti, del tutto nuove. Si tratta della versione Matt Blue Jeans Metallic, e quella Candy Chromosphere Red. Queste due nuove tonalità si vanno ad affiancare a quella già presente sul mercato, ovvero la livrea Matt Iridium Gray Metallic.

Da notare un aspetto di tipo pratico, ovvero che su tutte e tre le versioni il portapacchi è stato oggetto di verniciatura con la livrea Matt Balistic Black Metallic, mentre le valigie laterali sono proprio di serie. Per tutti coloro che vorrebbero dotarsi di una configurazione ancora più adeguata alla necessità di viaggiare, ecco che si può trovare la nuova VT1100 proposta anche nelle versioni Urban e Travel. La prima può contare sulla presenza di un apposito bauletto con tanto di borsa interna, ma c’è anche una borsa da serbatoio con una capienza interessante, pari a 4,5 litri. Da notare come la borsa da serbatoio sia anche dotata di pedane pratiche per il passeggero, oltre che selle decisamente all’insegna del comfort sia in riferimento a chi è alla guida che al passeggero.

Tutte queste nuove versioni della Honda NT1100 2024 verranno proposte nei vari concessionari già a partire dalla fine del 2023, anche se per il momento sul prezzo non si hanno molte informazioni. Infatti, a quanto pare, il costo di queste moto verrà divulgato solo tra qualche tempo. Come dicevamo, dal punto di vista tecnico sono pochi i cambiamenti. Il propulsore è a due cilindri parallelo, derivato da quello che è stato montato sull’Africa Twin, con 1084 cc. Da notare come sia in grado di sprigionare 102 cavalli e 104 Nm di coppia massima. Interessante anche la presenza della versione DCT. La gestione del motore avviene mediante l’impiego di cinque riding mode: insomma, la base tecnica questa volta non è stata proprio toccata.

Full Flow, un nuovo progetto elettrico per la città

Nel 2019 Buell era salita agli onori delle cronache per via del lancio del suo primo progetto che riguardava una moto elettrica dedicata alla circolazione in città. In quel caso, si trattava di un mezzo che fu denominato Flow, la cui progettazione venne curata direttamente da parte di Erik Buell e della sua squadra.

Ebbene, quella geniale ideale adesso ha trovato un progetto ancora più concreto per svilupparsi, che è stato ribattezzato Fuell Fllow. Si tratta di una nuova moto, le cui prevendite sono state già aperte. Tra le principali caratteristiche di questo mezzo troviamo sicuramente un alto livello di comodità e praticità, visto che si tratta di uno scooter, che però ha delle dimensioni senz’altro importanti. D’altro canto, però, questo scooter ha sia la gestione che le caratteristiche di una moto di dimensioni medie per intenderci.

Il team che si è occupato della progettazione ha voluto puntare forte sullo sviluppo della maneggevolezza e, in effetti, il risultato finale sembra premiare alla grande un po’ tutti gli sforzi che sono stati fatti da questo punto di vista. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della clientela un mezzo che possa garantire una facilità di circolazione importante all’interno del traffico e delle vie della città. Dal punto di vista dell’accelerazione, invece, bisogna mettere in evidenza come si tratti di un mezzo che si può facilmente comparare a una superbike da corsa.

Questa ex commuter con motore al 100% elettrico può contare sulla presenza di una batteria da 10 Kwh. Interessante mettere in evidenza come sia in grado arrivare e superare quota 240 chilometri con una sola carica. Di solito, si tratta di un’operazione, la ricarica, che non occupa più di una mezz’oretta. Il propulsore elettrico è stato collocato assialmente all’interno della ruota posteriore, mentre il pacco batterie è finito all’interno della struttura che caratterizza il telaio di questo mezzo.

Da mettere in evidenza anche un altro aspetto interessante di questo mezzo. Stiamo facendo riferimento al cruscotto collegato, che è in grado di mettere a disposizione anche la possibilità di sfruttare un gran numero di app e di vari sistemi di sicurezza opzionali, che sono stati creati grazie a un grande lavoro di collaborazione che è stato fatto con iRider. Invece, giova sottolineare anche come questo mezzo sia stato realizzato in maniera modulare. In questo modo, sarà decisamente più semplice provvedere all’upgrade integrandola con innovative e più funzionali e performanti tecnologie, non solo in riferimento al pacco batterie, ma anche per quanto riguarda il propulsore.

Airbag di serie nelle moto, dal 2025 potrebbe diventare realtà

Al giorno d’oggi, tutti noi sappiamo che l’airbag nelle tute dei piloti è uno strumento che non può affatto mancare. Il problema è che, almeno per il momento, non è arrivato alcun via libero per installare all’interno delle moto e degli scooter in modo diretto.

Nel corso delle ultime settimane si parla con sempre più insistenza di come sia vicino l’esordio di un airbag su uno scooter. Basti pensare come nel 2006 era stato aggiunto a livello di optional sulla Honda Gold Wing. Una proposta che è rimasta valida per due generazioni di moto, ma poi si è persa nei meandri dell’evoluzione degli altri modelli.

Ebbene, a quanto pare, come riportato da varie voci online, nel 2025 quantomeno una moto piuttosto che uno scooter di notevole diffusione potrà contare sull’integrazione con un airbag. L’annuncio arriva direttamente da Autoliv, ovvero uno dei più importanti produttori mondiali di device legati alla sicurezza per le auto. Ebbene, l’airbag a quanto pare arriverà pure sulle moto, a partire dal primo trimestre del 2025. Per ora non si hanno certezze circa il marchio costruttore che ha intenzione di puntare su una simile opzione, ma l’esordio è vicinissimo.

Fino a questo momento si tratta di un dispositivo che viene installato al di sotto del manubrio. Il funzionamento deriva da un processo di reazione chimica, che si avvia in maniera elettrica. Una simile configurazione, però, riesce a garantire adeguata protezione solo ed esclusivamente qualora l’incidente venga generato da uno scontro frontale.

Insomma, purtroppo si tratta di una bassa percentuale rispetto alla totalità degli incidenti che si verificano sulle strade. In quel caso di collisione frontale, però, questo airbag riesce davvero a salvare la vita della persona che è alla guida. L’obiettivo delle aziende che stanno lavorando in tal senso è chiaramente quello di partire proprio da una simile posizione frontale per cercare poi di arrivare anche a tutelare altre tipologie di scontri e salvare più vite possibili. Quindi, poi verranno prese in considerazione le situazioni derivanti da impatti laterali, bassi, frontali e così via. Il confronto con le auto si può fare tranquillamente, dal momento che inizialmente erano dotate di airbag solo sul volante, ma al giorno d’oggi vengono installati anche gli airbag laterali e pure altre tipologie. Il percorso in termini di ricerca e di sviluppo anche per quanto riguarda le due ruote sarà molto probabilmente lo stesso, portando a uno storico salto di qualità dal punto di vista della sicurezza.

MotoGP, straordinaria vittoria di Bagnaia al Mugello

La festa può avere inizio, ma chiaramente si tratta solo di una tappa per il sogno di Bagnaia, ovvero realizzare un super bis Mondiale. Dopo quello dello scorso anno in cui ha combattuto fino alla fine, quest’anno le cose sembrano diverse e il buon Pecco sembra davvero averne più di tutti.

Il Gp Italia è stato dominato dalla prima all’ultima curva da Bagnaia, che si concede il lusso di fare un’accoppiata eccezionale, visto che anche sabato aveva trionfato nella Sprint Race. Adesso Bagnaia ha anche 21 lunghezze di vantaggio sul suo primo inseguitore, ovvero l’altro pilota italiano Bezzecchi, che è arrivato ottavo al Mugello.

Nella gara del Gp Italia, dietro a Bagnaia ci finiscono Martin e Zarco, mentre uno straordinario quanto encomiabile Marini chiude al quarto posto, stringendo i denti nonostante un forte dolore alla mano. Dando uno sguardo anche agli altri risultati che sono stati colti dai piloti italiani, al nono posto troviamo un buon Bastianini al rientro, subito dopo Morbidelli, mentre al 14° posto c’è Giannantonio, 16° Pirro e, infine, diciottesimo Savadori.

Un’altra prova di forza che lascia senza parole un po’ tutti, dal momento che stavolta Pecco non ha sbagliato davvero nulla. È stato più forte di ogni inconveniente e imprevisto, a partire dal latente nervosismo per una performance che pareva un po’ essere in ritardo, poi la Sprint con la pioggia e la gara domenicale, dove ha gestito e rintuzzato gli attacchi di Martin.

Insomma, non c’è dubbio che in questo momento non c’è nessun altro pilota che possa stare al passo con Bagnaia. Alex Marquez ha chiuso al quindicesimo posto, scivolato proprio nel bel mezzo di una serrata lotta con Luca Marini per il podio. Una giornata decisamente negativa per i Marquez, dal momento che pure anche Marc non ha vissuto una gara da ricordare. Infatti, al sesto giro è finito per terra anche lui, andando fuori dalla normale traiettoria proprio al curvone della Bucine. Per l’Aprilia, l’unico risultato da tenere di questo weekend è il sesto posto che è stato raggiunto da Aleix Espargaro. E se alla vigilia del weekend toscano c’erano tante ottime sensazioni anche per Vinales, in realtà il pilota spagnolo ha terminato solamente al dodicesimo posto.

Buone sensazioni per quanto concerne Enea Bastianini, che si è perso le ultime cinque gare per colpa di una spalla fratturata. La prossima corsa, che potrebbe già segnare un allungo importante per Bagnaia, vedrà i piloti impegnati in Germania il prossimo weekend.

Ducati e MotoGP: Bagnaia è l’unico che riesce a gestirla

In questa prima di stagione, Pecco Bagnaia si è confermato come l’uomo da battere. In MotoGP nessuno sta andando forte come lui e nonostante una caduta, sembra che il suo cammino verso il titolo sia molto ben apparecchiato.

Insomma, non c’è dubbio che Bagnaia sia proprio il pilota più in forma, soprattutto per via del fatto che riesce ad abbinare un grandissimo talento ad un carattere tipico dei grandi piloti italiani. Detto questo, è giusto mettere in evidenza come pure la moto sta facendo registrare delle performance di altissimo livello. Eppure, Pecco sembra l’unico in grado davvero di esaltare le caratteristiche della Desmosedici GP 2023, anche per via del fatto che è il solo pilota dello schieramento che riesce a vincere o quantomeno arrivare sul podio.

Le prossime gare del campionato di MotoGP, ovvero quella che si terrà a Le Mans e poi al Mugello, il 10 e 11 giugno. Senza ombra di dubbio, si tratta di due tappe decisamente importanti per il Moto Mondiale, anche perché i punti cominciano ad avere un peso specifico importante nella lotta per il titolo.

È chiaro che il favorito numero uno non può che essere Pecco Bagnaia, che si è ripreso la testa della classifica, anche grazie alla pesante affermazione sul circuito spagnolo di Jerez. Pronto per allungare, anche se è chiaro che poi ogni gara è un discorso a sé. Tra l’altro, proprio a Le Mans, lo scorso anno, il buon Pecco è finito per terra, per poi ritrovare il sorriso nella gara del Mugello. In confronto a quanto è avvenuto nella scorsa stagione, quando l’inizio era stato decisamente rallentato, quest’anno sembra che le cose stiano andando in una direzione molto differente.

Quattro vittorie e un secondo posto in queste prime otto gare, che comprendono anche le nuovissime Sprint Race. Un ruolino di marcia, inevitabilmente, da campione del mondo, anche se le due scivolate certamente preoccupano un po’. Bagnaia ora si trova al primo posto della classifica generale con 12 punti di vantaggio rispetto a Bezzecchi e 15 punti di margine su Binder.

Sia durante la corsa che nei momenti successivi alla gara, Bagnaia ha qualche punto in comune con il primo Agostini, ovvero un pilota che riusciva a rendere quasi semplici e facili le vittorie e il suo percorso verso i titoli mondiali. Era mezzo secolo che un pilota tricolore non riusciva a riappropriarsi del titolo mondiale su una moto in tutto e per tutto made in Italy.

Moto elettriche, ecco quali sono quelle più interessanti

Nel corso del 2023 in strada ci saranno varie novità, soprattutto in termini di moto elettriche. Si tratta di modelli che sono attesi già da diverso tempo. Al momento, il segmento delle moto che comprende modelli oltre gli 11 kW di potenza, rappresenta quello meno forte sul mercato.

Nella crescita complessiva che sta caratterizzando il segmento elettrico, con un incremento del 59% in termini di immatricolazioni nel corso del 2022 rispetto a due anni fa, è pur sempre vero che il settore stenta ad esplodere, in confronto invece a quello che sta succedendo a scooter e ciclomotori.

Le moto elettriche non riescono ad avere un così grande successo sul mercato semplicemente per via del fatto che risultano ancora eccessivamente costose e, in modo particolare, hanno ancora delle problematiche di un certo livello. Stiamo facendo riferimento, da un lato, all’autonomia, e dall’altro, al peso che caratterizza le batterie. Ci sono delle situazioni anche emotive, che esulano le semplici prestazioni, come la grande passione di tantissime persone nei confronti delle marce, così come delle scalate. Insomma, tutta una serie di fattori a cui i puristi delle moto non vogliono ancora rinunciare. Nel corso degli ultimi anni, però, non è certo mancata la nascita di un gran numero di start up del settore.

Moto da 35 kW per chi ha la patente A2

Dando uno sguardo a quelli che sono i listini dei vari marchi costruttori, è facile intuire come c’è la possibilità di trovare il modello che maggiormente si adatta alle proprie necessità. Anche per tutti coloro che hanno la patente A2, ci sono numerose opzioni da prendere in considerazione.

Insomma, è sbagliato pensare come ci siano delle buone proposte e offerte solo ed esclusivamente dai marchi meno conosciuti, dal momento che pure le gamme di colossi come Ducati, KTM e Honda offrono soluzioni di vario tipo, con diverse moto depotenziate appositamente sviluppate per i neopatentati.

Una di queste opzioni è rappresentata dalla Ducati Multistrada V2, una gamma che comprende alla fine anche la versione a 35 kw. Si tratta di un compromesso davvero interessante, che va a soddisfare anche le esigenze di motociclisti particolarmente esigenti, ma che essendo neopatentati non possono permettersi dei modelli più potenti.

Un’altra soluzione è rappresentata dalla Honda Transalp 750. Si tratta di un modello che, nel momento in cui è stato lanciato sul mercato è subito stato visto di buon occhio da parte degli intenditori. Le premesse, in effetti, sono davvero positive e la nuova Honda Transalp 750 è sicuramente la soluzione più adatta per chi vuole pescare a piene mani nel settore delle crossover. L’ideale per tutti quei neopatentati che fanno diversi chilometri ogni giorno, soprattutto grazie a una struttura leggera e, al contempo, molto snella. Da notare la presenza di un’elettronica di serie completa, che è al momento è presente all’interno del listino con un solo modello depotenziato per chi ha la patente A2.

Tra le alternative a disposizione di chi ha la patente A2 e vuole una moto adeguata e rispettosa dei limiti di legge, troviamo sicuramente anche la KTM 790 Duke. KTM è un marchio che è sempre stato particolarmente forte sia nell’ambito delle piccole che delle medie cilindrate. Ebbene, la 790 Duke si può considerare uno di quei modelli che sono passati alla storia, visto che è stato svelato per la prima volta nel lontano 1994, in due versioni differenti, ovvero con la motorizzazione 400 e con quella 620. E nel listino sono rimaste sempre, ovviamente con le rispettive evoluzioni. Va detto che si tratta di un modello naked sportivo che può contare su un’elettronica piuttosto elegante e con un peso piuttosto limitato, che è pari solamente a 176 chilogrammi. Certo, non si tratta di una moto ricca in termini di comfort, ma in fondo è un po’ la caratteristica  di tutte le roadster del marchio.

Moto elettriche 2023: alla scoperta dei modelli più attesi

Durante l’edizione 2022 di Eicma, i vari marchi motociclistici hanno tolto i veli alle novità di maggiore interesse che riguardano le due ruote. Proprio come succede per le autovetture, anche con i mezzi a due ruote si sta investendo alla grande sulla mobilità elettrica. Diamo uno sguardo ai modelli più interessanti che sono previsti in uscita nel 2023.

Moto Morini, a breve spunterà una nuova cruiser

Ormai sono trascorsi quasi cinque anni dal momento in cui Moto Morini è stata comprata dal colosso di Zhongneng Vehicle Group. Nonostante i primi periodi non siano stati particolarmente esaltanti, va messo in evidenza come ora l’azienda sembra stia recuperando il tempo perso. Infatti, sta cominciando ad aumentare la produzione, ma al contempo si stanno moltiplicando anche i nuovi modelli lanciati sul mercato.

Cake Makka, svelata la nuovissima Polestar Edition

Uno dei marchi senz’altro più all’avanguardia degli ultimi tempi che sta letteralmente conquistando il mercato europeo è Cake. Questo colosso svedese, nel corso degli ultimi tempi, sta sempre più riuscendo a trovare consenso nell’ambito della mobilità urbana.

Davinci Motor DC 100, novità che punta sull’elettrico

Ormai ci siamo: è tutto pronto per il debutto del marchio Davinci Motor sul mercato europeo. Il ben noto colosso di moto elettriche, in realtà, non è da ricollegare a un’azienda italiana, quanto piuttosto a un marchio in tutto e per tutto cinese.

Pecco Bagnaia vede il titolo: come può vincere già a Sepang

Il Mondiale della MotoGP potrebbe ben presto tornare a parlare italiano. Infatti, si assottiglia sempre di più il numero di punti che manca a Pecco Bagnaia per poter trionfare e scrivere una meravigliosa pagina di storia per i colori italiani.

La soddisfazione sarebbe doppia, dal momento che non solo un pilota italiano torna a vincere un Mondiale di questo calibro dopo Valentino Rossi, ma anche perché il team è la Ducati. Bagnaia, dopo aver operato il sorpasso nei confronti di Quartararo, ora vuole portare a termine una vera e propria impresa nella prossima gara della stagione.

Moto e ambiente: la combinazione giusta per un mondo più green

Un recente studio condotto dalla Oxford Economics e da ACEM (Associazione Europea Costruttori Moto) mette in evidenza i benefici e i vantaggi per l’ambiente di chi guida le due ruote (un approfondimento sull’argomento lo trovate anche al seguente link inmoto.it/green). In seno al dibattito sulla mobilità sostenibile, sapere che moto e ambiente possono essere dei buoni alleati è una buona notizia per molti amanti delle due ruote. È evidente che il contributo maggiore che una moto può offrire per dare letteralmente respiro all’ambiente è la drastica riduzione delle emissioni.

moto e ambiente
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Ecobonus moto e scooter elettrici: arrivano nuovi fondi

Manca sempre di meno alla prossima mossa del Governo in tema di rifinanziamento del fondo dedicato agli incentivi per quanto riguarda l’acquisto delle moto e dei vari scooter dotati di alimentazione elettrica.

È quanto è stato svelato direttamente da parte dell’onorevole Giuseppe Chiazzese tramite la sua pagina su Facebook ha comunicato che, in men che non si dica, il nuovo fondo verrà attivato. Tra l’altro, tali investimenti dovranno essere dirottati diminuendo la somma che verrà dedicata agli incentivi per l’acquisto di vetture plug-in.