Inizia la stagione della “rinascita”, se così si può chiamare la 18ª annata mondiale di Valentino Rossi che quest’anno riabbraccia l’amata Yamaha M1 dopo due anni complicati in sella alla Ducati Desmosedici. Il 2013 ha già regalato emozioni importanti a tutti i tifosi del 46 che a Sepang, Malesia, ha dimostrato di essere subito veloce e vicino ai migliori.
In un’intervista esclusiva rilasciata alla rivista italiana Motosprint e riportata sul sito ufficiale motogp.com, il pilota Yamaha Factory Racing ha parlato praticamente di tutto, dalla frustrazione di due anni bui, alla gioia di essere tornato a “divertirsi” in moto, passando per amici, nemici, certezze e speranze. Valentino ha chiuso, finalmente, un biennio difficilissimo in Ducati e di questo periodo ha detto:
“Il mio passato parla per me, con Aprilia, Honda e Yamaha ho sempre avuto la fortuna di correre con la moto giusta. So come si fa a vincere, ma forse il problema è che in Ducati ero solo io a saperlo”.
Ora è tempo di tornare grande, non per dimostrarlo a qualcuno, semplicemente per se stesso.
“Io corro per divertirmi, il mio l’ho già fatto, ma è ovvio che torno in Yamaha con l’idea di battere la Honda come ho fatto anni fa. Ho trovato una moto molto più facile da guidare rispetto al 2009, il grip e l’elettronica sono incredibili: la M1 è decisamente una moto da piega!”
Il suo rientro alla casa di Iwata implica la sfida all’attuale Campione del Mondo MotoGP di cui Rossi però a solo belle parole…
“Lorenzo in questi anni duri è stato molto elegante con me. Lui, come Pedrosa, mi ha dimostrato rispetto, non infierendo su di me. Cosa che non si sono dimenticati di fare Stoner, e un po’ anche Dovizioso. Con me Lorenzo è stato leale sempre”.
Rossi passa poi al tema avversari:
“Pedrosa lo scorso anno ha fatto una seconda parte di stagione incredibile e forse questo potrebbe essere il suo anno. È pronto. D’altra parte ha un destino strano perché ogni volta che è sul punto di vincere gli succede sempre qualcosa (vedi Misano 2012). Detto di Dani, devo ammettere che Márquez è l’unico pilota in cui mi rivedo davvero ed è per questo che anche se è un mio avversario, mi rivedo parecchio in lui”.
Obiettivo minimo, vincere una gara, ma si sa, Rossi non si accontenta.
“Il fuoco dentro non mi ha mai abbandonato. Ora mi sento competitivo ma per battere Lorenzo e Pedrosa c’è ancora molto da fare, soprattutto sul passo di gara. In tanti pensano che dovrei smettere, ma solo conosco la verità!”.