Piaggio Vespa per il secondo anno consecutivo eletta moto (scooter) dell’anno. Messo in archivio il successo del 2011, quindi, eccone uno nuovo e fresco da celebrare, quello del 2012: ad assegnare il titolo, la rivista mensile tedesca “Motorrad“.
Si legge:
“il brand identifica ormai da tempo il made in Italy nel mondo”.
Il riconoscimento è figlio delle preferenze dei lettori che, nel corso della 14esima edizione, hanno votato in tantissimi: la bellezza di 39.084 voti tra i quali il 20,4 % riservati alla versione GTS 300 Super. La nota del gruppo Piaggio:
“Durante la cerimonia, svoltasi a Dortmund, è stato lo stesso direttore della testata Motorrad, Michael Pfeiffer a consegnare il prestigioso premio a Vespa. Premio che per altro replica quello dell’anno passato, quando sempre Vespa GTS 300 Super aveva dominato la scena.
Il trionfo del Gruppo Piaggio tra gli scooter è stato completato dal terzo posto conquistato del nuovissimo maxiscooter bicilindrico Aprilia SRV 850, con il 10,5 % dei consensi.La GTS 300 Super è la capostipite della sportività moderna di Vespa.
La versione di 300 cc di Vespa GTS Super dispone della motorizzazione più potente che sia mai stata installata su Vespa: la sua indole è sottolineata non solo dalle prestazioni del monocilindrico a quattro tempi raffreddato a liquido, capace di erogare una potenza massima di 21,5 CV a 7.500 giri e una coppia massima 22,3 Nm a 5.000 giri, ma anche dall’inconfondibile stile sportivo che distingue la versione Super“.
Ancora il gruppo in comunicato:
“Viene introdotta la molla della sospensione anteriore di colore rosso e la verniciatura bicolore dei cerchi ruota, a richiamare quelli scomponibili d’un tempo. Inedita anche la mascherina anteriore, che rinuncia alla luce di posizione per guadagnare una griglia arricchita da elementi cromati.La scocca in acciaio, vera e propria anima di Vespa dal 1946 a questa parte, rimane naturalmente confermata, proponendo, sul lato destro sportive feritoie orizzontali, che richiamano le più belle Vespa del passato. In ossequio alla migliore tradizione corsaiola, la strumentazione è completamente analogica e accoglie indici bianchi su fondo nero”.