
Da poco conclusa gara 1 della Superbike in programma nella splendida cornice italiana di Misano Adriatico: una buona folla accorsa per ossarvare all’opera e da vicino i talenti delle due ruote con un occhio particolare per le prestazioni di Max Biaggi che ha confermato il buon feeling con il pubblico locale e che è stato accompagnato da una bella porzione di tifosi, accorsi esclusivamente per lui.
Per il romano, e lo si sapeva, la vittoria era una chimera impensabile e infatti, nonostante la grinta che lo contraddistingue sempre, Max non è riuscito a vincere. Netta ed evidente la differenza tecnica tra la sua moto e quelle dei migliori.
Mai avremmo pensato di scrivere una notizia del genere, e non perchè Max Biaggi, oramai proiettato in Superbike e più distante dai riflettori della notorietà che garantisce la MotoGp, non faccia più notizia.
Il motomondiale è giunto ad un solo quarto del completamento del proprio calendario: d’altronde il “downloading” è cominciato a metà aprile e dovrà concludersi il prossimo autunno, meglio andare con calma… A correre veloce, però, è già sin d’ora il mercato piloti, mai come quest’anno impazzito nonostante siamo solo a primavera: eravamo soliti assistere a sterili schermaglie e nulla più, mentre stavolta pare che i giochi siano in rapida via di definizione. Al centro di tutto ci sono due, tre nomi al massimo: Alvaro Bautista,
Beffa e riscatto in un solo giorno. Parafrasando il jingle della pubblicità di una nota catena di ristorazione, “Succede solo in Superbike”. Già: solo qui può accadere di avere una seconda chance, e giocarsela fino in fondo riuscendo anche – magari – a raddrizzare (perché no? Con un successo) una giornata nata storta. Tale doveva essere sembrata, almeno dopo gara-1, la domenica a Ben Spies: fuga solitaria verso la quinta vittoria stagionale, dopo una cavalcata perfetta ed indisturbata almeno fino all’ultima, famigerata, curva: la Parabolica. Parabolica di cui Spies è rimasto vittima, in quanto proprio mentre il giovane texano la disegnava assaporando il gusto del successo, ecco che il motore della sua Yamaha YZF-R1 si è ammutolito, lasciandolo a piedi a pochi metri dalla bandiera a scacchi.
Grande vecchio? Macché. Forse sarà tale solo per qualcuno, nello specifico per qualcuno che corre su quattro ruote; ma per la grande famiglia della Superbike, il campionato del Mondo delle derivate di serie, il circuito di Monza è ancora giovanissimo: il Gran Premio che si svolgerà domenica sui 5.793 km del tracciato brianzolo, infatti, sarà “solo” il 18esimo, ovvero quello della maggiore età. Vero è anche che aver ospitato un numero tale di edizioni fa già di Monza una location “storica” della Superbike, nata nel vicino 1988. Era infatti il 1990 quando si disputò la prima edizione del Gran Premio d’Italia nell’Autodromo Nazionale.
Il campionato mondiale Superbike approda a Monza per la quinta prova (su un totale di 14) della stagione evidenziando già alcune certezze, sebbene di certezze forse sarebbe meglio non parlare perché siamo solo a maggio e – ora di ottobre – c’è tutto il tempo per stravolgere i pronostici. Le certezze, in realtà, sono solo due. Ma sono tanto evidenti da rappresentare una seria ipoteca sul proseguimento della stagione. La prima è lampante se soltanto ci soffermiamo a leggere la classifica del mondiale piloti: domina saldamente il giapponese Noriyuki Haga su Ducati, con buon pace dei rivali già distanti almeno 60 punti.
A dispetto dei pronostici della vigilia, un GP di Valencia che sembrava poter essere favorevole al talento dell’esordiente Ben Spies si è invece rivelato il Gran Premio della consacrazione di Noriyuki Haga, sostituto del campione del mondo in carica Troy Bayliss in sella alla Ducati e principale candidato a raccoglierne l’eredità. Haga, comunque in testa al mondiale Superbike dopo le prime due uscite stagionali, non aveva ancora fornito una dimostrazione convincente della sua reale forza: i titoli (sui giornali) erano stati tutti per il suo giovane rivale texano, il quale aveva sempre dato l’impressione di poter disporre di una moto molto performante, oltre alla sfrontatezza che è propria dei neofiti ed a quel pizzico di presunzione in pista che hanno solo i campioni.
Come recita l’antico adagio, “Una rondine (ahimè) non fa Primavera”. Ne sa qualcosa il pilota romano Max Biaggi, il più veloce di tutti nella prima giornata di prove (libere) sul circuito di Valencia – dove domenica si correrà la terza gara stagionale del campionato del mondo Superbike – salvo ritrovarsi in diciottesima piazza al termine delle qualifiche del sabato, la cosiddetta Superpole. Il format delle eliminatorie, dunque, ha mietuto un’altra illustre vittima, esaltando invece per la terza volta consecutiva (su tre tentativi) le doti del fenomenale “deb” statunitense Ben Spies su Yamaha. Il 25enne texano ha fermato le lancette sull’1’33″270.
In attesa di scoprire cosa accadrà tra circa un mese con le MotoGP, il circuito di Losail (Qatar) ha trovato in Ben Spies il proprio, incontrastato ed inavvicinabile, padrone. Almeno per quello che riguarda le due ruote… Il 25enne fenomeno statunitense, che da questa stagione guida la Yamaha R1 nel mondiale Superbike dopo aver dominato l’analoga categoria del continente nord-americano, ha infatti infilato il “filotto” centrando Superpole (venerdì) salvo ripetersi oggi in gara, cogliendo il successo sia nella prima che nella seconda prova. Chissà se Spies sognava un esordio tanto positivo: 2 circuiti, 4 gare (come è nel costume delle derivate di serie) e 3 vittorie sono un bilancio esaltante per un “deb”.
Vi ricordate la storia del “Brutto anatroccolo”? Schernito da tutti i suoi simili per la goffaggine ed i lineamenti, consumò la propria rivincita dopo che il tempo lo ebbe tramutato in magnifico cigno. Bene, ora provate a trasportare questa storia fino ai giorni nostri, precisamente alla prima tappa del campionato del Mondo Superbike: capirete la portata dell’impresa – oltre alla gioia che ne dev’essere conseguita – compiuta dal giapponese Noriyuki Haga, portacolori del team Ducati. Partito dalla quarta fila, frutto delle disastrose qualifiche di ieri, Haga ha rimontato fino ad attestarsi in vetta alla classifica piloti grazie al primo ed al secondo posto ottenuti nelle due manches odierne. Mica male, no?
Puntate la sveglia, ne vedrete delle belle! Il mondiale 2009 delle Superbike esordirà nella notte italiana tra sabato e domenica (diretta su La7) con il duello sperato, ma difficilmente pronosticabile alla vigilia, tra il baby (25 anni) fenomeno texano Ben Spies e la vecchia volpe Max Biaggi, capace di portare l’Aprilia a livelli di eccellenza a soli tre mesi dal debutto in pista della RSV4 di Noale. E’ questo il responso della Superpole di Phillip Island (Australia), primo dei 14 appuntamenti nel fitto calendario del campionato delle derivate di serie.