Superbike: in Qatar c’è solo Spies (Yamaha). Biaggi buon terzo

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spiesIn attesa di scoprire cosa accadrà tra circa un mese con le MotoGP, il circuito di Losail (Qatar) ha trovato in Ben Spies il proprio, incontrastato ed inavvicinabile, padrone. Almeno per quello che riguarda le due ruote… Il 25enne fenomeno statunitense, che da questa stagione guida la Yamaha R1 nel mondiale Superbike dopo aver dominato l’analoga categoria del continente nord-americano, ha infatti infilato il “filotto” centrando Superpole (venerdì) salvo ripetersi oggi in gara, cogliendo il successo sia nella prima che nella seconda prova. Chissà se Spies sognava un esordio tanto positivo: 2 circuiti, 4 gare (come è nel costume delle derivate di serie) e 3 vittorie sono un bilancio esaltante per un “deb”.


Alle spalle dello “sceicco”, ecco spuntare in ben due occasioni consecutive la Ducati del giapponese Haga e la sorprendente Aprilia RSV4 del romano Max Biaggi. Un copione prevedibile solo in parte, specie per quello che riguarda il gradino più basso del podio: “Il podio era il nostro obbiettivo per metà stagione, ci siamo riusciti molto prima del previsto”, ha dichiarato un Biaggi più che soddisfatto al termine delle gare. Per poi aggiungere: “Contro Haga potevo anche tentare un attacco, ma sarebbe stata una scelta azzardata e pregiudicare il podio sarebbe stato un peccato”.

Bene così, comunque, perché ora che i ruoli si stanno delineando, con Haga e Spies a contendersi – soli – il titolo mondiale, l’Aprilia sa di potersi giocare un ruolo da protagonista alle loro spalle, magari approfittando se e quando verrà un loro momento di appannamento. Niente male per una casa che rientra in corsa dopo alcuni anni di “esilio” nel solo motomondiale. Poche le novità in classifica, con Haga sempre primo e il dominatore di giornata Spies ad accorciare il distacco dalla vetta. Ultima nota dedicata a Michel Fabrizio (Ducati), scivolato senza danni e fuori dai “premi”

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