Motegi: vola Dovizioso nelle prove libere, Marquez subito dietro!

motegi dovizioso

A Motegi tra freddo, pioggia e umidità è successo di tutto. E nelle prime prove libere in questo ambiente emerge il grande talento di Andrea Dovizioso. L’italiano alla guida della Ducati è risultato il migliore del venerdì, precedendo solamente di 43 millesimi il suo principale rivale nella corsa verso il titolo, ovvero il leader del Mondiale, Marc Marquez.

GP Motegi moto2, Iannone: trionfo tricolore in Giappone

Italia in cima al podio: la gioia più grande per il Paese, durante il trittico di gare che hanno visto impegnati in Giappone i piloti di 125cc, Moto2 e motoGP la regala la classe mediana, dove registriamo e gioiamo del trionfo di Andrea Iannone in sella a Suter, capace di vincere il Gp nonostante la battaglia dichiarata fino all’ultimo dallo spagnolo Marc Marquez, finito al secondo posto ma diventato il nuovo leader provvisorio della classifica iridata.

Terza posizione per lo svizzero Thomas Luthi. Iannone celebra la terza vittoria stagionale. In quarta posizione finisce Stefan Bradl.

Il resto della truppa è giunto alle spalle di Simone Corsi (FTR, ottimo quinto posto): sesto Alex De Angelis dopo un duello avvincente tra i due connazionali. La classifica vede Marquez con un solo punto di vantaggio sul rivale Stefan Bradl.

GP Motegi 125cc, prima vittoria per Zarco. Impresa Vinales

Johann Zarco su Derbi ha di che far festa: sul circuito di Motegi, nel corso della gara 125cc in scena in Giappone, il francese ha messo tutti in fila e si è messo in tasca la prima vittoria in carriera. Condotta impeccabile, Zarco ha saputo soffrire e scegliere curve e traiettorie ideali per superare e non farsi rimontare.

Dietro Zarco, secondo posto per Nico Terol e terza posizione per Hector Faubel. A completare la graduatoria finale, il quarto posto del giovanissimo Maverick Vinales, partito dall’ultima posizione per la rottura della catena di trasmissione della sua moto nel giro di allineamento.

Da 36esimo a quarto è un’impresa da applausi che è passata attraverso 32 sorpassi ad altrettanti colleghi. Bene anche Alessandro Tonucci su Aprilia, che si è piazzato decimo.

MotoGP Motegi, Pedrosa conquista il Sol Levante. Pessimo ValeRossi

Dani Pedrosa su Honda, Jorge Lorenzo su Yamaha, Casey Stoner (Honda anche per lui). Poi, appena  aridosso del podio della gara di MotoGP del Giappone, su circuito di Motegi, si è piazzato Marco Simoncelli, protagonista di una condotta positiva e – per l’ennesima volta – capace di giocarsela con i primi. Alle spalle di SuperSic, Andrea Dovizioso.

La corsa regina in terra nipponica parla quindi spagnolo, con due piloti iberici sui gradini più alti del podio: poco male per il leader della classifica mondiale, l’australiano Stoner, che sebbene finito alle spalle di Lorenzo, consolida ulteriormente il proprio primato e mette l’ennesima ipoteca sulla vittoria finale. Capitolo Rossi: stavamo tergiversando per non infierire, ma come fai a non dirlo.

MotoGP Motegi, Rossi a Ducati: “Meglio ma nessuna festa”

Mancherebbe che Valentino Rossi debba anche mettersi a far festa per un settimo posto racimolato nel corso delle qualifiche del Giappone: il circuito di Motegi ha confermato che padroni assoluti della MotoGP 2011 restano Casey Stoner e la Honda seppure abbia evidenziato passi in avanti evidenti da parte della scuderia di Borgo Panigale.

“Diciamo che possiamo considerarci abbastanza soddisfatti – mette in chiaro Valentino proma di qualunque fraintendimento – anche se si tratta sempre di un settimo posto”.

Nessuno provi a esaltarsi, insomma: il potenziale è lo stesso di sempre, la moto garantisce forse qualche centesimo in più rispetto a qualche settimana fa ma anche solo pensare di ambire al podio significa mettersi a sognare. E Rossi, per quanto incline al sentimentalismo, non è uno che sogna. Semmai, un pizzico di fortuna sarebbe gradita: ma la buonasorte di questo periodo potrebbe essere solo una. la stessa che equivale alla malasorte degli altri. ma vincere così, ovvio, non è da Rossi. Che intanto cerca di osservare il bicchiere mezzo pieno:

GP Motegi, qualifiche Moto2 a tutta Suter

I tre, nell’ordine. Le qualifiche di moto2 sul tracciato giapponese di Motegi sono state favorevoli innanzitutto per lo spagnolo Marc Marquez che ha trovato la pole position fermando, in sella alla  Suter, il cronometro sul tempo di 1’52.067.

Ha fatto leggermente meglio, Marquez, del compagno di scuderia, lo svizzero Thomas Luthi, che si piazza in seconda (1’52.260). Sorride anche l’italiano Andrea IannoneSuter anche per lui – finito in terza posizione (1’52.423).

Appena a ridosso dei primi tre, e a comporre la seconda fila, troviamo Smith Bradley (1’52.645), Yuki Takahashi (1’52.694) e l’altro italiano Simone Corsi (1’52.696).

Dietro la seconda fila, Alex De Angelis (settimo) e Mattia Pasini (decimo).

PER APPROFONDIRE

GP Motegi, pole 125cc: Zarco precede l’Aprilia

Giappone: gli italiani hanno discretamente figurato ma nulla hanno potuto per arginare lo strapotere di Johann Zarco, il francese in sella a Derbi che, nel corso della gara 125cc di Motegi partirà davanti a tutti. Sua la pole position con il tempo di 1.57.888 messo a referto nel corso delle prove ufficiali.

Abbattuto il muro dell’1.58, Zarco li ha messi tutti in fila. Nello scontro al vertice della graduatoria mondiale, chi ha dovuto cedere il passo è stato lo spagnolo Nico Terol.

Il centauro in sella ad Aprilia ha chiuso al terzo posto, vedendosi superato in crono anche dal compagno di squadra Hector Faubel.

Non male i piloti nazionali, il che tradotto significa quarta fila per il Team Italia: Alessandro Tonucci chiude in decima, Luigi Morciano gli sta appena dietro.

PER APPROFONDIRE

MotoGP qualifiche Motegi, pole Stoner con record

E’ stato un bel duello: Casey Stoner su Honda e Jorge Lorenzo su Yamaha ma alla fine, come accaduto assai di frequente nel corso dell’anno, le qualifiche della MotoGP sul circuito di Motegi hanno incoronato l’australiano, capace di ottenere il miglior tempo e di firmare anche in Giappone il nuovo record della pista.

Cronometro fermo sull’1.45.267 proprio quando pareva che allo spagnolo, per partire in pole, potesse bastare l’1.45.523 fatto registrare pochi istanti prima. Terza posizione per  Andrea Dovizioso, la cui Honda ha girato in 1.45.791. A seguire: seconda fila composta da Dani Pedrosa (Honda), Ben Spies (Yamaha) e Marco Simoncelli (Honda).

Moto GP Motegi: Corti a casa per coerenza, Capirossi per infortunio

Doveva essere il gran premio delle defezioni volontarie. Doveva essere la dimostrazione di forza da parte dei centauri e dei box in seno al grande circus delle due ruote. Ancora, avrebbe dovuto rappresentare un elemento di coesione da parte dei centauri nei confronti del sistema economico che ruota intorno al mondiale di motociclismo. Un modo per dire: prima la salute, poi lo show.

Da Casey Stoner a Valentino Rossi passando per Jorge Lorenzo: citiamo i tre in quanto emblematici per richiamare alla mente l’intero universo che gravita intorno alla moto da competizione. Il coro univoco era armonioso: a Motegi non si corre. E non perchè non vi fosse la capacità di mettere una mano sul cuore in seguito alla tragedia causata dal terremoto verificatosi l’11 marzo 2011 – il più devastante sisma che abbia mai colpito il Giappone – che ha causato oltre quindici mila morti accertati (oltre cinque mila, ancora adesso, i dispersi che a conti fatti sono da annoverare anch’essi nel numero delle vittime), non per indifferenza nè per superficialità.

Semmai, perchè in concomitanza al terremoto e al maremoto, si è verificato loovuto a eccessivo surriscaldamento. E’ stata dichiarata emergenza nucleare, si è subito temuto una nuova Chernobyl (MEDITATE GENTE, MEDITATE). Tradotto, vuol dire non solo perdite umane immediate ma una serie di migliaia di vittime di malattie letali che colpiranno la popolazione nel corso degli anni a venire. Motegi, in un contesto simile, fa paura ancora adesso nella misura in cui – a venticinque anni di distanza – incute ancora terrore Chernobyl. Non si corre, ripetevano i piloti agli organizzatori del Mondiale. Decisione irremovibile.

Sicuri sicuri?

Honda, in Giappone otto piloti MotoGP

Honda Racing Corporation a Motegi, in Giappone, schierata in pompa magna: saranno ben otto i piloti utilizzati in MotoGP e legati al marchio nipponico.

E’ la prima volta che il Twin Ring Motegi ha la possibilità di ammirare la compagnia di casa sventagliata in simil forza propulsiva: il prossimo 2 ottobre, infatti, oltre ai tre centauri che corrono sulle moto uffiali del Repsol Honda Team – e vale a dire Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e Casey Stoner -, ai due del San Carlo Gresini Team – Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama – e a Toni Elias dell’LCR Team saranno presenti anche i collaudatori HRC Shinichi Ito e Kosuke Akiyoshi, in gara rispettivamente come wild card con un Team HRC e al fianco di Toni Elias nel Team LCR.

La scelta è motivata attraverso le parole rese note con un comunicato da parte dello stesso gruppo:

“Con la loro partecipazione al gran premio del Giappone, Hrc spera di infondere coraggio e portare supporto alle aree del Giappone orientale, maggiormente colpite dal terremoto”.

La motoGP a Motegi: Dorna, come hai fatto?

Convincerli tutti, ma proprio tutti, pareva essere una impresa titanica. A un certo punto, anche la Dorna sembrava doversi rassegnare non diciamo a non correre il gran premio del Giappone ma quantomeno a prendere atto della defezione di più di un pilota di prima fascia. E a quel punto, se levi Stoner e Lorenzo, se togli Rossi e Dovizioso non è che la gara sia effettivamente tanto piacevole e interessante come se i migliori ci fossero.

In un istante, Dorna ha convinto tutti: sfoggiando studi e statistiche aggiornate al minuto (in alcuni casi al secondo) secondo cui a Motegi nessuno corre alcun pericolo nè di radioattività nè di altro. Se neppure tale garanzia pareva bastare, è poi successo che sia bastata. Tutti convinti.