Il parto di Giacomo Agostini, nato a Brescia il 16 giugno del 1942, fu difficoltoso. Travaglio doloroso e rischio di complicazioni. Ne venne fuori un pargolo vivace e in grado di diventare il Campione che tutti conosciamo. Sulle due ruote Ago ha imparato ad andare ancor meglio di come un uomo possa muoversi sui suoi stessi piedi e nella gloriosa – la più grande che un motociclista possa sognare – carriera gli è riuscito di inanellare la bellezza di 123 vittorie e conquistare 163 podi su 190 gare corse in totale.
Un mostro, nulla da eccepire, che non ha avuto – almeno fino a qualche tempo fa – alcun erede. Poi, un ragazzotto di nome Valentino Rossi fa il suo esordio in 125cc: era il 1996 e Vale, che conquista la sua prima vittoria in carriera nel Gp di Brno, quell’annata vincerà il mondiale. Nel 1998 l’esordio in 250cc, classe nella quale trionferà un anno dopo, in seguito ad una prima fase di assoluto ambientamento.

La crisi economica ha investito tutti i settori, nessuno escluso. Lo sanno bene i protagonisti delle due ruote che vivono – e pensiamo a tutti i marchi più importanti, da Aprilia a Ducati, da Piaggio a Kawasaki – tempi di magra. Gli incentivi governativi e istituzionali, a questo punto, diventano un must che garantirebbe alle aziende auna bella boccata d’aria ed è in questa direzione che va la richiesta delle maggiori compagnie di motoveicoli.
Guidare una Honda, per ciascuno dei centauri capace di vivere la moto in maniera esclusiva, è un sogno che, quando si avvera, garantisce emozioni particolari e per certi versi indescrivibili.

Si è disputata la nona prova del mondiale Superbike, che ha fatto tappa a Donington Park in Gran Bretagna, e le notizie sono assolutamente confortanti per gli italiani e per tutti i tifosi di Max Biaggi.



Il silenzio di Casey Stoner è indicativo.
